Il Forum del GOLDEN RETRIEVER
LIBERAMENTE => Raccontiamoci => Topic aperto da: Gi - 28 Settembre 2012, 16:16:12
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Ciao a tutti! ^-^ Vi faccio una domanda per curiosità ma anche per saperne un po' di piu' su questo argomento...c'è qualcuno tra di voi che è vegetariano o vegano? Se sì, come mai avete adottato questo stile di vita? Avete mai incontrato difficoltà (ad es. al ristorante)?
Io da 4 mesi non mangio carne ma vorrei riuscire a diventare vegetariana a tutti gli effetti ;)
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ossia niente piu' ragu' cannelloni, lasagne, bistecche, pesci vari ecc ecc? maroooooooooooooooooooo''''''''''''
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esatto! io per ora il pesce lo mangio ancora però e non nego che non mangiare le lasagne un po' mi pesa :P ma per il resto non ho fatto per niente fatica ad eliminare carne&co.
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Ciao, io faccio i periodi di astinenza totale carne e poi ogni tanto mi scappa una fetta di prosciutto...ho letto di recente un libro interessante sull'argomento che si intitola " il giorno in cui decisi di diventare una persona migliore" ...faccio molta fatica a rinunciare a uova e formaggi, nei ristoranti essere vegetariani non e' un problema, vegani e' un po' piu' complicato visto che si tratta di rinunciare anche a latte e derivati, uova, e una miriade di altre cose...
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Semi OT
ma perché molti vegetariani mangiano il pesce?
Non l'ho mai capito... è forse considerato un animale di serie b? :P
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Semi OT
ma perché molti vegetariani mangiano il pesce?
Non l'ho mai capito... è forse considerato un animale di serie b? :P
No, chi mangia pesce semplicemente non è un vegetariano e se si definisce ugualmente così vuol dire che è un cretino :P se lo sentisse un vegetariano vero gli darebbe un ceffone ^-^ ^-^ ^-^
Io ho alcuni amici piuttosto intimi che sono vegani, molto coerenti nella loro scelta di non utilizzare in alcun modo alcun essere vivente per il proprio tornaconto. Non mangiano neanche il miele per dire...
Fanno una vita faticosa comunque...il 90% delle occasioni sociali nella nostra vita prevedono del cibo di mezzo e i vegani hanno un'alimentazione molto diversa da quella che noi consideriamo normale. Per avere una dieta equilibrata infatti devono variare moltissimo gli alimenti e introdurne anche di particolari e poco diffusi (semi, alghe, prodotti a base di soia, germogli, cereali integrali strani ecc).
Gi, se ti interessa trovi tantissime informazioni qua ad esempio http://www.forumetici.it/ (http://www.forumetici.it/)
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...è uno dei miei (tanti!) crucci esistenziali... :( , in contraddizione al mio definirmi "animalista", essere socia LAV ecc...
Siamo circondati da amici vegani quindi volenti o nolenti abbiamo subito un pò di lavaggio del cervello e introdotto nella dieta alimenti tipo tofu, seitan ecc; premetto che non sono - al contrario di mio marito - una grande mangiatrice di carne, cedo solo se in compagnia, assolutamente niente pesce perchè intollerante, ma la mia debolezza sono i salumi :P ...mi fustigo ma la mortadella vegetariana non è proprio la stessa cosa...
Qui nella mia zona i ristoranti vegani (preciso vegani...poichè se chiedi vegetariano tutti si parano con una frittatina, un'insalata e un pò di cacio!) sono quasi inesistenti, perciò si ripiega spesso su "serate a tema" tra amici, il che è davvero una sfida stimolante in cucina perchè ti ritrovi a preparare cose sfiziose che altrimenti mai avresti ideato!!
@Francesca: molti vegani ritengono non appurata scientificamente nei pesci la consapevolezza e la soglia del dolore, e questo li rende in parte "giustificati" a cibarsene..., ma sinceramente ne ho sentite svariate di teorie al riguardo!
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e per le scarpe e varie come la mettiamo? solo plastica?
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Per le scarpe niente cuoio...o pelle insomma eco pelle o gomma, ma anche niente piumino d'oca...essere vegani richiede una fermezza e una coerenza notevoli, il libro che ho citato prima e' il reportage di una scrittrice tedesca che testa su se stessa l'alimentazione vegetariana, vegana e fruttariana per alcuni mesi, si parla degli allevamenti intensivi ma non solo...e' molto interessante...
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sara' e non lo metto in dubbio Lara ma io alla carne non rinuncio anche se devo dire che principalmente vado ad affettati.
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...è uno dei miei (tanti!) crucci esistenziali... :( , in contraddizione al mio definirmi "animalista", essere socia LAV ecc...
