Tra l'altro volevo ringraziare anche Raffa per questo
se avessi pensato razionalmente non avrei incontrato mio marito
se avessi pensato razionalmente non avrei una figlia,
se avessi pensato razionalmente non avrei mai comprato una casa
se avessi pensato razionalmente non avrei accolto in casa un cane in fin di vita
se avessi pensato razionalmente non avrei speso l'ultimo stipendio per avere con me Brenda
se avessi pensato razionalmente mi sarei persa le cose più belle della mia vita
Per fortuna ho sposato un matto come me!!!
mi è piaciuta la carica e la gioia di vivere che sprigiona il tuo post... io ho appena compiuto 27 anni e negli ultimi 2 mesi sono veramente preda dei rimorsi per non aver gestito la mia vita al meglio.
Non mi sono ancora laureata (sto scrivendo la tesi ora, la specialistica, spero di finire entro aprile altrimenti alè altri 2000€ di rata da pagare) perché da quando ho iniziato il biennio specialistico ho anche iniziato a lavorare. Sarebbe il lavoro dei miei sogni (casa editrice), quindi rallentare un po' gli studi per crearmi una solida base nel mio campo lavorativo dovrebbe essere stata, in teoria, una scelta giusta. In pratica però io non ho nulla che mi assicuri una continuità lavorativa: ho sempre e solo lavorato a chiamata, come collaboratrice esterna, al massimo con qualche contratto a progetto nel caso dei lavori più corposi, altrimenti neanche quello (tutto in regola eh, non è questo il punto): i miei amici dicono che dovrei definirmi "libera professionista", che fa figo, ma la realtà della precarissima freelance non è poi così affascinante come sembra

Non ho in mano nulla.
Finora mi han sempre proposto tanti lavori uno dopo l'altro e non ho mai avuto di che lamentarmi, ma un conto è la mole di lavoro che volevo avere mentre dovevo anche studiare, un altro conto è quando invece con quel lavoro ti ci vuoi mantenere... le vaghe promesse di futura assunzione che il mio capo soleva farmi ora sono sparite... insomma: e se avessi tirato troppo in lungo? Avrei forse dovuto laurearmi prima? Sicuramente avrei potuto, forse rifiutando qualche lavoro in più... calibrare la percentuale di lavoro giusta da accettare per non perdere il ritmo né del lavoro né dello studio è stato difficile, e probabilmente ho sbagliato: ho privilegiato troppo il lavoro, e sto finendo l'università solo ora.
E boh, ultimamente non passa giorno senza che io mi rimproveri per le mie scelte: fino agli anni del liceo mi ritenevo una ragazza in gamba, senza problemi nello studio, mi aspettavo un futuro pieno di cose, di successi, non prendetemi male ma insomma credevo che mi sarei impegnata a fondo per raggiungere tanti obiettivi importanti... invece ora mi trovo fuori corso all'università, in un corso di laurea decisamente sbagliato per me (NB è anche per questo che ci ho messo così tanto: ho proprio scelto male, non so cosa darei per apparire in sogno alla me stessa di 8 anni fa e farle cambiare idea), con dei vaghi contatti lavorativi ai quali ho dedicato-immolato sia tanto tempo sia esperienze che avrei tanto voluto fare, come l'Erasmus... insomma, ho paura di trovarmi, fra 6 mesi o giù di lì, fresca di laurea, scaricata dal "mio" capo, con niente di fatto, e non faccio che pensare a come sarebbero andate le cose se invece avessi azzeccato la scelta dell'università, se non avessi perso la passione per lo studio, se avessi imparato più lingue straniere, se mi fossi laureata in fretta per iniziare prima a cercarmi un lavoro serio, se se se...
Vabè, grazie a chi è arrivato fino in fondo al mio lunghissimo post

quando ho letto questo topic non ho resistito, dovevo raccontarvi anch'io i miei vagheggiamenti su una vita diversa!!