Ciao.
Non entro nel merito dei rapporti tra Te e il Tuo allevatore, perché non avrei metri di giudizio, sentendo solo la Tua campana...
Mi concentro invece sul discorso dell'OCD...
Partiamo col dire che sarebbe insensato lastrare i cani alla spalla per diagnosticare una OCD.
Purtroppo non si avrebbero dati di nessun tipo.
Come hai purtroppo avuto modo di sperimentare con Sean, spesso l'OCD non si riesce a diagnosticare con una radiografia nemmeno in un cane sintomatico che zoppica vistosamente, e a volte, per avere una diagnosi certa, si ricorre ad un intervento esplorativo in artroscopia...
Ora capirai che è impensabile effettuare una "diagnosi di esenzione" dalla OCD in questa maniera su soggetti SANI...
Inoltre come già detto, si tratta di una patologia multifattoriale, ci sono alcuni studi che affermano che vi sia una "predisposizione genetica" ed altri che affermano il contrario...
Inoltre non sarebbe sufficiente la eventuale "predisposizione genetica" per sviluppare l'OCD.
Questa quasi sempre deriva da una combinazione di fattori ambientali oppure da uno o più eventi traumatici...
Quindi, anche ammettendo che un cucciolo possa aver ereditato delle "predisposizioni genetiche all'OCD" dai genitori, non è affatto detto che debba sviluppare l'osteocondrite.
Come riporta l'articolo citato da FranciPanci:
"L’OCD della spalla è un’alterazione dell’osteogenesi encondrale della cartilagine in fase di crescita che ritarda la sua trasformazione in osso maturo rimanendo ispessita ed indebolita.
Queste aree sono particolarmente sensibili ai traumi e, soprattutto, in cani agitati ed in soprappeso possono esitare in distacchi di lembi cartilaginei e conseguente esposizione dell’osso sub condrale."
e ancora:
"Non si deve comunque trascurare l’importanza di altri fattori ambientali, quali un’alimentazione troppo ricca, la crescita troppo rapida, l’integrazione della dieta con calcio, l’attività fisica eccessiva."
Non essendo facilmente diagnosticabile, e scatenandosi "quasi sempre" SOLO in concomitanza a una non corretta gestione del cucciolo (sovrappeso, crescita, alimentazione, attività fisica inadeguata all'età) diventa estremamente difficile poter fare una selezione in tal senso,
Anche ammettendo la possibile componente genetica, (e su questo, come già detto, non tutti gli studi concordano, anzi...) l'allevatore, chiunque esso sia, potrebbe non accorgersi che alcuni suoi soggetti sono portatori di OCD. I riproduttori potrebbero infatti essere portatori, ma sani, e i loro cuccioli, ben gestiti, potrebbero non aver mai sviluppato l'OCD...
Tutto questo per dire che AL MOMENTO non esiste uno strumento diagnostico di prevenzione affidabile da poter fare su soggetti apparentemente sani ovvero sui potenziali riproduttori.
Ed infatti ne' la FSA, ne' CELEMASCHE, che sono le centrali di lettura "ufficiali" italiane, hanno dei protocolli in tal senso.
E nemmeno avere un "certificato di esenzione" dei riproduttori, effettuato facendo loro una lasta, tutelerebbe l'eventuale acquirente di un cucciolo, perché come già detto, il fatto che questi risultino sani, non vuol dire assolutamente nulla...
Ovviamente se ad esempio, nelle cucciolate "prodotte", vi fosse una forte casistica di OCD, un buon allevatore dovrebbe allertarsi e cercare di capire se vi è un problema nei riproduttori, ma un singolo caso di sicuro non fa testo.
Hai aperto la discussione chiedendo un nostro "consiglio", anche se poi non si è capito che consiglio volessi.... diciamo che il Tuo è stato un post per sfogarti un po'...
Vedo molto difficile il tentativo di far ricadere la colpa di una OCD sviluppata a 6 mesi sull'allevatore.
Onestamente non lo troverei neppure corretto... un conto è che ti abbia venduto un cane displasico sapendo che era displasico, come in altri casi abbiamo letto, ben diverso nel Tuo caso, dove la OCD si è presentata quando il cucciolo era con te da parecchio tempo, e l'allevatore dubito fortemente che avrebbe potuto prevederlo.
Leggendo nei Tuoi vecchi post, il Tuo Sean a due mesi e mezzo pesava 8.7 Kg, che è in linea con il peso di un cucciolo di quell'età, poi però leggo che "in fondo stiamo parlando di un cavallo visto che pesa 29,4 kg a sei mesi e mezzo e non è grasso è solo grosso, è goffo e pesante, sembra un leone di 6 mesi goffo come Pippo" e che "ha giocato al parco come al solito con tanta energia"...
Mi auguro vivamente che il Tuo allevatore ti abbia dato tutte le indicazioni possibili sulla corretta gestione del cucciolo, sul tipo di attività fisica da fare, sulla sua alimentazione, sugli integratori da usare, e che si sia reso disponibile a seguire la crescita del Tuo cucciolo....
Un buon allevatore, se regolarmente informato dal proprietario, si sarebbe dovuto accorgere di questa crescita troppo veloce, e dare indicazioni in merito...
Noi, ai nostri clienti, chiediamo di essere informati sulla crescita e lo stato di salute dei cuccioli, inizialmente ogni settimana, poi ogni 2 ed infine mensilmente... Oltre a fare due chiacchiere ed avere notizie sui pupi, i dati del peso vengono messi su una tabella Excel, e a quel punto si vede facilmente la curva di crescita, anche in rapporto con i fratelli di cucciolata, e se è il caso possiamo suggerire dei correttivi al quantitativo e al tipo di cibo da usare. E' un lavoro in più, ma con un minimo di organizzazione si fa senza troppi problemi...
Certo per poter far questo, occorre che il proprietario COLLABORI, e si ricordi che esiste un allevatore, e che questi abbia il piacere di sapere che il suo cucciolo cresce bene....
A volte però succede che i clienti... "si dimentichino" di chiamare...
A volte decidono di fare per conto loro, e a volte fanno bene, e volte fanno male...
Salvo poi "ricordarsi che c'è un allevatore" quando sorge un problema, e purtroppo spesso è troppo tardi per porvi rimedio...