Siamo circondati da amici vegani quindi volenti o nolenti abbiamo subito un pò di lavaggio del cervello e introdotto nella dieta alimenti tipo tofu, seitan ecc; premetto che non sono - al contrario di mio marito - una grande mangiatrice di carne, cedo solo se in compagnia, assolutamente niente pesce perchè intollerante, ma la mia debolezza sono i salumi :P ...mi fustigo ma la mortadella vegetariana non è proprio la stessa cosa...
Qui nella mia zona i ristoranti vegani (preciso vegani...poichè se chiedi vegetariano tutti si parano con una frittatina, un'insalata e un pò di cacio!) sono quasi inesistenti, perciò si ripiega spesso su "serate a tema" tra amici, il che è davvero una sfida stimolante in cucina perchè ti ritrovi a preparare cose sfiziose che altrimenti mai avresti ideato!!
@Francesca: molti vegani ritengono non appurata scientificamente nei pesci la consapevolezza e la soglia del dolore, e questo li rende in parte "giustificati" a cibarsene..., ma sinceramente ne ho sentite svariate di teorie al riguardo!
Vabbé, ma allora anche una mucca che prima di essere uccisa viene addormentata può essera mangiata... secondo questo ragionamento
Io conosco svariati vegetariani che mangiano pesce e non ne vedo il senso... forse come animale fa meno simpatia e ci si sente meno in colpa :P
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Per le scarpe niente cuoio...o pelle insomma eco pelle o gomma, ma anche niente piumino d'oca...essere vegani richiede una fermezza e una coerenza notevoli, il libro che ho citato prima e' il reportage di una scrittrice tedesca che testa su se stessa l'alimentazione vegetariana, vegana e fruttariana per alcuni mesi, si parla degli allevamenti intensivi ma non solo...e' molto interessante...
fruttariana? em_049 esiste pure chi mangia solo frutta?
Francamente non vedo la ragione di certi estremismi, ma non sono molto informata sull'argomento
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[size=78%]Io conosco svariati vegetariani che mangiano pesce e non ne vedo il senso... forse come animale fa meno simpatia e ci si sente meno in colpa [/size] :P
Appunto, non ha senso e queste persone sbagliano a definirsi vegetariane perchè assolutamente non lo sono em_028
I vegetariani non mangiano nessun alimento che sia costato la vita ad un altro essere vivente.
I vegani non mangiano nessun alimento (e non utilizzano nessun prodotto) che sia stato realizzato con lo sfruttamento di un altro animale.
E fin qui si parla di gente normale :8) I fruttariani, i macrobiotici, i crudisti, gli igienisti...bhè di diete strane e via via sempre più limitate e limitanti ce ne sono tante, ma qui si rientra nella categoria "estremismo" e si sfiora anche quella di "disturbo alimentare" :o
Personalmente reputo i vegani molto più coerenti e degni della mia stima rispetto ai "semplici" vegetariani perchè sulla non eticità della filiera produttiva dei latticini e delle uova ci si potrebbe scrivere un libro ::) Li stimo per la coerenza e l'impegno che ci mettono ma...è comunque una scelta che non fa per me.
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Io mangio poco... ma di tutto! :D :D :D :D
Penso che diventare seriamente vegetariani o vegani comporti- comunque-, come dice Elisa... un grandissimo impegno e tantissima coerenza che alla fin fine... potrebbe anche sfociare in ulteriore stress o frustrazione... (pensiero personale naturalmente...)
Spesso ci pensa già la vita a complicarci l'esistenza... non vedo perché rincarare la dose... :smileys_0215:
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Io sono vegetariana da più di 2 anni.
Il perchè della mia scelta?Già di mio non mangiavo coniglio, cavallo, agnello..Quindi che senso aveva mangiare mucca, vitella eccetera?
Perchè loro no e la mucca si? Mi sono sempre considerata un'amante degli animali, e nonostante io sia una buona forchetta, non ero a mio agio nel mangiarli e nel predicare il mio amore verso di loro.
Al ristorante dipende, trovo molti piatti adatti a me. Peccato che alcune volte ti portano pietanze a base di pesce, e quando glielo fai notare rispondono "io credevo che i vegetariani non POTESSERO(come se uno fosse allergico) mangiare pesce". Al che la mia risposta è: "quelli semplicemente non mangiano carne, non sono vegetariani".
I veri vegetariani non mangiano nessun animale, neanche le piadine e i pan carrè che contengono strutto.
