Il Forum del GOLDEN RETRIEVER

ARTE E SENTIMENTO => Scrivendo => Topic aperto da: MARCANTONIO - 18 Novembre 2011, 20:32:46

Titolo: LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Novembre 2011, 20:32:46
Qua nell'assolata California del 1748, qua dove i poveri peones ed i loro amici campano alla giornata,
strappando alla terra quanto basta per sopravvivere, qua la longa mano spagnola, ha mandato a governare il piu' cerbero dei suoi sgherri tale Marcantonio  de Cortes.
Egli ha applicato immediatamente la legge marziale nel paese e sta spremendo sempre piu' con tasse ed angherie i poveri peones.
Ad aiutarlo nelle sue scellerate imprese e' un grande cane bianco di nome Artur e il suo esercito privato e' guidato dal sergente Corrado Garcia appoggiato dal suo golden Zeus.
I due hanno fatto una bella coppia e tanti sono i soprusi che s'inventano quotidianamente,
Il popolo e' stanco affamato, ma non osa ribbellarsi per paura della repressione e della terribile punizione conseguente.
Sembra che proprio nessuna via di salvezza ci sia per loro, quando una voce, dapprima sussurrata, poi sempre piu' gridata ai quattro venti riaccende le speranze.
E' tornato Zorro.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Novembre 2011, 20:42:07
Chi era Zorro? Zorro era una leggenda si vociferava che non morisse mai, l'ultima volta che era stato visto, era mezzo secolo prima quando aveva liberato il popolo dalla tirannia francese.
Nessuno sapeva chi fosse, si sapeva solo che non era tanto grande ed indossava sempre un cappello ed un manto nero, ma era coraggiosissimo velocissimo e di una temerarieta' che rasentava l'incoscienza.
Quando abbatteva i suoi nemici, gli metteva il suo marchio di fabbrica una Zeta fatta con la sua spada.
Erano quibdi cinquant'anni che nessuno sapeva piu' niente di Lui ed ora nel momento del bisogno, ecco che improvvisamente riappariva.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Novembre 2011, 22:04:45
Ma un'altra voce scuoteva il solito tran tran quotidiano, in porto una settimana prima,  era giunta una nave e da li era sbarcato nientemeno che Don Teo Jimmy Della Vega, ultimo rampollo dei De la Vega, famiglia ricchissima e potentissima, aveva proprieta' ovunque e il piu' bello ed esteso  ranch del paese.
Teo De la Vega era sbarcato tutto impettito in un vestito rosso acceso, tutto azzimato, sembrava proprio il classico dandy di corte,
Lo accompagnava il suo paggio un piccoletto chihuua messicano di nome Charlie, i due fecero sosta all'osteria delle Due Cane, questa era un'osteria gestita da una megera vecchia e sdentata, c'era pure chi la definiva orripilante, si diceva pero' che in gioventu' fosse stata bellissima e per qualche tempo addirittura amante di Corrado Garcia.
Teo De la Vega non sembro' badare all'aspetto, chiese informazioni sulla strada piu' comoda per arrivare alla sua magione, si fece portare un bel bicchierone di latte, pago' con un bel doblone d'argento usci' e s'avvio' verso la casa avita.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Novembre 2011, 22:41:46
A meta' tragitto incontrarono una carrozza, che si fermo' proprio alla loro altezza, dentro c'erano Donna Raffaella de Vasquez e la sua bimba Brenda, anche loro stavano tornando a casa, ma purtroppo la loro era diventata la base del perfido Marcantonio che le teneva quasi prigioniere e che mirava a far sposare Brenda con Zeus per avere un ulteriore arma di ricatto.
Teo fisso a lungo la bella bimba, si sentiva scuotere fin dal profondo dell'animo, si arriccio i baffetti, eresse il busto e gentilmente chiese dove fossero dirette,
Donna Raffaella che l'aveva riconosciuto espose la situazione che si era creata in paese, forse in cuor suo sperava d'aver trovato il campione da opporre al governatore, ma Teo fece spallucce disse che certe beghe non lo attiravano, che lui amava i vini, i canti e i balli, anzi avrebbe dato una festa per celebrare il suo arrivo in California e disse che sarebbe stato contento se vi avessero partecipato.
