“Ciao, in questi giorni sono stata spesso qui: in giro per prati e bosco, e nella grande villa piena di decine di ragazze e ragazzi che cantavano e suonavano strani strumenti dappertutto. È già la terza estate che ci vengo. Quando Maria si piazza seduta davanti a quella tastiera con lo schermo luminoso, so che devo stare sdraiata accanto al tavolo. Se va via, resto lì tranquilla, so che tornerà, magari con qualcosa di buono da sgranocchiare. Gli altri anni la nostra stanza era un’altra; me lo ricordavo e ho provato più volte a farlo notare, ma non c’è stato verso: ho dovuto arrendermi alla nuova sistemazione. Per fortuna fuori è rimasto tutto uguale, con l’aggiunta dei fossi spesso allagati con l’acqua del fiume, in cui ho potuto rinfrescarmi. E con l’aggiunta di tanti bidoni diversi per ogni tipo di immondizia: quelli con il cosiddetto “residuo organico”, che robaaaaaa!
Per il resto, non ho ben capito cosa ci facessero lì tutti quei ragazzi, ma sono stati tutti gentili e insomma li ho anche sopportati, qualche grattino gentile me lo sono anche presa.
Adesso però spero veramente che riusciremo ad andarcene un po’ più spesso a fare il bagno nel lago e qualche bel giro in montagna!”