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a febbraio avevo iniziato la dieta vegana, avevo saltato completamente il passaggio vegetariano e per qualche mese ho continuato così.
in realtà non mi definisco ne vegana ne vegetariana perché alla fine un po' di carne e derivati ne mangio.
in casa mia a cena(anche perché a casa ci sono solo di sera), non mangio carne, a pranzo da mia nonna non mangio carne. non bevo più latte (ma solo quello di soia,riso e avena) mangio pochissimi formaggi e quasi mai le uova.
e devo dire che sono felice di aver ridotto drasticamente il consumo di carne (non che prima ne mangiassi un esagerazione ma: quando si era fuori, c'era il panino al prosciutto, a cena c'era la bistecchina, a colazione il latte, a pranzo il formaggio), ormai anche mia mamma mangia bistecche di soia la sera con me, legumi, verdure ecc....
faccio eccezione quando sono fuori casa: ristornati o case altrui, in quel caso mangio quello che c'è anche perché non voglio assolutamente diventare un peso per gli altri e un motivo di disturbo e se la vogliamo dire tutta a me la carne, il pesce e i formaggi piacciono quindi non me ne voglio privare completamente e ho deciso di attuare questa dieta: in casa non ne mangio, quando vado fuori si.
vi dico solo che il nostro prof di zootecnia è anche un allevatore di bovini e ha detto che se vogliamo ci porta a vedere il macello dove porta i suoi capi dopo che hanno prodotto latte per 5/7 anni, ha detto che in questo macello attuano anche il rito mussulmano e quindi sgozzano l'animale senza prima tramortirlo.....sono certa che per la mia formazione scolastica ma anche di vita, non sia affatto importante ed essenziale vedere certi orrori ma la cosa peggiore è pensare che questi animali fin che ti servivano li hai sfruttati facendoli figliare ogni anno e togliendogli il vitello appena nato perché hai bisogno dei 70 litri di latte al giorno per vacca, che vivono in una stalla quasi sempre a stabulazione fissa o poco ci manca e che dopo tutto questo tu te ne liberi facendone delle bistecche....e poi lui stesso ci ha ASSICURATO che gli animali sanno perfettamente che fine stanno per fare, lo sentono dall'odore del sangue e dai ferormoni lasciati da quelli venuti prima di loro...se ci penso mi viene da piangere....
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discorso complessissimo....
che mi fa sentire, spesso, inadeguato...
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mah.
io con le etichettte ho qualche problema di prurito...
secondo me ha importanza fare quello che uno si sente di fare, se poi ricade sotto l'etichetta di "vegetariano", "vegano" o "saturniano" poco importa.
per 8 lunghi anni non ho toccato carne, ho provato a stare senza pesce per qualche mese ma poi ho ceduto. perché? perché i pesci sono animali di serie b? non saprei. i carnivori allora considerano mucche, maiali, conigli, polli e compagnia bella animali di serie z, visto che li mangiano senza remore ma NON mangiano cani, criceti o gatti?
andare a fare le pulci a chi si definisce così o colà, onestamente, a me pare un modo un po' ipocrita di pulirsi la coscienza tacciando di incoerenza qualcuno tanto per dire qualcosa.
io negli anni in cui non mangiavo carne dicevo semplicemente che "non mangiavo carne" proprio per evitare discussioni idiote del genere "ma allora VOI (chi? mica sono parte di una setta) non potete mangiare nemmeno le uova?", detto puntualmente da chi poi mi sciorinava le doti eccelse di piatti quali salsicce e pancetta, ragù e amenità varie "che VOI (?) e le vostre insalate non potete capire". come se non avessi mai mangiato carne in vita mia o come se le mie papille gustative si fossero amorfizzate improvvisamente. o come se la dieta vegetariana prevedesse rape, cetrioli e verdura scondita, una sorta di regime alimentare punitivo. mah!
ho rcominciato a mangiare carne (poca e prevalentemente biologica) da quando sono rimasta incinta, e quindi da 5 lunghi anni, per puro "istinto". ora sto smettendo di nuovo, spero con più coscienza e più coerenza, ma per me, non per renderne conto a qualcuno.
il veganesimo per me ha poco senso se si prediligono di base alimenti biologici, ovvero il 90% di quello che consumo normalmente.
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Io ho cominciato a sviluppare una sensibilità molto alta per gli animali da quando Gea è con me! Già prima non mangiavo coniglio, lepre, agnello, pollo ecc ma solo maiale e mucca quindi eliminare anche questi ultimi (ma anche brodo di carne, torta fritta, piadina e tutto ciò che ha lo strutto o che è fatto con carne/grasso animale) non è stato troppo faticoso ed è stato un processo naturale dettato dal fatto che mi sentivo in colpa a mangiare un maiale e a coccolare un cane. C'è anche un libro molto interessante che si chiama "perchè amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche".
Io non sono vegetariana perchè il pesce lo mangio (ma non aragosta/astice ecc che vengono bolliti vivi), vorrei eliminarlo ma faccio fatica!