Donna raffaella, s'intristi', dentro di se capii' che non poteva esser quell'essere tutto agghindato e dedito ai piaceri frivoli, il campione della riscossa, fece un gesto al cocchiere e la carrozza cigolando si rimise in marcia.
Sulla strada polverosa Teo e Charlie rimasero soli.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Novembre 2011, 23:05:01
Nel frattemo nella Casa Rosada residenza del governatore Marcantonio e Corrado, stavano scambiandosi riflessioni e opinioni sugli ultimi accadimenti.
Entrambi non credevano e non davano peso al ritorno del fantomatico Zorro, era solo una leggenda buona solo a spaventare i bambini, per loro il vero problema e serio era la venuta di Teo Jimmy De la Vega.
Due erano le cose che li turbavano cosa fosse venuto a fare, se aveva saputo qualcosa dei loro loschi traffici che poi avrebbe riferito al re e se sarebbe riuscito a scoprire la vena d'oro che era nelle colline di sua proprieta' e di cui loro volevano accaparrarsene.
Il fatto poi che fosse sceso con solo un servitore di scorta e non si fosse presentato a loro due che erano le massime autorita', ma fosse andato subito a casa sua acuiva i loro sospetti.
Di positivo, vedevano l'aspetto del giovane, non sembrava un tracotante spadaccino, o un borioso signorotto, ma il classico nobil signore, abituato ai vizi e alle agiatezze della vita di corte e per nulla interessato agli affari e alla politica.
Fidando che fosse la seconda ipotesi quella veritiera, decisero di invitarlo per il giorno dopo, adducendo un pranzo ufficiale in suo onore e mandarono il veloce Ben una delle guardie migliori a recapitargli l'invito.
Ben in quel momento s ne stava con la sua Cassandra e non avrebbe voluto lasciarla per tutto l'oro del mondo, ma gli ordini erano perentori e cosi parti' al galoppo verso casa De la Vega con la sua missiva.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Novembre 2011, 23:17:55
Marcantonio predispose fin nei minimi dettagli il banchetto del giorno dopo, emissari furono mandati di gran carriera ad invitare per non meglio dire obbligare i notabili del paese e ce n'erano di bei nomi, Donna Tiziana della Huerta e il suo consorte Kaiffa  dell' Hildago con la loro figlia Romina, Donna Chiara di Castiglia, Don Carlo Ramblas e tanti altri, aveva anche invitato l'addetto militare russo tale Ivan Mattosky da sempre segretamente innamorato della bella Romina, aveva pure dovuto invitare sia pure a malincuore il conte Don Roberto Velasco e sua moglie Donna Sara, il suo cruccio nell'invitarlo nasceva dal fatto che il conte si portava sempre dietro oltre al suo golden Seta, l'inseparabile guardia del corpo tal Monco un essere brutto come la notte e pericoloso come la morte.
Ma c'erano cinquanta guardie a vegliare sui convitati ed altrettante sarebbero potute esser chiamate nel giro di mezz'ora, quindi Marcantonio poteva ritirarsi tranquillo, diede le ultime disposizioni e raccomandazioni a Corrado Garcia e con un sorriso simile a quello di un lupo che abbia scovato la preda, se ne ando' a letto.




FINE 1 PUNTATA
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 11:40:14
2 PUNTATA


La notte per Teo Jimmy De la Vega era trascorsa tranquilla, aveva trascorso i giorni dal suo arrivo a rimettere a posto un po' di cose, a rivedere vecchie carte, preziosa e di grande aiuto si era rivelata Donna Tanya del Bosque che aveva curato in sua assenza i suoi interessi e lo aveva edotto, sui soprusi di Marcantonio e combriccola, aveva anche trovato in casa un giovane golden di nome Desmo, vispo, desideroso di apprendere e che istintivamente era diventato la sua ombra, suscitando anche la gelosia di Charlie,
A Teo faceva piacere perche' vedeva nel giovane ottime qualita' e stava gia' pensando a come poterlo utilizzare per i suoi scopi.
