Grazie a tt x i complimenti....nn vi ho parlato quasi mai della mia famiglia, e dei miei figli sopratt em_036 ....ma giunta a qst punto mi sembra doveroso spendere 2( em_050 )parole a riguardo. Molti anni fa salendo per i sentieri dei monti verso la cima, io e Max ci incontrammo (io credo che qualcUNO abbia voluto che ci incontrassimo em_042 ).... e dall'alto delle cime, vicini al cielo e vicini tra noi, abbiamo deciso di percorrere assieme la vita. Insieme abbiamo affrontato difficoltà e problemi, gioie e soddisfazioni, ostacoli e conquiste: la nostra forza era ed è la nostra unione; il nostro punto fermo la nostra famiglia in cui credevamo fermamente, e che andavamo giorno dopo giorno formando. Forse i nostri genitori x primi ci avevano inculcato questo ENORME valore, mio padre in primis che ha sempre messo in primo piano la famiglia nonostante tutto e nonostante tutti. Abbiamo avuto anche la benedizione dei figli, che abbiamo voluto e accettato come un dono immenso. Il lavoro di Max mi ha permesso di poter rimanere a casa (Cosa fa la tua mamma? “Niente, fa la casalinga” era la risposta che davano i miei figli a chi lo chiedeva), ma in fondo la mia è stata una scelta, e forse anche una scelta di qualità, nel senso che non è sempre stato facile tirare avanti con uno stipendio, ma ho imparato a saper risparmiare, e a mettere in primo piano il bene dei miei figli; di qualità perché ho preferito dedicare più tempo a loro, nella quotidianità affinché quando avessero avuto bisogno, avrebbero potuto contare su di me; d’altra parte Max lavorando tutto il giorno avrebbe potuto fare ben poco; ma questo faceva parte della nostra unione e del nostro stare assieme: avere dei compiti diversi, ma con le identiche finalità, e quando avevo problemi, potevo contare pienamente su di lui, e sul suo appoggio. Max è sempre stato ed è tutt’oggi il “pilone portante” della nostra unione. Ho passato molto tempo con i miei figli, ho giocato con loro, o studiato con loro, li ho ascoltati, incoraggiati, appoggiati; ho “seminato” con abbondanza di valori, insegnamenti, principi e regole, e soprattutto con l’esempio più che con le parole; li ho sempre lasciati liberi di scegliere, per accoglierli a braccia aperte quando tornavano a capo basso perché avevano sbagliato; ho dato e do e darò tutta me stessa perché loro possano diventare UOMINI, nel senso più alto della parola… e devo dire con immensa soddisfazione che comincio ora, un po’ alla volta a raccogliere i frutti della mia/ns “semina”. Tornando ai 3 più grandi (visto che il più "piccolo" em_030 em_031 quasi 18 anni sta ancora studiando), hanno deciso di continuare gli studi all’università. Io sono stata molto chiara fin dall’inizio: non avevo nulla in contrario, ma io non avrei potuto sostenerli economicamente e quindi loro sono partiti sapendo che avrebbero dovuto studiare e lavorare assieme per mantenersi gli studi. Il più grande si è fermato quasi alla fine del percorso universitario, poiché gli interessi e i fini lavorativi erano diversi dalla facoltà che aveva intrapreso, mentre invece le ragazze hanno portato in fondo i loro propositi e direi egregiamente, visto anche che la secondogenita, Sara, quella per intenderci che si è laureata per la 2° volta a marzo (110 e lode), è riuscita a viaggiare all’estero con l’Erasmus fin che studiava ed ha trovato lavoro 1 settimana dopo essersi laureata; ed Anna, pur lavorando tutt’oggi, è arrivata con successo alla fine con 100 come votazione…
mi scuso con tutti voi per questa mia lungaggine, ma vi ho riassunto con questo post 31 anni di vita matrimoniale e quasi 8 di fidanzamento ed era anche per rispondere a tutti quelli che incontro per strada e mi fanno arrabbiare quando mi dicono “Sei fortunata”….sì forse sono stata anche "fortunata", ma dietro a tutto questo c’è stato un enorme, duro e voluto lavoro coerente e costante, che non finisce MAI….A tal proposito ringrazio anche CorradoB per la bella poesia, poiché credo che lui, in qualità di docente, ne sappia qualcosa di “educazione”; anch’io ero solita sottolineare con poesie e/o frasi dei concetti basilari ai miei figli e ricordo ancora quando regalai al più grande in 1 quadro questa qui di seguito:
SE..............
"Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te
L'hanno persa e danno la colpa a te,
Se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te,
Ma prendi in considerazione anche i loro dubbi.
Se sai aspettare senza stancarti dell'attesa,
O essendo calunniato, non ricambiare con calunnie,
O essendo odiato, non dare spazio all'odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;
Se puoi sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se puoi pensare, senza fare dei pensieri il tuo scopo,
Se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta
E trattare questi due impostori allo stesso modo.
Se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto
Distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui,
O guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con strumenti usurati.
Se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo con un unico lancio di una monetina,
E perdere, e ricominciare daccapo
Senza mai fiatare una parola sulla tua perdita.
Se sai costringere il tuo cuore, nervi, e polsi
A sorreggerti anche quando sono esausti,
E così resistere quando in te non c'è più nulla
Tranne la Volontà che dice loro: "Resistete!"
Se riesci a parlare alle folle e conservare la tua virtù,
O passeggiare con i Re, senza perdere il contatto con la gente comune,
Se non possono ferirti né i nemici né gli amici affettuosi,
Se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo.
Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore a ognuno dei sessanta secondi,
Tua è la Terra e tutto ciò che contiene,
E — cosa più importante — sarai un Uomo, figlio mio!"
(Rudyard Kipling)