Molti mangiano il pesce pur avendo eliminato la carne perchè, come qualcuno di voi ha già detto, si ritiene che il pesce abbia una percezione della sofferenza inferiore a quella di una mucca ecc (anche se questo non è sempre vero perchè è dimostrato che ad es. il polpo percepisce dolore come i mammiferi) e poi perchè, diciamolo, il pesce fa meno pena di un maialino sulla via del macello!
Io personalmente ho grande ammirazione per i vegani perchè hanno davvero una costanza e una forza di volontà incredibili ma non credo riuscirò mai a diventare "una di loro" ;) (hai ragione Cagnella, spesso la gente parla di vegetariani e vegani come di sette e questo a me fa ridere :D ) perchè, lo dico sinceramente, non penso di riuscire a fare a meno di latte e formaggi anche se so cosa c'è dietro!
Insomma,secondo me, come ha scritto Orsidanna, è un argomento complesso che può anche far sorgere dei conflitti interiori!
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Forse si tratta solo di cercare di essere piu' attenti nelle nostre scelte. Indipendentemente dall'essere vegetariani o vegani, cercare di informarsi sull'origine di quello che abbiamo nel piatto, perche' e' davvero un tema scottante quello dell'alimentazione. Io non mangio carne ma come Sofy, non voglio fare morali a nessuno, se vado ad una cena e hanno preparato carne, la mangio, anche se a casa no. Magari sto mesi senza toccare carne e poi, una mattina mangio il prosciutto ( mio marito e mia madre la mangiano) pero' cerco di prendere il piu' possibile biologico, le uova me le danno fresche degli amici, il latte non lo bevo perche' non mi piace...ma, ripeto credo che sarebbe gia' molto essere consapevoli di cio' che mangiamo rispetto alla provenienza e alla filiera...
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mah.
io con le etichettte ho qualche problema di prurito...
secondo me ha importanza fare quello che uno si sente di fare, se poi ricade sotto l'etichetta di "vegetariano", "vegano" o "saturniano" poco importa.
per 8 lunghi anni non ho toccato carne, ho provato a stare senza pesce per qualche mese ma poi ho ceduto. perché? perché i pesci sono animali di serie b? non saprei. i carnivori allora considerano mucche, maiali, conigli, polli e compagnia bella animali di serie z, visto che li mangiano senza remore ma NON mangiano cani, criceti o gatti?
andare a fare le pulci a chi si definisce così o colà, onestamente, a me pare un modo un po' ipocrita di pulirsi la coscienza tacciando di incoerenza qualcuno tanto per dire qualcosa.
io negli anni in cui non mangiavo carne dicevo semplicemente che "non mangiavo carne" proprio per evitare discussioni idiote del genere "ma allora VOI (chi? mica sono parte di una setta) non potete mangiare nemmeno le uova?", detto puntualmente da chi poi mi sciorinava le doti eccelse di piatti quali salsicce e pancetta, ragù e amenità varie "che VOI (?) e le vostre insalate non potete capire". come se non avessi mai mangiato carne in vita mia o come se le mie papille gustative si fossero amorfizzate improvvisamente. o come se la dieta vegetariana prevedesse rape, cetrioli e verdura scondita, una sorta di regime alimentare punitivo. mah!
ho rcominciato a mangiare carne (poca e prevalentemente biologica) da quando sono rimasta incinta, e quindi da 5 lunghi anni, per puro "istinto". ora sto smettendo di nuovo, spero con più coscienza e più coerenza, ma per me, non per renderne conto a qualcuno.
il veganesimo per me ha poco senso se si prediligono di base alimenti biologici, ovvero il 90% di quello che consumo normalmente.