Ma oggi era il giorno del banchetto, quindi si fece portare il suo vestito piu' bello, un vezzoso fiore all'occhiello che accentuava maggiormente la sua indole naif, un bastone da passeggio, fece portare la carrozza e vi prese posto assieme a Charlie, Donna Tanya e Desmo, partirono, la strada verso il palazzo del governatore era abbastanza lunga per permettere di chiacchierare e scoprire nuovi fatti.
Giunsero che gia' molti ospiti erano arrivati, Teo scese dalla carrozza e gli occhi gli si posarono su un brutto ceffo appoggiato ad un muro che guardava torvo chiunque.
Desmo gli disse che quello era Monco ed era la guardia del corpo di Don Roberto Velasco e che nonostante l'aspetto  brutto e truce era una persona su cui si poteva fare affidamento.
Dal patio proveniva una musica di violini e chitarre, mentre all'ingresso Marcantonio e Corrado in alta uniforme si fecero incontro all'ospite d'onore.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 12:00:41
Il pranzo fu munifico, daltronde niente era stato lasciato al caso, le portate veramente squisite.
Una volta terminato si formarono vari gruppetti che chiacchieravano amabilmente tra loro, anche se gli occhi erano sempre puntati su Teo.
Marcantonio e Corrado disquisirono a lungo con lui era la loro tattica per cercare di carpirene i segret, piu' reconditi, ma non cavarono un ragno dal buco, anzi rafforzarono la loro convinzione di trovarsi davanti ad un giovin pappamolle.
L'unica cosa che il giovane si lascio' sfuggire era che quella dove abitava il governatore, era stata decenni prima la residenza dei suoi avi, ma non gli fu dato gran peso.
Finito di chiacchierare con il governatore Teo si mise a passeggiare lungo il lussureggiante parco, quando fu raggiunto dal labrador Billy che lo pregava di far qualcosa perche' il governatore aveva intenzione di rapire e segregare Brenda, ma Teo rispose quasi annoiato che la cosa non lo interessava punto, Billy ci rimase malissimo e se ne ando' sconsolato.
Trascorsero alcune ore per Marcantonio era giunto il momento di porre termine alla questione Brenda, tutto era organizzato, tutto sarebbe filato liscio come l'olio, Corrado Garcia accompagnato da due enormi Akita si stava gia' lanciando sulla povera Brenda, quando un urlo fortissimo l'immobilizzo': "fermi gaglioffi sono tornato".
E lassu sul tetto della casa una figura nera, con un cappello e un manto nero, una spada scintillante in pugno si stagliava sul cielo.
Zorro.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 12:17:05
A quell'apparizione, corrispose un brusio di voci e un tramestio, tutti guardavano la nera figura incombente dal tetto.
Gli Akita furono i primi a reagire, ma Zorro balzo' loro addosso ed in un lampo li mise fuori combattimento, poi attacco Garcia che cercava di difendersi disperatamente.
Troppo differente era il divario tra i due spadaccini, Zorro lo disarmo e gli incise la sua zeta sul giustacuori.
Altre guardie nel frattempo stavano accorrendo, schiumavano rabbia per quell'attacco inaspettato, forti del loro numero si credevano che avrebbero ben presto avuto ragione di quell'essere di nero vestito, ma Zorro era la fermo ad attenderli da lui trasudava tutta la sua leggenda, tutte le storie che si erano narrate la sera intorno al focolare, era la ed era deciso a salvare Brenda.
Con uno scatto fulmineo assalto' ed abbatte' cinque guardie pastori tedeschi, dopodiche' cinse a se Brenda, uso la frusta che portava al fianco come un lazos s'isso sul tetto , guardo' gli astanti muti e saltando dalla parte opposta della casa sempre con Brenda stretta a se si volatilizzo'.
