Pensavo proprio a te Tiziana, mentre scrivevo questo post.
L'incipit per scrivere me lo han dato loro che stavano davvero ai miei piedi e scrivere mi aiuta: è liberatorio.
Ma sai meglio di me quanto valga la pena buttarci l'anima e vivere davvero i sentimenti e se poi si soffre che importa ?
Si è davvero vissuto.
Ti rendi davvero conto che devi dare loro le ali per volare, che è giunta l'ora.
E' stata Vickj a farsi seguire dai figli ed avviarsi verso il portone di casa proprio due giorni prima di aprire quella porta: era ora!
E quando vedi le lacrime ed i sorrisi dei proprietari, quando li vedi che se li stringono al petto e quando ti chiamano e ti raccontano capisci che il tempo darà ragione a quella cagnetta che capisce e sa. Avevo il terrore, ero spaventata, un attacco di responsabilità pazzesco, temi che la mamma non capisca, che ne soffra ed altre 8500 cose..
Ti rimane la casa vuota, tutto da rifare, nuovi equilibri, tutte le cose che hai capito: quante considerazioni dovrò ancora aggiungere a quel blog !
Ma la cosa più bella sono gli occhi del tuo cane che ha vissuto insieme a te qualcosa di grandioso. Adesso dovrò mantenere una promessa che le ho fatto quando le ho mostrato i cuccioli andar via dicendo "Cucciolo torna" e lei si è fidata di me.
Sto già organizzando che ci rivedremo presto con i bimbi che sono a Roma e poi e poi andremo fuori Roma...dai che si riparte con le Gggite !:-)
Un bacio Grande anche a te.
Grazie, Adele