Non intendevo criticare nessuno... la mia era una domanda "sincera"
Nel senso che se una persona fa un discorso etico di non alimentarsi di esseri viventi e poi mangia il pesce, a me non torna... perché il pesce è un essere vivente alla pari degli altri :icon_confused: e se mangi quello sei "colpevole" come se mangiassi tutte le altre cose
Neanche il discorso sul dolore mi torna, perché allora si potrebbe mangiare tutto, anche la mucca e il maiale, se venissero anestetizzati prima del macello
Per quanto riguarda cani, gatti e criceti... io non li mangio perché come tutta la società occidentale, non mi alimento con animali da compagnia :icon_confused:
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Concordo con quest'ultimo post di Francesca. :)
Il discorso è ampio, comunque per quanto mi riguarda io mi sento una normale onnivora... ::)
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Nel senso che se una persona fa un discorso etico di non alimentarsi di esseri viventi e poi mangia il pesce, a me non torna... perché il pesce è un essere vivente alla pari degli altri :icon_confused: e se mangi quello sei "colpevole" come se mangiassi tutte le altre cose
Neanche il discorso sul dolore mi torna, perché allora si potrebbe mangiare tutto, anche la mucca e il maiale, se venissero anestetizzati prima del macello
Per quanto riguarda cani, gatti e criceti... io non li mangio perché come tutta la società occidentale, non mi alimento con animali da compagnia :icon_confused:
ecco vedi...secondo me è qui che casca l'asino :)
cioé: diciamo che una persona comincia a sviluppare una certa sensibilità per il discorso alimentare e comincia a chiedersi perché mangiamo alcuni animali e non altri. se sulla strada del vegetarianismo ci sono diverse fasi, non vedo perché si debbano considerare come "mancanza di coerenza". ciascuno sviluppa il vegetarianismo per motivi diversi (non conosco due vegetariani che siano vegetariani per lo stesso motivo o allo stesso modo) e trova la PROPRIA strada, che è diversa da quella di mille altri.
pretendere una assoluta coerenza come prerequisito indispensabile per essere vegetariani, sinceramente, non lo capisco. perché pretendere che un vegetariano sia "integralista" a tutti i costi? se si vuole coerenza, secondo me, prima di tutto bisogna vedere quanto siamo coerenti noi stessi. in questo forum siamo tutti amanti degli animali, giusto? e che coerenza c'è tra l'essere amanti degli animali, mangiare carne e comprare abiti e accessori di pelle? nessuna, almeno secondo me :) però non mi sognerei di pretendere coerenza a tutti i costi, anche perché qui si parla di scelte molto individuali che, ripeto, ognuno prende a modo suo, con i propri tempi e le proprie fasi.
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Cagnella, sicuramente è vero, sulla strada del veganesimo ci sono tantissime vie intermedie. Si inizia eliminando alcuni animali, poi tutti, poi alcuni pesci, poi tutti, poi magari si riducono i latticini, poi li si elimina e così via...
Però se una persona non mangia carne ma mangia pesce penso che sia più corretto se mi dice che non mangia carne, perché se invece mi dice che è vegetariano...bhè sta sbagliando parola semplicemente ::)
Su cosa sia un animale da compagnia ci hanno scritto un bel libro che si chiama "Buono da mangiare" e analizza le abitudini alimentari dei vari popoli, gli animali considerabili mangiabili e quelli tabù da un punto di vista culturale...negli Stati Uniti ad esempio il coniglio è considerato quasi esclusivamente un pet, da compagnia.
Io comunque ho fatto un percorso opposto...quando abitavo in città mangiavo solo alcuni animali, solo alcune parti. Poi cambiando stile di vita e frequentazioni ho conosciuto cacciatori, agricoltori, allevatori...mi sono posta il problema del perché questo si e quello no e ho fatto il percorso inverso. Ho iniziato a mangiare di tutto, tranne cane e gatto ovviamente (che del resto non mi sono mai neanche stati offerti! ;) ). La cosa che cerco di fare sempre comunque è di evitare la carne allevata industrialmente e qui in campagna per fortuna è piuttosto facile farlo. Ad esempio compro il manzo a botte di 20 kg una o due volte all'anno dai miei vicini di casa, poi surgelo. Maiali, polli e conigli li prendo in una cascina qua vicino che vende al dettaglio e ho visto coi miei occhi come alleva. Uova le prendo dal vicino,le cui galline mi vengono a razzolare in cortile.
Per me è importante che siano rispettate le norme sul benessere animale, ma non credo che sia sbagliato in assoluto mangiare altri animali, credo che sia sbagliato mangiare animali che hanno vissuto male e sono morti peggio, quello si.
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Per me è importante che siano rispettate le norme sul benessere animale, ma non credo che sia sbagliato in assoluto mangiare altri animali, credo che sia sbagliato mangiare animali che hanno vissuto male e sono morti peggio, quello si.
Quoto! :)
Uno fa quello che si sente di fare e che lo fa sentire a proprio agio.
Inoltre se mai per motivi di salute dovessi tornare PER FORZA a mangiare proteine animali, farei come fai tu ovvero prenderei carne allevata "in casa".