Marcantonio era furioso, furibondo con Garcia a cui dava dell'incapace, ma come uno solo aveva tenuto in scacco e battuto tutti i suoi giannizzeri? come aveva potuto accadere, ah si fosse portato la sua spada avrebbe ben lui fatto vedere chi comandava a Zorro.
Zorro questo nome adesso sarebbe diventata la sua ossessione, proprio quando stava organizzando i preparativi per impadronirsi dell'oro ecco che dal nulla compariva quest'essere nero, era come trovarsi in un incubo, ma quest'incubo andava a tutti i costi fermato.




FINE SECONDA PUNTATA
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 13:29:37
URL non valido
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: carlo - 19 Novembre 2011, 13:38:12
Ed anche oggi ho risparmiato i soldi del quotidiano, grazie Maurizio.
Ross hai visto che ci sei anche tu ?
ciao
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 20:14:40
3 PUNTATA


Il tempo sembrava essersi fermato, un silenzio irreale avvolgeva la fazenda si sentivano solo gli scalpiccii dei soldati sulla ghiaia dei vialetti e i ringhi furiosi di Zeus e Artu' che incitavano le guardie canine nella ricerca, niente tornarono tutti quasi due ore dopo senza nulla in mano, Zorro e Brenda sembravano essersi volatilizzati.
Mentre le guardie effettuavano la ricerca, a Marcantonio si era instillato un tarlo nel cervello, si era precipitato nel salone delle feste gia' pregustando la correttezza del suo ragionamento, ed invece no Teo Jimmy De la Vega era li che chiacchierava amabilmente con fare annoiato e indisposto, anzi quando lo vide, gli fece pure una filippica perche' a suo dire non si trattava cosi' un pari di Spagna, la cui incolumita' era stata messa a rischio da un feroce bandito.
Niente da fare Don Teo era proprio un innocuo damerino e per di piu' spocchioso, l'avrebbe alleggerito ancor piu' volentieri di quell'oro.
Sulla via del ritorno Teo era silenzioso e rifletteva, si rifletteva sul fatto che fosse stata una fortuna che il governatore avesse scelto la casa dei suoi avi come residenza, li infatti si trovavano tutti i passaggi segreti, li c'era tutta la storia degli Zorro, ossia della sua famiglia che tramandava da padre in figlio, il compito di diventare l'eroe mascherato e di difendere i deboli dagli oppressori.
Pensava pure che Brenda doveva essere imaurita e un po stretta, nel doppiofondo della carrozza, ma sapeva che presto l'avrebbe riconsegnata sana e salva a Donna Raffaella che aveva invitato a stabilirsi nel suo palazzo.
Marcantonio l'aveva presa male all'inizio, ma poi l'aveva scambiato per un capriccio di quel giovane snob e non si era opposto.
Le stelle si stagliavano nel cielo della notte, la luna sembrava immersa in un manto nero, nero come il colore di Zorro.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 20:29:10
L'indomani di buon mattino Teo decise di recarsi alla locanda delle due Cane, sapeva che era frequentata da Billy segretamente innamorato di una delle due cameriere e dato che lo reputava un buon cane, voleva chiedergli altre informazioni sui due loschi figuri.
Si porto' dietro anche Desmo, quel ragazzotto gli piaceva ogni giorno di piu', pertanto lo volle con se.
Si sedettero ad un tavolo un po' in disparte ordinarono del latte fresco e dal momento che Billy non era ancora arrivato si misero ad osservare la situazione.
La padrona stava spolverando il banco, al dir la verita' a Don Teo quel giorno gli parve ancora piu' brutta, aveva i capelli stoppacciosi di un giallo paglierino, ritti sulla testa come se avesse visto un orco, un porro peloso sul naso, unghie adunche lunghe e mal curate, la dentiera poi quel giorno pareva ballarle ed ogni volta che chiamava le cameriere, sembrava uscire da un momento all'altro dalla bocca, gli occhi erano piccoli sporgenti di un marrone scuro, ma penetranti come spilli, si faticava a credere che in gioventu' fosse stata una gran bellezza.
