Ho un amico che alleva cani corso; questa è una triste storia di Natale. Ve la trascrivo perché mi ha molto colpito: si legge tutto l'amore e l'impegno per quello che fa.
La cucciolata di Giulia
"Era tutto troppo perfetto e bello, due Cani Corso allevati da me, entrambi HD A- ED 0, dunque perfetti fisicamente... si erano accoppiati e la mamma aveva un pancione.. Sapevo ne sarebbero nati molti... ma non immaginavo ne potesse avere dentro ben sedici. Allevo da quando ero bambino, la mia prima cucciolata a undici anni, ma mai avevo visto un numero così alto di cuccioli concepiti e portati a termine bene, completamente formati con dei pesi di tutto riguardo.
Parte a l'una e mezza di notte Giulia con un maschio grigio come tutte le ultime tre volte che un Corso ha partorito... Poi continua fino al mattino... Tra i primi undici nati due nascono morti, non serve a nulla provare a rianimarli.... ma ci sta...è nella norma delle cose...
Poi nasce un dodicesimo morto... un bellissimo maschio grigio.... Tutto, anche coi colori, i sessi, stava andando magnificamente, tre fulvi, tre grigi, tre tigrati...un sogno, un vero regalo di Natale. Mi comincio ad inquietare.. Un'amica mi telefona e mi chiede come va, le rispondo che ha una pancia tale che sembra sempre debba iniziare a partorire...e non mi sbagliavo affatto.
Decido di lasciare i cuccioli soli, che la distraggono troppo dal parto, e di portarla fuori, al freddo, a passeggiare, decido che farò nascere gli altri fuori al freddo, pur di farli venire fuori in fretta, sperando che non sia troppo tardi.
Ci azzecco perfettamente, e fuori Giulia fa ciò che non ho mai visto fare.... cerca di partorirli tutti alla svelta... In un'ora ne nascono ancora tre.... morti.. La riporto dentro casa pensando che tutto sia finito.... ma dentro casa, nasce il sedicesimo morto.
Un incubo....anziché un sogno... Tanti corpicini perfetti, innocenti.... ormai senza vita.
Ce ne sono però undici vivi...ma accidenti, tanti di loro sono piccoli.... e tra i morti ce n'erano di veramente più grossi... Purtroppo è solo una questione di fortuna.... come negli incidenti aerei.... Si salva non il più forte, ma nella calca....chi è più vicino all'uscita di emergenza...
Non è facile per niente, lo penso da subito, anche perchè con undici cuccioli lo schiacciamento diventa un serio rischio, le mamme non sanno come muoversi all'interno della cuccia... Hanno paura di calpestare, si muovono male, si spostano a leccare uno che piange, ma nel farlo schiacciano un altro magari sanissimo.... e per forza di cose....c'è sempre su undici qualcuno che piange.
Non amo le forzature, l'allattamento artificiale, ma questo è un caso diverso...sono nati in troppi, non deboli.... Non è colpa loro. Prendo il latte artificiale ed inizio ad aiutare i più deboli, che sembrano riaversi... ma è solo un'illusione che dura per un giorno, poi piano piano...non ce la fanno... Io dormo accanto a loro..mi sveglio tantissime volte, ad ogni lamento, per spostarne uno, alternarli sui capezzoli, ma sento che sto perdendo la mia battaglia. Non c'è nulla da fare quando si indeboliscono.. Senti tra le mani che il corpo perde tonicità, diventa più freddo anche se tu gli fai bere il latte caldo... piangono di un pianto orrendo che ogni allevatore esperto non vorrebbe mai sentire... perchè la fine è sempre solo una.
Quando arrivano a quello stadio, ho imparato a lasciarli andare...perchè diventa sennò un accanimento che senza mai vittoria, prolunga la sofferenza e la tristezza insieme.... Così muore prima una femmina fulva, poi un maschio grigio nato grosso...ma che aveva preso una calpestata...l'avevo rianimato e si era ripreso... Poi dormo un po' e al mio risveglio altri due morti, tra cui un tigrato che era fortissimo, ma si vede...era al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Dopo poco sono rimasti in quattro: il maschio nero tigrato più bello della cucciolata intera, la bella femmina nera, un maschietto grigio incredibilmente piccolo...ma si vede...forte... Una femmina fulva grossa... Ieri quest'ultima ha avuto una fase dove pensavo di perderla di lì a poco, ed invece rimettendola a poppare, è miracolosamente arrivata al suo terzo giorno di vita.
Siamo ancora in quattro... Giulia è bravissima, non si vuole muovere dalla cassa parto, mangia dentro, non fa pipì, devo spostarla di peso....
Non so quale sia il motivo di tutto questo... Forse è solo il fatto che erano sedici, due sono morti sicuramente solo per schiacciamento involontario.. Ho pensato all'herpes virus, molto comune ma che di solito danneggia i piccoli allevamenti, i cani dei privati, quelli che vengono a contatto con pochi cani nella loro vita, e non è il caso dei miei.... non so...lo sapremo nelle prossime ore...ma che dico....giorni....perchè tutti i primi quindici giorni se è herpes virus, possono essere fatali... Vedremo...
Un solo commento ancora... Si può pensare che dopo molto tempo che si faccia il lavoro di allevatore, si diventi cinici... ma non è questo il concetto. Quando la morte e la vita li vedi tante volte, tante volte lotti, piangi, ti disperi, quando vedi nascere e crescere tanti cani forti, e quando ne vedi crescere malaticci, quando vedi la gente soffrire per le malattie dei loro amati....si impara, nel sorridere per la vita piena, per la salute, per i bei momenti, ad abbracciare anche la morte....come qualcosa che fa parte di tutto. Ami talmente tanto la vita, che prendi tutto...la morte compresa, perchè impari a passare oltre e ad essere forte per chi rimane. Prendi tutto come un segno del destino e semplicemente cerchi di restare in vita concentrandoti su chi è vivo, su chi ancora può dare tanto. Bisogna gioire di ogni istante datoci di vita, non disperarci per quel che pensiamo di avere perso... sempre..."