Il giro è cominciato in Emilia. Ho approfittato del miniraduno organizzato da Gloria per salutare Silvia, e domenica mattina ci siamo trovate sul lago Brasimone, a sud di Bologna (Saluti&Baci ...a metà strada!
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La giornata era calda e un bel tuffo nel lago ha fatto bene a tutti i cani, anche se a un certo punto ho visto la buba un po' sovreccitata e ho preferito farla riposare all'ombra, perché reduce da un sabato di formazione di ricerca in Lessinia, e in previsione dei due giorni successivi al mare.
Sul Brasimone i cani erano sei: oltre alla regina Maebh, c'era il conte Tass con il suo infaticabile nano malefico dal giallo occhio di tigre; poi la gioiosa Maggie, che ci lascerà temporaneamente per i lidi cinesi; Golia, il gigante buono, e l'ingombrante Spepenna dallo sguardo disarmante. Sono andati tutti d'accordo, era un piacere vederli giocare e nuotare, con grande disappunto di un pescatore a cinquanta metri di distanza, che evidentemente pensava ai suoi pesci spaventati da tanta inarrestabile caninità.
L'ospitalità di Gloria è stata encomiabile: gazebo per l'ombra, torta salata alle verdure, il tutto accompagnato dal soffice dolce di Silvia e dai cantuccini di Barbara e Gianluca. Maebh ed io ci siamo divertite, anche se dopo pranzo abbiamo lasciato la simpatica compagnia per prendere di nuovo la via per Bologna, e poi l'Adriatica per raggiungere Ancona.
Siamo arrivate verso le sei di sera a casa di mio figlio; abbiamo con lui raggiunto il casale di Sirolo che mi aveva dato disponibilità di una stanza per una sola notte.
Siamo stati accolti da Spino, un cagnolino mansueto che controlla l'accesso e fa gli onori di casa. Il casale è stato ristrutturato recentemente e mette a disposizione stanze ampie e comode. La nostra aveva un patio sul giardino con accesso diretto al green del campo da golf adiacente. Così, in serata e di primo mattino, è stato possibile fare una passeggiata con vista sui colli adiacenti, ognuno col suo paese sulla sommità: Camerano, Osimo, Offagna, tutti bei borghi della nostra splendida Italia.
La cana bionda era distrutta, anche perché in auto lei non dorme mai. Appena ho messo per terra la sua copertina, si è adagiata per terra e si è messa a pisolare, mentre io facevo la doccia.
Intanto mio figlio, che fra poco sosterrà un grosso esame, ripeteva ad alta voce alcuni capitoli della farmacologia, e cullava la bionda con la sua cantilena.
Poi siamo usciti a cena; lei ci ha guardato uscire alzando la testa con la chiara espressione di chi non si alzerà per molte ore. L'abbiamo lasciata in camera a riposare. Al mio ritorno mi ha accolto con il solito musino coccoloso, abbiamo fatto la piccola uscita pipì e poi nanne.
Il mattino dopo, alle 5:12 precise (è il suo orario anche a Verona), si è svegliata e siamo uscite sul green nell'alba rosea. Si è sbizzarrita in corse mozzafiato, poi siamo rientrate, ha mangiato e abbiamo dormito ancora fino alle 8. Dopo colazione, abbiamo trascorso metà mattina accanto alla graziosa piccola piscina, mentre rispondevo alle mail.
Poi siamo partite per scendere al mare. Ero convinta, e al resort nessuno mi aveva detto il contrario, che l'incantevole spiaggia libera di Mezzavalle fosse anche accessibile ai cani. Così siamo scese - e la discesa è un ripidissimo stradello in cui l'ho anche lasciata senza guinzaglio per evitare che mi intralciasse. Quando siamo arrivate giù, il proprietario del chiosco mi ha avvertita dei cartelli che vietano l'accesso ai cani. Un cartello sta anche in cima allo stradello e contiene molti divieti, ma non l'avevo visto. Mi ha detto che era appena passata la guardia costiera e spesso passa anche la forestale. Le multe possono essere salate. In tutto il territorio di Ancona, peraltro, c'è un divieto di accesso alle spiagge dal 15 maggio al 15 settembre, e quel lunedì mattina a Mezzavalle diverse persone, anche sttaniere, erano scese con i cani: i cartelli ovviamente sono solo in italiano. Insomma, una delusione: il posto è bellissimo, di lunedì non c'era tanta gente, pensavo di rimanere lì due ore tranquilla, e invece mi sono fermata giusto il tempo di un bagno rinfrescante, con la bionda felicissima di buttarsi in un'acqua così bella, per poi affrontare l'impervia salita.
È stato emozionante, abbiamo nuotato insieme e per lei era la prima volta al mare. Viaggiava sicura con grandi zampate e mi portava felice il suo galleggiante. Durante la risalita non ne voleva sapere di andarsene: continuava a sdraiarsi per terra con quel suo sguardo cocciuto...
Per fortuna poi abbiamo fatto la strada insieme a una ragazza con la sua cana: erano scese in spiaggia alle 7 di mattina. In auto avevo la tanica per risciacquarla bene, poi ci siamo dirette all'agriturismo dove avremmo alloggiato la seconda notte.
