Il Forum del GOLDEN RETRIEVER
ARTE E SENTIMENTO => Scrivendo => Topic aperto da: MARCANTONIO - 20 Novembre 2012, 17:01:21
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Nascemmo non voluti,
nascemmo e gli abbracci mai furon conosciuti,
solo la strada ci avrebbe fatto da maestra,
la mamma la vedemmo dietro una finestra,
ci misero tutti insieme in uno scatolone,
e quando pioveva era zuppo quel cartone,
ad uno ad uno ci portaron via degli umani,
i piu' fortunati nelle case, alcuni gli accalappiacani,
io scappai e crebbi da solo e mal sopportato,
su quella lingua d'asfalto dal sole arroventato,
passarono i mesi e con essi le stagioni,
con mangiare poco e spesso preso a calcioni,
mi feci furbo, sapevo dove andare,
per trovar qualcosa di buono da mangiare,
talvolta capitava d'incrociare altri pelosi,
legati ad un guinzaglio e con me assai ringhiosi,
la sera accucciato nel mio letto di foglie,
me l'immaginavo nelle loro cucce piene di gioie,
eh si per loro di un amore s'avvertiva il tepore,
ma lor non son come me figli di un dio minore.
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Me l'ero persa...meravigliosa Maurizio...io penso che anche il mio Freddie era figlio di un Dio minore...e ora e' qui vicino, al caldo sul divano a farsi grattare la pancia dal suo babbo...
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grazie credo che anche i cani non di nobili natali abbiano diritto ad un po' di luci della ribalta
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L'unica immagine che ho....loro soli, indifesi, al freddo senza un posto caldo, senza una pappa certa, senza coccole...e quanto vorrei poterne prendere uno, due o tre e tenerli con me al caldo di questa casa anche se non grande ma con un amore che spero ognuno di loro un giorno possa incontrare. A questi cuccioli per strada la preghiera che per tutti ci possa essere una casa e sempre amore. Stupenda la poesia, come sempre
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grazie e oggi sono particolarmente triste per via del dalmata triste ed incazzato nero con quei due deficenti del terzo piano