Ho trovato su internet e su altri forum questo articolo e penso sia giusto diffondere l'accaduto:
fate attenzione!!!!
"da "Il Tempo" del 07-09-07
Muore il cane e si rivolgono alla magistratura; il dolore più grande adesso è quello di vedere il figlio di quattro anni a casa e ...
di AUGUSTO PARBONI
... a scuola in un pianto continuo mentre pronuncia il nome del suo cane, Teo, che oramai non c’è più. Una sofferenza che stanno passando i genitore del bimbo, da dieci giorni sotto shock, ma che non hanno perso la lucidità per pretendere giustizia: vogliono che i responsabili della morte del mastiff maschio, di quasi cento chili di peso, deceduto all’interno di un camion per mancanza d’aria, «paghino» per il loro comportamento. La storia di una coppia di coniugi, entrambi avvocati, è di quelle che purtroppo potrebbero affrontare tutti i proprietari di un cane e chi, per poter trascorrere qualche giorno di ferie in luoghi dove gli animali non sono accettati, si vede costretto ad affidarli in centri specializzati. In grado di assicurare agli amici a quattro zampe lo stesso affetto dei padroni. È questo quello che si aspettavano i due legali quando lo scorso agosto hanno portato i loro tre cani, due mastiff, un maschio e una femmina, e un basetthound femmina, in una pensione a Campagnano, non lontano dall’abitazione dei padroni degli animale. Lì i cani sono rimasti da 3 al 25 agosto, giorno in cui è avvenuta la tragedia per questa famiglia. Quel giorno la temperatura si aggirava intorno ai 40 gradi e la proprietaria del centro, Stefania M., «dopo aver assicurato alla proporietaria dei cani l’idoneità del mezzo di trasporto - si legge nella denuncia presentata dagli avvocati Alessandro Cassiani e Irma Conti alla magistratura di Tivoli, che ha già aperto un fascicolo d’inchiesta - provvedeva alla riconsegna degli animali tramite medesimo furgone. Al termine del viaggio, durato circa 20 minuti, i coniugi aprivano il portellone del furgoncino insieme con il conducente trovando i tre cani in stato di semi-incoscienza e, in particolare, i due mastiff privi delle capacità motorie e neurologiche, in estremo affanno e in stato di evidente shock da calore». Ma non finisce qui. «Dopo aver rianimato e scaricato a fatica il mastiff femmina del peso di 75 chili, e dopo aver inutilmente provato a rianimare e a rimuovere dal furgone il mastiff maschio, del peso di 99,7 chili, la proprietaria dei cani chiedeva all’autista di spostare immediatamente il furgone all’ombra e avvertiva il veterinario di guardia di Bracciano». Una volta sul posto, come riportato nella denuncia, il medico avrebbe verificato lo stato comatoso del mastiff maschio, non riuscendo in nessun modo però a rianimarlo, neanche inettandogli dosi di cortisone. Poco dopo, lo stesso veterinario constatava la morte di Teo «dovuta a un colpo di calore ad altissima temperatura». Nella disperazione, i proprietari dei cani non hanno esitato a contattare i carabinieri di Formello, che rilevavano subito come «il furgone per il trasporto non avesse né aria condizionata, come previsto da apposita normativa, e nemmeno una presa d’aria a beneficio degli animali trasportati». Così i due coniugi, genitori anche di una bambina di due anni, si sono rivolti alla magistratura chiedendo «l’immediata chiusura della struttura denominata "La casa degli animali"». «Non era la prima volta che portavano i cani in un centro durante il periodo estivo - racconta il padrone di Teo - una cosa del genere non l’avevamo però mai vista. Mi auguro che sia fatta giustizia, perché nessuno deve subire ciò che sta affrontando la mia famiglia. In quel furgone c’erano più di 60 gradi».
link http://www.campagnano.it/archivio/2005/rassegna2005.htm