Leggendo le parole di Romi mi è tornata voglia di scrivere, era da un po' che non lo facevo e devo dire che mi mancava buttare giù i miei pensieri. Così, dopo aver avuto l'ispirazione ho scritto due righe e mi piace poterle condividere con voi.
Scusate per gli errori che ci sono (le ripetizioni sono infinite) ma mi è venuto in mente e di getto ho scritto senza pensarci troppo.
Tutt'una vita ad aspettarti
Se non fosse perché ti amo con tutto me stesso avrei smesso da un po' di tempo di aspettarti.
È una vita intera che ti aspetto.
Quando sono nato non eri li ad attendermi, anzi sono io che per 2 mesi ti ho apettato.
Mi hai guardato a mala pena e poi subito hai preso in braccio il mio fratellino perché ti è subito corso vicino vicino mentre io rimanevo un po' in disparte.....all'epoca ero un po' timido.
Mi hai portato a casa e tutte le volte dovevo aspettare che tu decidessi quando era ora di fare pipì (ma sai a volte quando mi scappava, mi scappava e basta...non potevo farci nulla).
Certi giorni le ore senza di te erano infinite, e mi ritrovavo a contare i minuti e i secondi che mi dividevano da te(a volte mentre contavo per tenermi impegnato sgranocchiavo qualche pezzetto di legno) e con il mio super udito ascoltavo uno per uno il suono di quei motori che di tanto in tanto passavano per sapere se magari oggi avevi deciso di arrivare prima e il motore potesse essere quello dell tua vecchia macchina.
E quando arrivavi dovevo aspettare che tu appoggiassi il cappotto, prima che mi coccolassi e mi “salutassi per bene”.
Prima di uscire insieme aspettavo in bagno con te mentre facevi anche tu pipì (in quel momento avrei tanto voluto imparare a farla come la facevi tu, perché anche io stavo per scoppiare ma non potevo farla li altrimenti mi avresti sgridato), mi preparavo per essere vestito e poi finalmente andavamo a fare una passeggiata.
Ho dovuto imparare ad andare piano perché sei sempre stato lento e altrimenti il guinzaglio mi strozzava.
Quando mi liberavi, ogni minuto dovevo voltarmi ed aspettarti perché sei sempre stato una lumaca e non sei mai riuscito a tenere il mio passo.
E quante volte ti ho aspettato in auto mentre tu dovevi comprare “due cose”???
Quella volta che sono andato in ospedale e mi hanno operato, quando mi sono svegliato tu dov'eri??? ho avuto tanta paura ma sapevo in cuor mio che se ti avessi aspettato saresti arrivato.....
…..hai sempre avuto i tuoi tempi...ma quanto erano lunghi.
L'unico momento in cui sei stato tu ad aspettarmi è stato il primo giorno a casa dopo l'intevento, quando mi hai portato fuori per il solito giro, ero un po' più lento ed impacciato del solito ed è stata l'unica volta in cui eri sempre davanti a me. (tu mi hai detto che mi facevi da guida, se fossi stato in grado avrei fatto una di quelle grasse risate che ogni tanto quando mi gurdavi facevi......ok ero un po' più lento ma mica rincoglionito...)
Quanto tempo aspettavo per aver da mangiare....e il mio pancino brontolava ma tu avevi i tuoi stupidi orari (mi guardavi e dicevi che lo facevi per me......ma in quel momento chi volevi prendere in giro???)
Ho anche aspettato che tu mi capissi fino in fodo, che mi comprendessi perfettamente. Per arrivare a capirci con uno sguardo, quanta acqua sotto i poti è dovuta passare.
