che belle cose hai scritto...e come sai scrivere bene! Le ho lette con grande piacere. Mi sono anche commossa, ma forse il mio controllo delle emozioni non è al top ultimamente:-)
Mi sono anche tanto divertita, leggendo questo brano del tuo scritto che riporto:
3 ) EFFETTI SULL’UOMO.
Queste malattie hanno sull’essere umano degli effetti a volte devastanti.
Il più grave è sicuramente la consapevolezza di non aver capito niente della vita.
Fino all’arrivo del cane il bipede era convinto di avere dei diritti sugli altri, di possedere la “superiorità” sul mondo, di poter decidere dell’esistenza o meno dei suoi simili e non. Bisogna dire che non tutto il genere umano è stato contagiato da questa patologia.
Esiste ancora chi vanta diritti di possesso, o desideri da realizzare senza pensare al bene degli altri.
Il morbo si sta lentamente diffondendo e quindi, tali persone, sono destinate a scomparire.
I malati sono facilmente riconoscibili, in quanto manifestano chiari sintomi dei vari virus.
C’è chi ride da solo per la strada, magari guardando un cane passare, chi preso da impulso irrefrenabile inizia a rotolarsi al parco…chi si sdraia a pancia in su ed inizia a sorridere al cielo fregandosene del mondo che grida accanto… chi corre con un bastoncino in mano, chi compra giocattoli improbabili e coloratissimi, chi sta ore a scegliere una pettorina o i biscottini migliori… chi si commuove vedendo un quadrupede nuotare… chi si perde dentro gli occhi di un peloso, dimenticando la propria vita…
Addirittura si raccontano casi di persone che, indossando dei vestiti puliti, iniziano a cercare dei peli per casa per poterli attaccare ai pantaloni… umani che mettono piccoli oggetti nei sacchettini per raccogliere i “bisogni” dei loro amici, o che li usano per i pannolini dei figli… la medicina narra, persino, di episodi in cui il bipede preferisce andare a camminare nei boschi con un cane piuttosto che andare allo stadio, o a prendere un aperitivo !!!!
Senza arrivare a casi così estremi e violenti si possono facilmente notare degli zombi girare alla mattina, o alla sera, agghindati con abiti improbabili, trascinarsi per le vie delle città per far fare due passi ai pelosi che hanno accanto. Li si riconosce immediatamente dall’andatura ondeggiante, dalle occhiaie e dal fatto che, spesso, sembra parlino da soli. Le frasi che più ricorrono sono: “ Su, dai… fai la pipi”… “ ma bravoooooooooo “… “ma che bella caccona che abbiamo fatto oggi !!!“…” su su… lascia stare la pigna “… “ piano.. passo…. “… “ dai che andiamo a casa che ho sooooonnnoooooooo “…” dai, topa, forza che ci aspetta la mamma… “.
I medici disperano di poter recuperare chi arriva a tali punti; si cerca soltanto di non far peggiorare le loro patologie.