Le cameriere erano Lea e Blondy, da loro prendeva il nome la locanda, erano anni che vivevano con la megera e si consideravano un po' le loro figlie.
Il tempo passava e Billy ancora non si vedeva, quando dal di fuori si senti' un rumore di passi pesanti strascicati, la porta si apri' e fu completamente occupata da un enorme stazza.
Ospite inatteso era arrivato il sergente Corrado Garcia.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 20:48:26
Per Don Teo questa era l'occasione per osservare da vicino il piu' pericoloso dei suoi avversari, secondo solo a Marcantonio, quell'omone che ora avanzava verso un vecchio tavolo malandato faceva impressione, era molto piu' alto della media e da giovane forse doveva esser stato aitante, ma adesso si avvicinava alla sessantina, gli stravizi gli avevano portato una notevolissima pinguedine il viso un tempo bello adesso era rovinato da un triplo mento, i capelli ormai un ricordo,la cintura fuoriordinanza della divisa faceva fatica a contenerlo.
Teo penso' meglio cosi' in combattimento sara' sempre un avversario lento, ma da non voltargli mai le spalle perche' quegli occhi sembravano quelli di un serpente subdoli e incantatori.
Gaercia scosto con un calcio la sedia, poi vi  fece ricadere le sue membra di scatto, un sinistro scricchiolio proveni' dal legno.
Appena si fu sistemato inizio' a sbraitare, dicendo di aver fame e che voleva essere subito servito.
Lea stava per accorrere prontamente, quando la megera con uno scatto felino la precedette e con un vassoio ricolmo di stufato si diresse verso il sergente.
Si chino' verso di Lui gli disse qualcosa che Teo essendo troppo distante non udi', poi gli offri' del vino, Garcia lo porto' alla bocca, stava quasi per ingurgitarlo, ma si trattenne, lo annuso' poi sguaino' la spada e fece prigioniera la megera.
"vecchia strega" urlo'"" hai cercato di avvelenarmi con il cianuro, ma l'odore di mandorle ti ha tradita ed adesso ti portero' al cospetto del governatore".
Poi sollevandola quasi di peso e torcendole un braccio la trascino' via.
Gli astanti si voltarono verso Don Teo, ma questi fece un gesto annoiato, uno sbuffo, pago' il conto e seguito da Desmo ando' via.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 21:20:51
Mentre Don Teo riprendeva la via di casa, Garcia trascinava la megera verso il palazzo del governatore, era furioso, stavolta aveva rischiato grosso se non se ne fosse accorto per tempo sarebbe certamente morto, camminava e parlava da solo, talvolta sbraitanto, trascinandosi dietro la megera in modo cosi' violento che la tapina non aveva neppure i piedi che toccavano per terra.
Del resto aveva voluto vendicare l'onta di tanti anni prima ed adesso non essendoci riuscita era pronta a pagarne le conseguenzee, che immaginava terribili.
Il suo animo era spaventato, i capelli ancor di piu' avevano l'aspetto di serpenti sibilanti e quando Garcia la condusse al cospetto del governatore era gia' quasi svenuta.
Il governatore Marcantonio, non lo aveva mai incontrato e mentre anch'egli la guardava, si mise ad osservarlo.
Era un uomo all'incirca dell'eta' di Garcia, alto, con pochi capelli e senza un occhio retaggio di un antico duello, l'occhio sano era di un celeste acceso ma freddo come la morte e cattivo come un rapace.
Aveva notato che mentre lo guardava il governatore stava parlando, ma era talmente frastornata da non aver udito alcunche' solo quando due possenti Akita la misero in mezzo a loro e la portarono in carcere seppe di essere stata condannata a morte per direttissima, mediante strangolamento  e che l'esecuzione sarebbe avvenuta all'alba del sesto giorno a partire da oggi.
