Caro il mio patatone, patato, topone, topolone, cucciolone, Poldone, Poldino, coduto, pelone, essere dotato di coda (alcune delle parole usate per chiamarlo)
Caro il mio patatone con i tuoi occhi che stanno diventando inesorabilmente opachi, che quando ti distrai poi ti guardi intorno per cercarmi e magari sono a pochi metri da te e devo muovermi, tu vedi il movimento e capisci dove sono, così sai dove trovarmi
Caro il mio patatone che sei diventato sordo quasi come un campanone rotto (anche se, quando vuoi, secondo me ci senti benone...)
E le tue zampette, una volta forti e nervose ed oggi così sottili e delicate che cominciano a stortarsi un po', ed anche quando è una giornata no e ti fanno male e fai fatica mi ricordo quando correvi così forte che facevo fatica a starti dietro con la bici
Ed i cucciolini di pochi mesi che quando ti incontrano ti fanno le feste perché capiscono che sei anziano e gli piaci
E quando torno a casa e non sei venuto con me al lavoro e appena mi vedi ti agiti tutto e corri a prendere la tua salvietta da portarmi e ti appoggi addosso e vuoi dieci chili di coccole e il tuo cuoricino batte come un tamburo degli AcDc
Caro il mio patatone, grazie. So che non sarai eterno e non manca poi molto a momenti da non dire, ma volevo dirti che tutt'ora, dopo quattordici anni abbondanti, la vita con te è bellabellabella.
Una cosa, però: non è che, quando torno a casa, anziché la salvietta potresti portarmi un biglietto da 50 euro...?