No...in realta' e' cosi'.
Non c'e' alcuna differenza tra farina di carne di (pollo, agnello, cervo) etc e carne disidratata di (pollo, agnello, cervo etc...).
L'unica differenza puo' stare nella filiera. Chi mi scrive in etichetta "farina di carne" mi lasica presupporre che possa aver acquistato direttamente lo sfarinato da un altro produttore, chi invece scrive "carne disidratata di" dovrebbe provvedere a produrre lo sfarinato direttamente in casa.
Ma il succo non cambia, tanto che in inglese si usa semplicemente la parola Meal (Chicken Meal, Lamb Meal, etc...)
Diverso e' il discorso per quelle etichette che riportano FARINA DI (Farina di pollo ad esempio).
In questi casi abbiamo molto probabilmlente a che fare con uno sfarinato contenente anche sottoprodotti e parti meno nobili, quindi da evitare.
Ancor meglio scegliere crocchette le cui farine siano dichiarate passabili per il consumo umano di modo da non ricadere nella casistica di quelle che gli americani chiamano "4 d's" e cioe' carni provenienti da animali morti, moribondi, disabili o malati (dead, dying, disabled or diseased)...cosa che per legge e' ammessa.
ciao!
ECCOLO QUA...TROVATO:
C'è molta confusione riguardo alle definizioni di carne fresca e farina di carne e alcuni produttori di mangimi ne
approfittano per puri scopi commerciali.
La AAFCO (Association of American Feed Control Officials) definisce la farina di carne come:
Il prodotto derivato da tessuti di mammiferi, organi compresi, privi di sangue, pelo/piume, zoccoli, corna, becchi,
pelle, contenuti di rumine, stomaco e intestino, macinati ed essiccati. Non sono ammessi materiali estranei a
questa definizione. I livelli di calcio non devono eccedere quelli di fosforo più di 2,2 volte.
I nutrizionisti della Burns Pet Nutrition assicurano che la parola farina viene utilizzata per definire ingredienti
esclusivamente dell'origine indicata sull'etichetta: ad esempio la farina di carne di agnello contiene solo carne di
agnello, quella di pollo solo carne di pollo e così via.
Il termine farina di carne non è utilizzato per nascondere sottoprodotti o ingredienti di dubbia provenienza o
qualità.
Burns Pet Nutrition utilizza solo ingredienti di prima scelta e la qualità delle materie prime è un aspetto
considerato della massima importanza.
Spesso il termine farina viene omesso sull'etichetta in quanto la maggior parte dei mangimi è prodotta con farine
di carne.
L'utilizzo di farine di carne rende più sicuro il prodotto finale in quanto si tratta di un ingrediente più semplice da
conservare e utilizzare: la carne fresca può facilmente deteriorarsi prima di essere utilizzata per la produzione
del mangime.
La farina è prodotta subito dopo la macellazione ed è immediatamente inviata allo stabilimento di
confezionamento del mangime. Essendo una materia prima essiccata e conservata con tocoferoli naturali è molto
stabile e ha una validità di 6 mesi, in ogni caso viene solitamente utilizzata entro una settimana dall'arrivo: il
rifornimento di materie prime è costante e sono quindi sempre molto fresche.
Alcune ditte pubblicizzano i loro mangimi come privi di farine di carne, prodotti solo con carne fresca.
Si tratta di pura strategia commerciale/pubblicitaria.
La carne fresca non è qualitativamente superiore alla farina di carne.
La farina di carne è carne fresca, macinata e disidratata.
L'unica differenza tra carne fresca e farina di carne è, quindi, la percentuale di umidità.
Sull'etichetta gli ingredienti devono essere indicati in ordine decrescente, in base al peso percentuale: in questo
modo, se si considera il contenuto di carne fresca, invece che di farina di carne, la prima avrà un peso superiore
dovuto all'umidità e sarà facile far credere che il prodotto contenga più carne di quello del concorrente che
utilizza invece farina di carne.
Una stessa percentuale di carne fresca e farina di carne indicata sulle etichette di due mangimi diversi, significa
che il primo contiene in realtà meno carne del secondo.
Altro stratagemma a cui ricorrono alcuni produttori di mangimi è quello di utilizzare cereali di origine diversa, in
modo da doverli indicare separatamente nell'elenco degli ingredienti e poter quindi mettere la carne al primo
posto: anche in questo caso non è detto che il prodotto contenga più carne di uno con un singolo cereale.
I termini farina di carne o carne fresca devono poi essere ancora distinti da farina di carne di agnello e carne
fresca di agnello: i primi non indicano che tipo di carne è stata utilizzata; è sicuramente da preferire un mangime
con una chiara indicazione della fonte.
Da evitare sono i prodotti che riportano sull'etichetta, oltre a descrizioni generiche come "carne", anche
sottoprodotti di origine animale: potrebbero essere zoccoli, becchi, piume, ecc., semplici riempitivi, privi di
qualsiasi valore nutrizionale e difficilmente digeribili.
Burns Pet Nutrition utilizza nei suoi mangimi, insieme alla farina di carne, quella di ossa, per garantire un apporto
naturale di minerali (come il calcio).
L'utilizzo di farine di carne contenenti anche gli organi interni assicura un'alimentazione naturale e completa: il
cane e il gatto in natura consumerebbero tutte le parti della preda, non solo i muscoli.
La carne per uso umano in questo senso può essere considerata un alimento non completo per un cane o un
gatto: è consigliabile abbinarla sempre a cereali e verdure per assicurare un'alimentazione equilibrata.
Apr 07