Quarto giorno (very very wild)
Dal Passo di Costalunga in Val Peniola verso il ToacStamattina c’è il sole e fa caldo, ma non si è mai sicuri di come evolverà il tempo in giornata: tutti i giorni piove nel pomeriggio o in serata. Partiamo dunque sempre prestino e rientriamo nel primo pomeriggio. Oggi facciamo un giro di 11,5 km e 700 metri di dislivello, molto molto ripidi, in una valle boscosa e umida che culmina in una zona abbastanza selvaggia fra ghiaioni e prati: numerose le tracce di caprioli e camosci...
A un certo punto Maebh li odora a grande distanza e parte a scovarne due... che rompiscatole. Poi ritorna ma prova a fare anche altri raid...
Anche oggi c’è acqua in ruscelli e torrenti... o anche abbeveratoi!
Bellissimo giro “alternativo” come tutti quelli che stiamo facendo finora. Alta stagione, tutta la gente si concentra sui sentieri più noti, oppure sale in funivia e si ferma a mangiare nei rifugi.
Noi studiamo i percorsi ogni giorno, partiamo presto, ci portiamo i panini e molta acqua negli zaini (io anche per Maebh), e incontriamo pochissime persone... oggi soltanto una signora “locale” che scendeva nella valle con i sandali (!!!) e un border collie, e un giovane botanico rannicchiato a fotografare fiori.
Qualche immagine.













... santa pettorina!! se avesse avuto il collare non so come avrei fatto...
La pettorina è a mio avviso indispensabile sui sentieri in montagna, proprio per una questione di sicurezza. Io per il trekking ho un guinzaglio un po’ elastico da fissare alla cintura, così se serve la aggancio e ho le mani libere. Se Maebh è libera e incontriamo qualcuno, la stoppo sempre e la mantengo un attimo vicino a me tenendola per la pettorina.