Ho piacere di condividere con voi una cosa che ho scritto alcuni mesi or sono sul mio profilo di Facebook:
LA MIA VITA CON LORORicordo con piacere e malinconia la prima volta che vidi quel musetto, ancora oggi i miei genitori mi dicono che è impossibile che io possa ricordarmelo ma i suoi occhietti vispi mi rimarranno impressi nella mente per sempre. Lo ricordo attraverso delle sbarre di legno che mi guardava e cercava di giocare con me, erano le sbarre del mio lettino da infante e lui, Birillo, fu veramente e intimamente il mio primo amico. Mi fu talmente tanto amico che nessuno poteva più avvicinarsi a me e io ero l'unica cosa che per lui valesse la pena vivere. Ora tanti anni sono passati, quasi mezzo secolo, ma i suoi occhietti marroni quel giorno sparirono e qualcosa morì in me.
Passarono gli anni, ma non molti, e un giorno limpido di primavera la vidi, piccola, indifesa, tenerissima, così piccola che fu assurdo pensare che dietro quelle orecchie e quel manto nero si potesse nascondere un carattere così forte.
Era in braccio alla persona che tanto amavo e ancora amo, il mio papà, questo binomio creò un legame così forte che fu facile renderla una parte della mia vita.
Susan era la mia cara amica, colei che per ore passava ad ascoltare i lamenti di un adolescente pieno di dubbi e di paura della vita. Era colei che mi dava forza e autostima con il suo carattere forte di doberman, colei che più di una volta seppe dimostrarmi quanto amore poteva darmi.
Io e lei crescemmo in fretta, troppo in fretta, e nel dividere le gioie e dolori, i primi amori e le tante delusioni lentamente ma inesorabilmente la nostra vita passava. Era davvero una Furia della natura, un carattere da antico gladiatore, un cuore grande e un intrepida amica. Mi insegnò come un "cane" deve essere amato e come può amare, mi insegnò a prendermi cura di qualcuno di importante davvero e mi insegno anche lei a divenire un uomo. Mi manca davvero, lei fu sicuramente una parte importante della mia vita e quando mi lasciò oramai anziana e stanca mi lasciò con ll suo meraviglioso ricordo e il tenero sguardo dei suoi occhi quando la sera arrivavo tardi, come per rimproverarmi e accudirmi amorevolmente solo come una grande amica può fare. Ma anche noi, se pur per poco tempo, gli regalammo un sussulto di vita in più, arrivò una furbacchiona che seppe farsi voler bene dalla mia intrepida gueriera, una gioiosa "ruffiana" in grado di farsi amare fin da subito e solo la sua prematura scomparsa seppe recidere quella sua voglia di vivere così immensa.
Lady, questo il nome che si era scelto e credetemi che mai un nome fu più azzeccato, era una Lady in tutto e per tutto, elegante e misteriosa ed era l'opposto e in qualche modo compensava l'esuberanza della mia "vecchia" amica, dolcisima e affettuosa fino all'estremo ebbe la sfortuna di arrivare quando il cuore di un ragazzo aveva posto per altro e non seppi mai amarla come si meritava, oggi me ne pento, me ne pento perchè a pensarci lei era davvero meravigliosa , sempre presente e pronta a giocare in qualsiasi momento, un amica allegra, giovane, spensierata, furba, ma il mio cuore era di Susy che oramai correva nei prati del cielo. Mi spiace piccola Lady ma sappi che sei nel mio cuore e un posto speciale esistera sempre per te. Dio come si può morire dentro quando un tuo amico a due zampe ti lascia. E' devastante il dolore tanto che passarono tanti, troppi anni prima che mi decidessi ad avere ancora al mio fianco un peloso.
Ma nel cammino della mia vita ebbi la fortuna e la gioia di conoscere e amare anche un gigante buono, Possente enorme, incuteva terrore a chiunque lo vedesse, era un Gigante agli occhi di quel bimbo di 9, 10 anni, Cosi Spaventoso agli occhi degli estranei quanto di una dolcezza fiabesca nei giochi con noi bimbi. 90 Kg di pura dolcezza e bave, si lo ricordo per le sue lunghe sbavate e il suo modo di regalare amore, appoggiandosi a te e cominciando a leccarti ovunque, era davvero un gigante buono, un amico incredibile per la sua forza e impeto ma sempre dolcissimo sia con me che con la mia mamma che in quegli anni passò un brutto momento della sua vita, ma questo gigante buono seppe amarla così tanto e con così tanta profondità che grazie a lui, la mia mamma ebbe la forza di vedere ancora che esisteva qualcosa di puro e sincero, l'amore che aveva per lei. Per questo il mio gigante buono è davvero speciale nei miei sogni e non passa giorno che io non gli sia grato per ciò che ha fatto.
ROLF era un molosso napoletano incredibile, meraviglioso, maestoso, imponente, ma vi invito a guardare i suoi occhi e a sprofondarci dentro. Lo trovammo quasi abbandonato in un sottoscala, nessuno si avvicinava più a lui, dicevano che era una belva feroce, un sanguinario, tanto sanguinario che quando la mia mamma gli si avvicinò la prima volta su una sedia a rotelle il gigante buono corse verso di lei apppoggiandogli il suo enorme musone sulle gambe e sprofondando in un mistico senso di gratitudine e gioia. Vidi per la prima volta dopo tanti anni gli occhi della mia mamma illuminarsi come un tempo e li, in quel preciso istante, la mia mamma tornò a casa, grazie dolcissimo Rolf, grazie davvero, fosti tu a ridarmi la mia mamma. Visse tanti anni con noi amato e rispettato come un cavaliere e per non smentire il suo cuor d'oro morì di dolore dopo che la sua compagna di vita, Bella (questo era il suo nome) ci lasciò dopo un parto sfortunato e crudele.
Basta non ne volli più sapere di avere dei quattrozampe intorno, fu troppo il dolore per la loro perdita e la vita mi portò a voler dimenticare quegli ultimi momenti ma......... nelle belle favole c'è sempre un ma, riuscirono a convincermi ad affidare il mio cuore a colui che ora è parte di me e nei mei amori, nella mia vita ora è una parte importante.
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Ma questa è un altra storia................................
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Corrado