la genetica è un binario che detta severi limiti (un cane non ha le ali e non può volare) ma la totalità dell'individuo, umano o animale che sia è SEMPRE una combinazione di genetica e ambiente.
posto questa premessa sono convinta che:
prendere un golden per fare la guardia è sbagliato.
prendere un terrier o un molossoide per fare pet therapy è sbagliato!!!!
prendere un cane da pastore per fargli fare la vita da salotto è sbagliato!!!
però...
ci sono pitbull impiegati (soprattutto in america) in progetti di pet therapy.......ma anche dobermann e anche rotweiller........
ci sono golden che non fanno i retriever (vedi cooper che non riporta) ci sono cani da caccia a cui non piace andare a caccia.....
senza queste vriabili tutto sarebbe molto più semplice, ma ci sono, e bisogna considerarle. E queste variabili fanno crollare l'edificio che forse il darwinismo ci aveva illuso di aver costruito.........
quello che penso è che non si può stabilire che tipo di pitbull diventerà il tuo pitbull, solo basandosi sulle sue cartteristiche di razza così come non si può condannare a priori un pitbull perchè dei proprietari ignoranti hanno fatto una scelta con troppa leggerezza..... è necessario solo sapere che NON è un cane per tutti, che la sua educazione non può e non deve assoluttamente essere trascurata....e che tu, bipede umano devi essere il miglior bipede umano per quel cane!......
purtroppo chi prende un pitbull raramente lo fa con cognizione di causa......e saltano fuori i problemi
Quoto al 100% quando scritto da Ba ....
Non sono affatto d'accordo sul fatto che un abbia un range di comportamenti di partenza, all'interno del quale si muove in base alla sua personalità ...
Abbiamo scritto cose molto diverse
Mi spiego meglio concetto di personalità molto discusso in psicologia:
L'approccio comportamentista associa le differenze individuali agli apprendimenti condizionati e rinforzati dal soggetto durante il suo percorso di vita. Come nell'apprendimento, anche nello studio della personalità, l'approccio comportamentista considera l'importanza dello stimolo nella strutturazione della risposta personale, sottovalutando l'equazione personale che l'individuo associa a questo stimolo.
L'approccio cognitivistaA partire dagli studi sviluppati dalla teoria sociale cognitiva, Albert Bandura sviluppa questi nessi associativi, di origine comportamentista, virando da un
approccio meccanicistico ad uno probabilistico. Quest'autore infatti, nella valutazione della condotta, identifica una serie di fattori personali e ambientali, in un meccanismo di interazione che influenza la condotta, definito
"reciproco determinismo triadico".Nell'approccio di Bandura allo studio della personalità emergono, tra i meccanismi di autoregolazione della condotta, le convinzioni di efficacia quale costrutto basato sulla sistematica e sistematizzata interazione tra elementi personali e contestuali, nonché predittori chiave della condotta e delle differenze individuali che questa teoria valorizza.Mi sembra ci siano delle differenze