E quella volta che sei andato in vacanza??? mi ricordo perfettamente quando mi hai lasciato dai nonni e mi hai detto : “ ciao, torno subito!”, ero convinto fosse come tutti i tuoi “torno subito” e invece ci sono rimasto per una settiamana (non che sia stato male eh intendiamoci, il cibo arrivava ad intervalli più regolari e con porzioni più abbondanti) e quando sei tornato ti avrei voluto sgridare e magari darti un morso sul sedere, mentre ho sentito il rumore di quel vecchio motore avevo già pensato al mio piano diabolico, nel momento in cui hai girato le chiavi nella toppa ero già pronto con il mio ringhio e poi quando ti ho visto sulla porta con il tuo sorriso a 32 denti l'unica cosa che mi è venuta da fare è stata saltarti in braccio e leccarti ovunque.
Ti ho sempre aspettavo perché in fin dei conti sei sempre tornato da me... lo so che il mio fascino è come una calamita.....
e anche adesso ti sto aspettando come ho sempre fatto, il mio piano diabolico questa volta verrà eseguito alla perfezione perché una volta per tutte voglio farti capire che non posso sempre essere io ad aspettarti.
Questa volta il piano è diverso, ti guarderò di nascosto per un po' di tempo e visto che non penso arriverai con il vecchio motore ma sicuramente sarai a piedi (non credere che non sappia riconoscere i tuoi passi....mentre ti aspettavo ho imparato a conoscere tutto di te) ti aspetterò dietro ad uno di quei cespugli bianchi dove ogni tanto faccio pipì, tu mi cercherai ne sono sicuro, ma questa volta non sarò io ad aspettare te e ti farò prendere un bello spavento.
So anche però che questa volta ti dovrò aspettare di più di quella volta che sono stato dai nonni, beh vorrà dire che avrò più tempo per sistemare il mio piano.....anche se so che alla fine mentre ti guarderò da quel cespuglio appena ti vedrò ti correrò incontro e ti farò cadere su un altro di quei cespugli bianchi tanto morbidi e poi insieme faremo una corsa …..ma sono sicuro che anche allora sarò sempre io a doverti aspettare.....forse è la punizione per Amarti così tanto?!?!?!
Sofia
Leggendo le parole di Romi mi è tornata voglia di scrivere, era da un po' che non lo facevo e devo dire che mi mancava buttare giù i miei pensieri. Così, dopo aver avuto l'ispirazione ho scritto due righe e mi piace poterle condividere con voi.
Scusate per gli errori che ci sono (le ripetizioni sono infinite) ma mi è venuto in mente e di getto ho scritto senza pensarci troppo.
Tutt'una vita ad aspettarti
Se non fosse perché ti amo con tutto me stesso avrei smesso da un po' di tempo di aspettarti.
È una vita intera che ti aspetto.
Quando sono nato non eri li ad attendermi, anzi sono io che per 2 mesi ti ho apettato.
Mi hai guardato a mala pena e poi subito hai preso in braccio il mio fratellino perché ti è subito corso vicino vicino mentre io rimanevo un po' in disparte.....all'epoca ero un po' timido.
Mi hai portato a casa e tutte le volte dovevo aspettare che tu decidessi quando era ora di fare pipì (ma sai a volte quando mi scappava, mi scappava e basta...non potevo farci nulla).
Certi giorni le ore senza di te erano infinite, e mi ritrovavo a contare i minuti e i secondi che mi dividevano da te(a volte mentre contavo per tenermi impegnato sgranocchiavo qualche pezzetto di legno) e con il mio super udito ascoltavo uno per uno il suono di quei motori che di tanto in tanto passavano per sapere se magari oggi avevi deciso di arrivare prima e il motore potesse essere quello dell tua vecchia macchina.
E quando arrivavi dovevo aspettare che tu appoggiassi il cappotto, prima che mi coccolassi e mi “salutassi per bene”.
Prima di uscire insieme aspettavo in bagno con te mentre facevi anche tu pipì (in quel momento avrei tanto voluto imparare a farla come la facevi tu, perché anche io stavo per scoppiare ma non potevo farla li altrimenti mi avresti sgridato), mi preparavo per essere vestito e poi finalmente andavamo a fare una passeggiata.
Ho dovuto imparare ad andare piano perché sei sempre stato lento e altrimenti il guinzaglio mi strozzava.