Gli fu anche chiesto di fare testamento, citando a chi volesse lasciare l'osteria, dopodiche fu gettata in catene su di uno squallido pagliericcio.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2011, 22:00:18
I preparativi per l'esecuzione, erano in pieno fermento, il patibolo veniva montato sulla piazza principale della citta' e la forca gia' allungava la sua ombra sinistra sul terreno.
La gente si affollava intorno ai carpentieri a lavoro, un esecuzione non capitava spesso e per il popolino costituiva un buon motivo per divertirsi ed ubriacarsi.
Finalmente o maledettamente giunse il giorno fatidico, la piazza era piena e la megera su un carrettino trainato da due ciuchi, si appropinquava al suo martirio.
Tutto era pronto la megera scarmigliata era gia' sul palco, il cappio le penzolava davanti agli occhi e lei lo fissava inebetita, il sergente Garcia ai piedi del patibolo fumava nervosamente, si aspettava solo l'arrivo del governatore per dare inizio allo spettacolo.
E cosi' preceduto dalla sua guardia personale di 20 Akita, comandati da Artu' e Zeus di supporto, arrivo' il governatore sul suo cavallo candido, si arresto' ai piedi del palco estrasse la sciabola per ordinare l'aprirsi della botola e.... un fischio lacero' l'aria e un coltello taglio' netto sibilando il nodo scorsoio, in fondo alla strada era apparso Zorro.
Subito Marcantonio, Garcia e tutti i soldati si gettarono verso di lui che inizio' a fuggire.
Per inseguirlo Marcantonio aveva fatto ricorso a tutti, ma proprio tutti i soldati, aveva lasciato solo tre Akita di guardia alla megera sul patibolo.
La polvere in lontananza indicava che fuggitivo ed inseguitori erano ormai lontani numerose miglia, la folla fischiava delusa per la mancata esecuzione, quando improvvisamente un riso beffardo risuono' nell'aria, ma come un altro Zorro, si era il cavaliere nero piombo' sugli Akita e li abbatte' poi sul legno della forca incise la sua zeta, prese la megera e con lei si dileguo'
Andava veloce Zorro in testa una meta ben precisa il convento del pio Fra Marco uomo di assoluta fede, mentre macinava miglia sorrideva era stata bella l'idea di far vestire a Charlie i suoi panni e di far si che il governatore corresse a vuoto dietro un ombra.
Arrivarono al convento Zorro si raccomando' col buon frate Marco di prendersi cura della megera di rifocillarla e nasconderla, poi intraprese la via del ritorno, il cielo s'era fatto plumbeo, quasi nero gonfio di pioggia imminente, un fulmine s'illumino' nel cielo, Zorro sorrise, quel fulmine aveva disegnato una zeta.






FINE 3 PUNTATA
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 20 Novembre 2011, 11:49:39
4 PUNTATA


L'apparizione di Zorro, aveva portato un gran trambusto in citta' e riacceso speranze ormai sopite, anche i notabili stavano rialzando la testa e si riunivano segretamente per cercare il modo di aiutare Zorro e deporre il governatore.
Tutto questo Marcantonio l'aveva capito bene, lo sentiva nell'aria come il miglior segugio e adesso cercava di correre ai ripari.
Per prima cosa ordino' il raddoppio delle guardie, poi sguinzaglio' Artu' e Zeus in giro come spie ad ascoltare anche la minima dicieria, tutto poteva tornar utile alla sua causa.
Che Zorro avesse liberato prima Brenda e poi la megera, non aveva soverchia importanza erano cose di secondo piano, a lui adesso interessava solo ed esclusivamente d'impossessarsi dell'oro.
Per quanto riguarda i riottosi notabili, incarico' Garcia di fare una retata e d'imprigionarli, forse in tal modo avrebbe creato una trappola e fatto cadere nella rete, l'imprendibile cavaliere nero.
