Buongiorno a tutti, e vi ringrazio di cuore per il sostegno, che davvero mi serve e mi ha fatto stare un po’ meglio. Non avete idea di quanto mi sia di conforto, in questo momento.
No, non ho figli, non ne ho per scelta, e l’epiteto utilizzato dalla signora in questione non mi ha minimamente scalfita (immagino perché sia una mia scelta). Mi sorprende però ancora, purtroppo, la cattiveria delle persone, quella gratuita e di cuore e purtroppo si, li ci vivo e la situazione cosi tesa non è di facile gestione, più che altro per la paura che possano esserci ripercussioni sui miei quadrupedi.
La segnalazione non è anonima (diversamente non ha seguito) ma Oipa mi ha assicurato che il mio nome non sarebbe uscito, se non in sede di processo (ma ovviamente non ci sono gli estremi).
Credo siano andati per esclusione, ma non ne sono certa. Quello che so è che di segnalazioni per la pt ne sono state fatte diverse, non solo da me, tese proprio a smuovere la situazione. Credo ci siano andati anche i vigili urbani, ma non a mio nome. Per cui ripeto, immagino vadano ad intuito o per esclusione, ma non ne sono certa.
Purtroppo effettivamente è cosi, come dice Gloria, il cane è tenuto bene, se per “bene” si intende nutrito, con una cuccia, no catena e con le uscite per i bisogni. Io ritengo che comunque non sia vita, ma la coach di retrieving mi ha fatto notare che la pt non conosce la differenza tra quella vita e quella, per dire, dei miei cani. Questo mi ha fatto pensare, in un primo momento, che ho fatto la scelta sbagliata … ma poi ho riflettuto, e si, forse ho fatto la scelta sbagliata perché non ci sono gli estremi perché prendano provvedimenti, ma era l’unica strada da percorrere.
Avevo già pensato di offrirmi volontaria per farla uscire, come qualcuno di voi suggeriva, ma credetemi, non sono persone che hanno questa sensibilità, soprattutto la signora in questione, e non sono tipi da un “consiglio amichevole-autorevole” ... Sono di quelli che fanno gli amici davanti, e poi sparlano dietro. Quando sono andata ad abitare li, inizialmente c’erano rapporti cordiali, ho cominciato a prendere le distanze quando la signora ha iniziato a sparlare di un vicino in particolare e delle sue “attitudini private”, utilizzando termini forti, che non erano proprio nelle mie corde. E per la pt ribadiva poi con fervore che non era una sua scelta (sembrava molto schifata in realtà!), e che mai sarebbe entrata in casa per via della pulizia, dei peli, dei bambini etc.. Il ragazzo che abitava affianco a loro è andato via per la disperazione: sono i tipi che cantano con il karaoke e relativo microfono, senza pensare che forse è un pochino esagerato (con le finestre aperte ti sentiamo anche senza il microfono), soprattutto per chi magari fa i turni e potrebbe voler riposare mentre tu e i tuoi figli cantate a squarcia gola!
Io non giudico, ognuno fa le sue scelte e vive la vita secondo le proprie abitudini, inclinazioni etc., ma quello che mi ha fortemente destabilizzata è stato vedere questa povera pt relegata in quel corridoio, dove si gira a malapena. È uno strazio che sopporta da quasi 3 anni, tutti i giorni, tutte le notti, con qualsiasi tempo. E con il caldo, credetemi, non oso immaginare cosa soffra … come potevo non provare a fare qualcosa? La segnalazione l’ho fatta anche “puntando” al marito, che CREDO ci tenga al cane, e che sia forse “succube” della moglie. Mi ricordo quando portai a casa Aaron cucciolo, e lo incontrai nel vialetto, aveva gli occhi a cuoricino guardandolo.
Magari nemmeno lui è il tipo da farla stare in casa, ma se fosse un uomo più di “polso”, forse la pt potrebbe avere una vita migliore. E allora ho pensato che una segnalazione ufficiale poteva smuovere le acque, mettere paura alla proprietaria, e fornire la “scusa” al marito per fare qualcosa in più per la pt e a scavalcare le imposizioni della sua consorte, “forte” di questi controlli.
E forse a qualcosa è servito: tornando a casa, venerdì, ho incontrato lui con i suoi due bambini e la pt in passeggiata, cosa mai vista prima. E se anche avevo il cuore pesante al pensiero delle tensioni che questa situazione ha generato e potrà generare, vederla in una situazione di “libertà”, mi ha allargato il cuore … e questo sacrificio forse varrà la pena di essere fatto, se le regalerà qualcosa in più in termini di vita “vera”.