Come da titolo, questi tre fattori si stanno combinando insieme.
Da lunedì siamo tornati in città, in una casa che lui aveva visto prima di adesso solo due volte. Nell'appartamento si trova complessivamente a suo agio: gira, annusa, gioca e si sta scegliendo i suoi posti.
Ma non vuole stare solo. Se è libero, ci segue ovunque. Se lo mettiamo nel kennel e usciamo dalla stanza, mugola, piange e abbaia, anche se sente chiaramente che siamo in casa. Se invece si trova nel kennel ma noi rimaniamo in camera con lui, se ne sta buono e non si lamenta.
Nell'altra casa invece non si era mai comportato così; rimaneva a casa da solo nel kennel anche fino a 3 ore. Certo, non ha mai amato la gabbia, ci entra volentieri solo di notte per la nanna; di giorno però la accettava come un male necessario durante le nostre assenze ma non era in ansia.
Nella nuova casa, invece, non è così. A parte la notte durante la quale dorme tranquillamente nel kennel, di giorno evidentemente lo associa al fatto che potrebbe rimanere solo in una casa nella quale non si sente sicuro. A questo si aggiunge il fatto che è particolarmente sul chi va là. In parte lo era anche prima con i rumori, ma adesso la cosa è più accentuata. Mi sembra di essere tornata alle prime settimane in cui era con noi, quando si spaventava di qualunque oggetto o novità. Ad esempio stamattina ha cominciato ad abbaiare perché nella sua stanza avevo aperto una tenda e una finestra finora rimaste chiuse.
Con tutto questo mettiamo pure che ha 5 mesi e mezzo, quasi (se non proprio) l'età della paura e il quadro è completo.
Lo so che dobbiamo avere pazienza e la avremo, ma cosa possiamo fare per aiutarlo per velocizzare il processo di ambientamento? Purtroppo, da oggi pomeriggio dovrà stare solo in casa per due ore perché dobbiamo andare a lavoro (dopo arriverà la dog sitter che lui ha già incontrato per due volte) e mi sento male al pensiero della paura che potrà provare...