Quando mi liberavi, ogni minuto dovevo voltarmi ed aspettarti perché sei sempre stato una lumaca e non sei mai riuscito a tenere il mio passo.
E quante volte ti ho aspettato in auto mentre tu dovevi comprare “due cose”???
Quella volta che sono andato in ospedale e mi hanno operato, quando mi sono svegliato tu dov'eri??? ho avuto tanta paura ma sapevo in cuor mio che se ti avessi aspettato saresti arrivato.....
…..hai sempre avuto i tuoi tempi...ma quanto erano lunghi.
L'unico momento in cui sei stato tu ad aspettarmi è stato il primo giorno a casa dopo l'intevento, quando mi hai portato fuori per il solito giro, ero un po' più lento ed impacciato del solito ed è stata l'unica volta in cui eri sempre davanti a me. (tu mi hai detto che mi facevi da guida, se fossi stato in grado avrei fatto una di quelle grasse risate che ogni tanto quando mi gurdavi facevi......ok ero un po' più lento ma mica rincoglionito...)
Quanto tempo aspettavo per aver da mangiare....e il mio pancino brontolava ma tu avevi i tuoi stupidi orari (mi guardavi e dicevi che lo facevi per me......ma in quel momento chi volevi prendere in giro???)
Ho anche aspettato che tu mi capissi fino in fodo, che mi comprendessi perfettamente. Per arrivare a capirci con uno sguardo, quanta acqua sotto i poti è dovuta passare.
E quella volta che sei andato in vacanza??? mi ricordo perfettamente quando mi hai lasciato dai nonni e mi hai detto : “ ciao, torno subito!”, ero convinto fosse come tutti i tuoi “torno subito” e invece ci sono rimasto per una settiamana (non che sia stato male eh intendiamoci, il cibo arrivava ad intervalli più regolari e con porzioni più abbondanti) e quando sei tornato ti avrei voluto sgridare e magari darti un morso sul sedere, mentre ho sentito il rumore di quel vecchio motore avevo già pensato al mio piano diabolico, nel momento in cui hai girato le chiavi nella toppa ero già pronto con il mio ringhio e poi quando ti ho visto sulla porta con il tuo sorriso a 32 denti l'unica cosa che mi è venuta da fare è stata saltarti in braccio e leccarti ovunque.
Ti ho sempre aspettavo perché in fin dei conti sei sempre tornato da me... lo so che il mio fascino è come una calamita.....
e anche adesso ti sto aspettando come ho sempre fatto, il mio piano diabolico questa volta verrà eseguito alla perfezione perché una volta per tutte voglio farti capire che non posso sempre essere io ad aspettarti.
Questa volta il piano è diverso, ti guarderò di nascosto per un po' di tempo e visto che non penso arriverai con il vecchio motore ma sicuramente sarai a piedi (non credere che non sappia riconoscere i tuoi passi....mentre ti aspettavo ho imparato a conoscere tutto di te) ti aspetterò dietro ad uno di quei cespugli bianchi dove ogni tanto faccio pipì, tu mi cercherai ne sono sicuro, ma questa volta non sarò io ad aspettare te e ti farò prendere un bello spavento.
So anche però che questa volta ti dovrò aspettare di più di quella volta che sono stato dai nonni, beh vorrà dire che avrò più tempo per sistemare il mio piano.....anche se so che alla fine mentre ti guarderò da quel cespuglio appena ti vedrò ti correrò incontro e ti farò cadere su un altro di quei cespugli bianchi tanto morbidi e poi insieme faremo una corsa …..ma sono sicuro che anche allora sarò sempre io a doverti aspettare.....forse è la punizione per Amarti così tanto?!?!?!
Sofia
In un giorno così triste per me, mi consola questo tuo scritto... Lo leggo e lo rileggo... E anzi, se mi dai il permesso, me lo vorrei copiare, lasciando ovviamente la tua firma.
Voglio credere che anche Delia stia già architettando un piano nell'attesa... Lo spero tanto...