L'agriturismo fa parte di una grande tenuta agricola non lontano dal Policlinico di Ancona, dove studia mio figlio, ed è la seconda volta che ci andiamo. Maebh si è subito messa a suo agio nella fresca stanza ombrosa, mentre io ho preso il sole leggendo accanto alla piscina piccola ma invitante e adatta a una nuotatina.
Nel tardo pomeriggio abbiamo fatto un lungo giro nell'uliveto. Il campo adiacente è tutto d'oro, con le spighe di grano già gonfie e pronte per la mietitura. Al soffio della brezza, il frumento canta, ed è una magia dorata, dello stesso colore di Maebh.
Lei è visibilmente felice: scorrazza fra gli ulivi, annusa ovunque, si rotola nell'erba umida, vede un fiocco nell'aria e salta per afferrarlo... La sua ingenuità serena è davvero contagiosa; mentre cammino la guardo, e i pensieri si liberano.
Anche quella sera l'ho lasciata in camera a riposare sul pavimento. È una cana brava e tranquilla, sa che poi torno e mi aspetta senza patemi.
Sono andata a prendere mio figlio e una sua compagna di università e li ho portati a mangiare nel ristorante di un hotel con un bellissimo giardino a picco sul mare. Ci ero già stata con mio marito, volevo fare un regalo ai ragazzi provati da tanto studio. È stata una serata molto divertente, la conversazione vivace e il cibo ottimo, accompagnato dall'immancabile Verdicchio che adoro.
Tornata nella mia stanza, guardo Maebh ai piedi del letto: il suo sguardo profondo mi dà la buonanotte.
A colazione, il mattino dopo, l'ho portata con me nella veranda della sala da pranzo. Lego il guinzaglio alla gamba del tavolo solo per sicurezza. Lei si mette accanto a me. Se mi alzo per prendere qualcosa al buffet, si siede e mi aspetta.
Ho cercato sul web una spiaggia dog friendly in cui i cani possano nuotare. Ho trovato il lido attrezzato Baia Canaria, a nord di Senigallia. Il posto non è un granché, con i brutti e vecchi condomini in riva al mare, ma la spiaggia di ciottoli piatti e bianchi è piacevole. L'acqua è un po' torbida, con qualche alga gelatinosa, ma insomma abbiamo potuto rinfrescarci.
Per 13 € abbiamo avuto un ombrellone, una sdraio, un tappetino bagnato e una ciotola d'acqua per Maebh. Si possono anche affittare dei piccoli recinti ombreggiati con dentro le sdraio; lì i cani possono girare liberi e rimanere chiusi dentro se il proprietario si allontana. Poi c'è un recinto grande per il gioco libero e la socializzazione, le docce, i tubi con l'acqua fresca per risciacquare i cani, e si può anche ordinare qualcosa da mangiare. Sulla riva i cani possono stare liberi e tuffarsi in acqua. All'arrivo, vengono registrati tutti, con il numero di microchip. Mi sembra un posto molto ben organizzato, ci siamo state tranquille anche perché non c'era molta gente. La bionda ha ben tollerato il continuo passaggio di venditori ambulanti, qualcuno anche un po' invadente. Si è messa ad abbaiare solo a una fila di aquiloni trascinati da un uomo che si era fermato a chiacchierare col bagnino. Chissà che animali si immaginava che fossero! Mentre leggevo, ho notato che gli ambulanti erano più insistenti con i proprietari di cani piccini, forse pensando che i grossi come Maebh siano meno mansueti. E pensavo a quale disillusione avrebbero avuto incontrando il piccolo Diablo sulla spiaggia!
Siamo rimaste due ore, poi abbiamo preso la via del ritorno in Val Padana, in un torrido pomeriggio col sole a picco sull'asfalto. E ho notato quanto poco le aree di sosta e servizio in autostrada siano attrezzate opportunamente per i cani! Davanti a quella in cui ci siamo fermate, tutta la pavimentazione era piastrellata di nero. A 36 gradi esterni, immagino che le zampe dei cani ne soffrano camminandoci sopra! E poi l'obbligo di guinzaglio e museruola all'interno! Sinceramente sono entrata lasciandole il muso libero, un po' d'aria condizionata ha fatto bene a entrambe. Poi le ho bagnato la testa e le zampe e abbiamo proseguito il viaggio, finestrini chiusi e climatizzatore a palla.
È stato un bel giro; mi spiace che mio marito non voglia saperne di venire se si tratta di condividere la stanza col cane. Dovranno fare uno spot di pubblicità-progresso per i mariti come il mio: "Quando parti d'estate, non abbandonarlo per strada. Lascialo a casa al sicuro, con qualcuno che gli faccia compagnia. Parti tranquilla con il tuo cane, tuo marito non soffrirà".
Link utili:
http://viaggiconilcane.com/regolamento-cani-spiaggia-nelle-marche/http://www.vacanzeanimali.it/bk-spiagge-ancona.html