Garcia accetto' di buo grado l'incarico, gli era sempre piaciuto fare lo sgherro, ma stavolta aveva un gusto particolare, quegli uomini e donne che si accingeva a catturare, lo avevano sempre trattato con disprezzo, quasi fosse un paria o al meglio un soprammobile, ed invece lui si reputava un personaggio di gran grido, forse alla stessa altezza del governatore, ecco questa era la sua rivincita e fischiettava allegramente mentre iniziava i rastrellamenti.
Cosi' furono arrestate Donna Tiziana, Donna Chiara, Donna Romina, Donna Raffa, Don Kaiffae tanti altri persino l'addetto militare Ivan Mattoski, nessuno oppose resistenza, l'unico contrattempo successe all'arresto di Don Roberto, la vigilava Monco e le guardie furono costrette a combattere, ma erano in stragrande maggioranza ebbero la meglio ed anche Monco fu preso e gettato in cella in catene
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 20 Novembre 2011, 12:02:59
Mentre tutto questo accadeva, nel convento del Nuestro Hermano, la megera stava facendo impazzire il povero Fra Marco.
C'e' da dire che non era abituata all'ozio e quell'inattivita' forzata la mandava in paranoia.
Si era allora messa a spolverare la sagrestia, a passare la cera a lucidare i candelabri, a preparare manicaretti per il povero frate malgrado questi protestasse dicendo che era la settimana del digiuno, inoltre aveva fatto voto della regola del silenzio ed invece la megera parlava come una macchinetta impazzita, piu' volte Fra Marco si chiese per quale motivo fosse stato punito cosi gravemente.
Nel frattempo un altra nave era giunta in porto e tra i soliti tipi di passeggeri ,si distingueva una gran dama, era bionda dita delle mani affusolate, occhi turchini, che mandavano strani lampi, un naso francese e gote appena rosate, il suo nome era Donna Arianna dell'alambra e prese alloggio nel miglior albergo cittadino accompagnata da due golden di nome Ben e Cassandra che la seguivano come ombre.
Il giorno del suo sbarco, per caso era presente Don Teo acompagnato dall'ormai inseparabile Desmo, egli non pote' fare a meno di notare la gran dama, ma qualcosa in particolare l'aveva colpito e si chiese, alleata o avversaria?

Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 20 Novembre 2011, 12:30:05
Dagli ultimi accadimenti era passato circa un mese e Zorro non era stato piu' avvistato, la vita in citta' trascorreva monotona, i nobili erano ancora ospiti delle carceri ed i peones si chiedevano dove fosse sparito Zorro.
Don Teo Jimmy De la Vega organizzava ogni sera un ricevimento, certo molti mancavano all'appello per i noti motivi, ma gli altri partecipavano e tutto sembrava fosse tornato nella normalita'.
Durante questi convitti, Don Teo fece sempre in modo che fosse presente Donna Arianna, con la quale amava interloquire amabilmente, dopo cena, finche una sera quando ormai erano soli lei a bruciapelo le disse"Don Teo io in realta' so benissimo chi siete", Teo rimase interdetto cerco' di atteggiarsi a solito Dandy, ma Donna Arianna prosegui'"vede carissimo anch'io ho un segreto, in realta' sono una golden, ma una golden speciale da combattimento, ho il dono di poter mutare facilmente aspetto, per questo adoro spesso travestirmi da umana", "ho anche un altro dono riesco a vedere quello che gli altri non vedono e so benissimo che lei o tu sei Zorro".
Teo non ribatte', ma la guardo' pensieroso e mente la guardava, la vide circondata da una nuvola dorata, fu un attimo e davanti a lui non c'era piu' Donna Arianna ma una maestosa golden.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 20 Novembre 2011, 14:00:09
"hai visto ora mi credi? ma sta tranquillo il tuo segreto e' ben riposto, anzi faro' di tutto per aiutarti nella tua impresa"
Don Teo sorrise alla golden poi le disse che se ancora non si era mosso per liberare i notabili, era perche' aveva subdorato una trappola, che in ballo sentiva c'era qualcosa di molto piu' grosso, ma che non li avrebbe abbandonati al loro destino, stava cercando il modo e l'ora ed adesso con l'arrivo di Ary(questo era il nome da golden), quel momento sembrava giunto.