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Però se una persona non mangia carne ma mangia pesce penso che sia più corretto se mi dice che non mangia carne, perché se invece mi dice che è vegetariano...bhè sta sbagliando parola semplicemente ::)
Per me è importante che siano rispettate le norme sul benessere animale, ma non credo che sia sbagliato in assoluto mangiare altri animali, credo che sia sbagliato mangiare animali che hanno vissuto male e sono morti peggio, quello si.
sono più che d'accordo con te :) e proprio per questo mi autodefinivo "una-che-non-mangia-carne", perché per me (come dice moretti) " le parole sono importanti" ;) e un vegetariano per definizione è uno che non mangia animali, punto. diciamo che condivido la richiesta di coerenza linguistica molto più di quella di coerenza "etica".
e anche sul discorso del "come" ha vissuto l'animale di cui mi cibo sono fondamentalmente della stessa idea. ecco, questa è stata la mia "scusa", chiamiamola così, degli ultimi anni. mangio animali MA solo animali che hanno vissuto bene (carne biologica). e ne mangio il meno possibile. ora però ammetto che la mia sensibilità si sta affinando e anche questo discorso per me comincia a fare acqua...quindi preferisco evitare la carne il più possibile.
colgo l'occasione per scusarmi se sono suonata in qualche modo polemica, non era la mia intenzione. il mio scopo in questo discorso così interessante (e attualissimo) è che ciascuno dovrebbe sentirsi libero di trovare il PROPRIO cammino per stare in pace con se stesso rispettando l'ambiente e con molta consapevolezza di quello che il consumo di carne comporta, anche come impatto ambientale. in questo difficile cammino non bisognerebbe assolutamente farsi prendere dal panico del "tutto subito" perché "se no non sono coerente". bisognerebbe invece procedere per piccolissimi passi finché si arriva a un equilibrio che per noi va bene :)
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ecco vedi...secondo me è qui che casca l'asino :)
cioé: diciamo che una persona comincia a sviluppare una certa sensibilità per il discorso alimentare e comincia a chiedersi perché mangiamo alcuni animali e non altri. se sulla strada del vegetarianismo ci sono diverse fasi, non vedo perché si debbano considerare come "mancanza di coerenza". ciascuno sviluppa il vegetarianismo per motivi diversi (non conosco due vegetariani che siano vegetariani per lo stesso motivo o allo stesso modo) e trova la PROPRIA strada, che è diversa da quella di mille altri.
pretendere una assoluta coerenza come prerequisito indispensabile per essere vegetariani, sinceramente, non lo capisco. perché pretendere che un vegetariano sia "integralista" a tutti i costi? se si vuole coerenza, secondo me, prima di tutto bisogna vedere quanto siamo coerenti noi stessi. in questo forum siamo tutti amanti degli animali, giusto? e che coerenza c'è tra l'essere amanti degli animali, mangiare carne e comprare abiti e accessori di pelle? nessuna, almeno secondo me :) però non mi sognerei di pretendere coerenza a tutti i costi, anche perché qui si parla di scelte molto individuali che, ripeto, ognuno prende a modo suo, con i propri tempi e le proprie fasi.
:icon_confused: :icon_confused: :icon_confused: :icon_confused:
io non pretendo nulla da nessuno ... mica l'impongo io agli altri di essere vegetariani, vegani, crudisti e di seguire questi regimi alimentari alla lettera :icon_confused:
Sono scelte personali che io rispetto e in quanto "essere fallibile" non giudico
Ma se mi si viene a dire che non si mangiano esseri viventi per ragioni etiche e poi si mangia il pesce, mi suona strano... tutto qua.
Vegetariano è un termine che in italiano ha uno specifico significato, o lo si è o non lo si è... mica c'è nulla di male
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se una persona fa un discorso etico di non alimentarsi di esseri viventi e poi mangia il pesce, a me non torna... perché il pesce è un essere vivente alla pari degli altri
A rigor di logica non ci si dovrebbe nutrire nemmeno di vegetali, essendo esseri viventi anch'essi.
Il mio prof di botanica vi dimostrerebbe che anche le piante, a modo loro, possono provare sofferenza; magari non un "dolore" così come noi lo conosciamo, ma qualcosa di equivalente. Rispondo infatti a stimoli esterni come qualsiasi altra creatura, ed il semplice fatto che per farlo usino vie totalmente diverse rispetto a quelle dei nostri centri nervosi, non basta per dimostrare il loro essere "inanimate".
Il discorso è difficile e complesso, ed arrivare agli estremi è un attimo. Guardate come vivono i monaci giainisti...che controllano dove mettere i piedi per evitare di calpestare ed uccidere piccoli insetti, o indossano veli sulla bocca per non ingerire e togliere la vita ai microorganismi che potrebbero inalare.
Purtroppo, volente o nolente, ogni essere vivente su questa terra ha un impatto ecologico sull'ambiente che lo circonda. La natura (e la vita) ha le sue leggi, nè giuste nè sbagliate ma necessarie. L'uomo non può avere la presunzione di volersi sottrarre a questo meccanismo, non potrà mai riuscire in qualcosa del genere.
