Io, francamente, con Tweety ho vissuto il percorso che dici a rovescio. Nel senso, premesso che, dove non ci sono pericoli, ho sempre avuto l'abitudine di lasciarla libera, se da piccola e direi fino ai 2 anni, si faceva abbastanza i fatti suoi e stava poco a sentire, da allora in poi è decisamente lei che controlla me e non viceversa.
Certo, se vede un cane lei lo vuole andare a conoscere a tutti i costi, ma diciamo che da piccola correva lì senza pensare mentre ora se lo vede da lontano si blocca, lo fissa, mi guarda come se aspettasse la mia approvazione o meno e poi, a seconda di se la richiamo o meno, si comporta di conseguenza. Ovvio che se poi perdo il "momento magico" e non la chiamo nell'esatto istante in cui lei è in meditazione sul da farsi, addio richiamo e lei va comunque dall'altro cane. Però se poi la chiamo torna subito.
Tutto questo noi lo abbiamo ottenuto con il tempo e l'abitudine senza devo dire "lavorarci" più di tanto. E' venuto diciamo da se ma ho notato che da quando facciamo agility insieme (poca roba, 1 volta a settimana e non più di 30' perché io poi non ho fiato!), è molto più attenta. Al meneghino spesso vorrei che se ne andasse in giro per i fatti suoi e invece mi si inchioda di fianco oppure si sdraia dove sono io senza guardare nessuno.
Dalle fiducia e tempo e tieni sempre qualcosa di fenomenale in tasca, fosse anche solo la pallina che suona per distrarla e attirare la sua attenzione.