Fate quello che dice, non usate i metodi che usa... Ma hai visto i suoi video?
Leggi, leggi tutti gli articoli di Valeria Rossi su di lui (e la Rossi non era certo una cinofila “innovativa”)...
In quanto al termine “capobranco”, guarda, io sono una mamma. Non ho nemmeno tanto studiato, ma un po’ ho letto di cinofilia. Penso che un cane (e non lo sto umanizzando, ma semplicemente considerandolo per quello che è, non più un lupo ma un animale che da millenni condivide la sua vita con l’uomo), come un bambino, un adolescente, abbia semplicemente bisogno di un punto di riferimento chiaro, di cui riesca a leggere il linguaggio. E nel contempo abbia bisogno di chi sappia leggere il suo, di linguaggio.
Deve sapere qual è la sua posizione sociale nell’ambito familiare, e deve soprattutto sentirsi protetto, perché - se si assume lui il compito di protezione nei confronti dei familiari - può andare in crisi o può mettere in atto comportamenti spiacevoli.
Ma non mi piace sentir parlare né di capobranco né di dominanza. E preferisco chi predica bene e razzola anche bene.