Io mi sentirei di condannare le "condizioni" in cui vengono tenuti gli animali di cui ci nutriamo (vedi allevamenti intensivi); o il gran consumo di carne che si fa, secondo me nemmeno necessario dal momento che in teoria, non è l'elemento principale della nostra dieta; oppure la caccia alle specie protette (il che denota grande ignoranza da parte dell'uomo, dal momento che se si vengono a creare squilibri in un ecosistema, le conseguenze di questi interesserebbero anche le nostre vite)... così come anche l'uccisione per le pellicce; l'utilizzo di animali nei circhi... ecc ecc.
A mio avviso quello che manca è il RISPETTO. Il non voler riconoscere la dignità dell'animale in quanto tale... quando animali siamo anche noi. Il non voler concedere ad esempio ad una mucca un esistenza rispettabile e decorosa in un pascolo montano.
Poi però, ognuno ricopre un suo ruolo. Esiste la preda come esiste il predatore... e che ci piaccia o no dobbiamo accettarlo.
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scusate ma non concordo tanto, fin dalla sua apparizione l'uomo si e' cibato di carne, gli animali fanno altrettanto, cio' implica la morte di altri animali, purtroppo e' una necessita'.
Seconda cosa qui tutti abbiamo cani, di cosa sono fatte le loro crocche?, seguendo l'estremizzazione di alcuni vegani, vegetariani ecc, questi non dovrebbero possedere cani, perche' invece avendoli abiurerebbero le loro convinzioni
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A rigor di logica non ci si dovrebbe nutrire nemmeno di vegetali, essendo esseri viventi anch'essi.
Il mio prof di botanica vi dimostrerebbe che anche le piante, a modo loro, possono provare sofferenza; magari non un "dolore" così come noi lo conosciamo, ma qualcosa di equivalente. Rispondo infatti a stimoli esterni come qualsiasi altra creatura, ed il semplice fatto che per farlo usino vie totalmente diverse rispetto a quelle dei nostri centri nervosi, non basta per dimostrare il loro essere "inanimate".
Il discorso è difficile e complesso, ed arrivare agli estremi è un attimo. Guardate come vivono i monaci giainisti...che controllano dove mettere i piedi per evitare di calpestare ed uccidere piccoli insetti, o indossano veli sulla bocca per non ingerire e togliere la vita ai microorganismi che potrebbero inalare.
Purtroppo, volente o nolente, ogni essere vivente su questa terra ha un impatto ecologico sull'ambiente che lo circonda. La natura (e la vita) ha le sue leggi, nè giuste nè sbagliate ma necessarie. L'uomo non può avere la presunzione di volersi sottrarre a questo meccanismo, non potrà mai riuscire in qualcosa del genere.
Io mi sentirei di condannare le "condizioni" in cui vengono tenuti gli animali di cui ci nutriamo (vedi allevamenti intensivi); o il gran consumo di carne che si fa, secondo me nemmeno necessario dal momento che in teoria, non è l'elemento principale della nostra dieta; oppure la caccia alle specie protette (il che denota grande ignoranza da parte dell'uomo, dal momento che se si vengono a creare squilibri in un ecosistema, le conseguenze di questi interesserebbero anche le nostre vite)... così come anche l'uccisione per le pellicce; l'utilizzo di animali nei circhi... ecc ecc.
A mio avviso quello che manca è il RISPETTO. Il non voler riconoscere la dignità dell'animale in quanto tale... quando animali siamo anche noi. Il non voler concedere ad esempio ad una mucca un esistenza rispettabile e decorosa in un pascolo montano.
Poi però, ognuno ricopre un suo ruolo. Esiste la preda come esiste il predatore... e che ci piaccia o no dobbiamo accettarlo.
ecco... PER ME...
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@Maurizio : hai ragione, è sempre stato così...ma non è detto che sia una "necessità"...altrimenti si prende un pò sottogamba l'evoluzione no?!? io non ne sono capace, ma mi rendo conto che una dieta vegana bilanciata, calibrata sulle singole esigenze del soggetto, possa essere pienamente sostitutiva della dieta onnivora..., ci sono pediatri che danno il benestare alla dieta vegetariana anche ai pupi in crescita...questo fino a qualche decennio fa era inpensabile...
per ciò che riguarda le crocche dei pelosi...beh, l'uomo è libero di scegliere ciò che è meglio per sè ma trovo scorretto imporre le proprie idee contro la natura dell'animale... Fatto sta che dopo la campagna pasquale LAV (avete presente? l'agnellino col ciuccio incelofanato...) evito l'acquisto di scatolette e crocche all'agnello, al vitello ecc, sia per i cani che per i gatti...
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scusate ma non concordo tanto, fin dalla sua apparizione l'uomo si e' cibato di carne, gli animali fanno altrettanto, cio' implica la morte di altri animali, purtroppo e' una necessita'.