Concordarono un piano d'azione, con la raccomandazione di non farsi notare, spedirono Desmo, Charlie, Ben e Cassandra ai quattro angoli del paese, quando tornarono, il piano di Marcantonio era ormai il segreto di pulcinella, sulla collina dietro la fazenda di Don Teo c'era l'oro, ed anche in grandissima quantita'.
Rimaneva da scoprire quando Marcantonio e accoliti avrebbero tentato il colpo e come prepararsi all'evento.
Trovarono un alleato prezioso nel piccolo Skipper il fratello di Billy, questi infatti aveva accesso ad ogni angolo della casa del governatore, dato che in quanto piccolo nessuno gli badava e fu cosi' che ben presto la copia dei piani fu sul tavolo di Zorro ed Ary, adesso bisognava agire ed in fretta.
Il piano fu concordato Zorro avrebbe teso un imboscata al governatore ed i suoi uomini nella gola di Santa Fe coauduviato da tutti quelli che ormai erano ansiosi di liberarsi dalle pastoie della tirannia, in contemporanea Ary, Ben, Cassandra, Desmo, Billy e Charlie avrebbero dato l'assalto al carcere.
Le cose andarono proprio in quel modo la sorpresa fu eclatante, Zorro sconfisse il governatore e Garcia, umiliandoli col segno della sua zeta, i prigionieri vennero liberati ed i due malfattori spediti in Spagna sulla prima nave.
I festeggiamenti durarono due mesi, fu poi formato un nuovo esercito composto da tutte persone fidate e Don Teo fu acclamato governatore e sposo' una Yorkina giunta dalla spagna.
E Zorro? cosi' com'era venuto Zorro spari' nelle nebbie del tempo, rimase solo l'alone della sua leggenda e non si vide piu', ma la gente fu certa che al bisogno sarebbe riapparso con la sua spada sibilante in pugno e la zeta d'apporre ai suoi nemici.



F I N E
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 20 Novembre 2011, 14:12:36
APPENDICE




Il matrimonio tra Don Teo e la Yorkina spagnola fu fastoso, se ne parlo' per giorni e giorni e dopo circa due mesi e mezzo, nacquero cinque deliziosi batuffoli, quattro femmine ed un maschio, chissa' chi fu a mettere vicino alla culla di quest'ultimo un cappello, una mascherina ed un manto tutti rigorosamente neri e una lucente spada dall'elsa d'oro intarsiata con una zeta incisa sulla lama,.
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: carlo - 20 Novembre 2011, 18:05:11
MAURIZIO torna presto perché già sentiamo la tua mancanza
Ciao
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: LEOLINA - 20 Novembre 2011, 19:09:38
MAURIZIO torna presto perché già sentiamo la tua mancanza
Ciao
:ot-signal: :ot-signal: :ot-signal: :ot-signal:
Carlo non devi commentare qua....c'è un aposito post al bar dei cazzari... me raccomanno si no te faccio na maggiaaaaaaaaaa
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Giugno 2014, 14:41:52
Me la sono riletta era una delle mie cose riuscita meglio che nostalgia
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 18 Giugno 2014, 14:43:49


E Zorro? cosi' com'era venuto Zorro spari' nelle nebbie del tempo, rimase solo l'alone della sua leggenda e non si vide piu', ma la gente fu certa che al bisogno sarebbe riapparso con la sua spada sibilante in pugno e la zeta d'apporre ai suoi nemici.



F I N E
A rileggere questa frase che scrissi e' abbastanza precognitiva sigh!!
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: MARCANTONIO - 19 Novembre 2015, 14:32:46
A rileggere questa frase che scrissi e' abbastanza precognitiva sigh!!


Zorro vive sempre
Titolo: Re:LE AVVENTURE DI ZORRO
Inserito da: giuba - 20 Novembre 2015, 03:39:29
Zorro  :wub: