Buon giorno, non so se ho scelto la sezione giusta, sono qui per raccontare una cosa che mi turba spesso, quindi prendetelo come uno sfogo, a nessuno lo racconto perchè mi prenderebbero per una deficiente paranoica depressa . Per questo confido in voi.premetto che prima di avere marilyn e i miei 2 conigli pucciosi, i miei mi hanno donato un gatto. Io sono figlia unica e lui è entrato nella mia vita quando avevo 8 anni,

per me è diventato un fratello. Non è assolutamente vero che il gatto è ruffiano e ama solo la mano che lo sfama, infatti era mia mamma a dargli da mangiare eppure lui si è affezionato tantissimo a tutti. Quando apriamo la porta è li che ci aspetta e reclama le coccole, è lui che cerca noi e non il contrario, beh tra noi due è nata una vera e propria simbiosi, poverino quando ero piccola gliene facevo di ogni tipo, lui ha sempre sopportato perchè sapeva che mi sentivo sola, lo portavo nella carrozzina coi vestiti da bambolotto, e lui giocava con me. Mi sta vicino sempre, ni miei pianti, durante i periodi tristi, o in cui avevo la febbre. Quando mi sono trasferita a berlino l' anno scorso, lui è rimasto con i miei, e a me mancava moltissimo. Addirittura mi contattavo via skype con i miei, ma non per vedere loro haha, ma per vedere in webcam il mio gatto. Poi arriva il giorno in cui quella ...... scema...... di mia mamma, mette il pesticida sulle piante (che il mio gatto mangia SEMPRE) per combattere i pidocchi. Il mio gatto si fa una bella scorpacciata di piante avvelenate e si intossica, mia mamma se ne accorge 24h dopo, perchè le ha mangiate la sera, e lo ha portato dal vet. Fortunatamente è sopravissuto senza danni a reni o stomaco, tutto grazie al fatto che aveva vomitato, ma il sangue era pieno di sostanze tossiche. Mia mamma mi ha scritto un messaggio avvertendomi di tutto quanto. Dopo di che ha pensato bene di farmi uno scherzo e mi ha mandato un ulteriore messaggio con scritto che oliver non ce la aveva fatta. Non vi dico cosa ho provato in quel momento. Mi è cascato il telefono dalle mani, sono caduta per terra sulle mie ginocchia e mi è venuto un pianto isterico da esorcista. Poi la cara mammina mi chiama e mi dice che oliver sta bene e che sarebbe tornato a casa quel pomeriggio. Io le ho buttato giù e non le ho parlato per 1 settimana. Ecco raccontato questo aneddoto, da quel dì ho un costante pensiero che mi rovina le giornate. Certe notti bagno il cuscino piangendo, perchè mi immagino la scena del mio gatto che muore, immagino l'attimo in cui lui sdraiato sul lettino, mentre io lo accarezzo, esala l'ultimo respiro , e se ne va, dopo la puntura del vet, e una parte dl mio cuore se ne vola via con lui, mi immagino il suo corpo senza vita che viene portato via da me. Mi capita spesso di pensarci e piangere, visto che ha ormai 12 anni, e con lo scherzo di mia mamma mi è stata messa di fronte una realtá a cui non avevo mai pensato prima. Ora sto male, ho paura di vederlo invecchiare, paura di vedere che magari non salta più come prima, non voglio vivere il rapporto col mio gatto in maniera cosi morbosa. Vorrei che fosse tutto più sereno, ma da quel giorno è cambiato tutto. Ogni volta che lo coccolo, lo faccio come fosse l ultima volta. Qualcuno ha un consiglio? A qualcuno capita la stessa cosa? Mi sento anormale per questo. Per fortuna ora abitando a como, a 250 km da casa, posso vederlo piú spesso ???