L'uomo ha iniziato a mangiare carne quando ha scoperto la caccia, prima era frugivoro, cioè consumava frutti, foglie,frutti, noci, germogli freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed interiora come i carnivori.. Inoltre ha smesso di mangiare SOLO carne quando ha iniziato a allevare e coltivare, e quindi a produrre latte e uova.
Seconda cosa qui tutti abbiamo cani, di cosa sono fatte le loro crocche?, seguendo l'estremizzazione di alcuni vegani, vegetariani ecc, questi non dovrebbero possedere cani, perche' invece avendoli abiurerebbero le loro convinzioni
ci sono vegani che danno da mangiare ai loro animali, cani e gatti, crocchette vegane!
questo mi pare un'esagerazione. Noi siamo liberi di scegliere per noi stessi, non possiamo scegliere anche per loro che sono principalmente carnivori.
A rigor di logica non ci si dovrebbe nutrire nemmeno di vegetali, essendo esseri viventi anch'essi.
Il mio prof di botanica vi dimostrerebbe che anche le piante, a modo loro, possono provare sofferenza; magari non un "dolore" così come noi lo conosciamo, ma qualcosa di equivalente. Rispondo infatti a stimoli esterni come qualsiasi altra creatura, ed il semplice fatto che per farlo usino vie totalmente diverse rispetto a quelle dei nostri centri nervosi, non basta per dimostrare il loro essere "inanimate".
Il discorso è difficile e complesso, ed arrivare agli estremi è un attimo.
Le piante si sono esseri viventi. Non hanno un sistema nervoso ma forse anche loro soffrono. Gli animali però SICURAMENTE soffrono. Noi possiamo vivere benissimo senza mangiare animale ma non possiamo sopravvivere senza mangiare vegetali. In ogni caso si tratta di scegliere il male minore
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Per essere in tema, sono tornata adesso dal convegno:"alimentazione in tempo di crisi" organizzato dal OMCEO di Varese.
Secondo le statistiche viviamo sempre più a lungo, ma nello stesso tempo dal 2005 la salute sempre in discesa.
Per esempio parlavano anchè di alimentazione vegana defenendola valida alternativa a condizione, che la persona che la segue oltre di essere teoricamente preparata e conoscerla a fondo, oltre ad avere a disposizione ingredienti necessarie, dovrebbe avere almeno 4 , 5 ore al giorno per la preparazione dei piatti da consumare.
Mi è piaciuta molto la relazione su "dieta mediterrania",sobria e frugale, basata sul consumo di olio d'oliva, i cereali, poca carne e pesci, buon vino , infusi, ed erbe. Ma non solo questo. E' strettamente legata con lo stile di vita e fanno parte di essa : utilizzo di cibi freschi e locali, i pasti indisturbati, convivialità( mangiare in compania),la ritualità( abbitudini alimentari é ultima cosa, che un individuo perde, trasferendosi a vivere in un altro paese), il tempo necessario per stare al tavolo ed anchè la siesta pomeridiana. E' uno stile di vita, che si sta perdendo velocimente, secondo parere del relatore.
Antiossidanti, vitamine ed altri prncipi attivi isolati e riproposti sotto forma di integratori servono poco o a niente. Agiscono al massimo introdotti nel organismo sotto forma del cibo fresco e genuino( relatore ha parlato anche dei mangimi industriali, destinati agli animali da macello e agli animali da compania, accenando,che loro sono costretti mangiare il cibo non biologicamente apropriato per la loro natura)
Un esempio che non riguarda il cibo, ma la complessità genetica: in patrimonio genetico di un semplece verme 417 geni ( totale 16757) interagiscono con il peso, che sviluperà durante la sua vita.
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Discorsone questo, secondo me il troppo stroppia...nella vita la difficoltà è trovare l' equilibrio secondo me in ogni cosa o iano, vegano scelta che prendiamo, l'importante è farla serenamente e con criterio.
Non giudico chi è vegetariano, vegano o altro.. io mangio di tutto e sono sincera sto bene così, non penso di essere peggiore di queste persone o perchè uno è onnivoro non ama gli animali e via dicendo..
A volte ci si marcia un pò sopra su questi discorsi, una mia collega è diventata vegetariana perchè ha visto un documentario sugli animali che non proponeva scene meravigliose e da questo la sua scelta, va bene ok
però mi domando anche: cosa facciamo quando vediamo bambini che soffrono, muoiono ecc.., quando vediamo la deficenza dell' uomo che distrugge la natura ecc, si potrebbero fare mille esempi e la conclusione: ognuno deve essere libero nel limite di non creare danno agli altri di fare quello che ritiene più giusto