Autore Topic: QUANDO LA GENTE E' DI PARTE...  (Letto 6910 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Luchiferino

  • Utente Bronzo
  • ****
  • Post: 123
QUANDO LA GENTE E' DI PARTE...
« il: 06 Luglio 2011, 17:44:15 »
Come dice il titolo dell'argomento, ecco cosa scrive una veterinaria -nutrizionista riguardo la differenza tra farina di carne - carne disidrata e carne fresca:

Farine di carne, carne disidratata o carne fresca? Facciamo chiarezza!

Dott.ssa Sabrina Dominio, Medico Veterinario - Nutrizionista

Ultimamente, è sempre più forte l’attenzione dei proprietari di cani e di gatti sulla qualità dei mangimi commerciali che somministrano ai loro beniamini. È tuttavia molto difficile, per un consumatore, capire dall’etichetta se un mangime sia davvero buono e la domanda più frequente è: “meglio scegliere prodotti con farina di carne, carne fresca o disidratata?”

La farina di carne, viene definita dall’AAFCO (Association of American Feed Control Officials), come il prodotto derivato da tessuti di mammiferi, organi compresi, privati di sangue, pelo, piume, zoccoli, corna, becchi, pelle e contenuti dell’apparato digerente, che vengono macinati ed essiccati.
Partendo dal presupposto che il nostro amico a 4 zampe non si deve nutrire di solo muscolo, ma anche delle interiora e delle ossa, perché è così che farebbe in natura, risulta chiaro come la farina di carne sia quindi un prodotto di ottima qualità.
Inoltre, essendo essiccata ed addizionata di antiossidanti naturali, si conserva perfettamente e mantiene intatte le sue caratteristiche organolettiche e microbiologiche.
Ultimamente, si vede sempre più spesso fra gli ingredienti dei mangimi per cani e gatti la dicitura “carne disidratata”.

Di cosa si tratta?
Essa non è altro che la stessa materia prima delle farine di carne, sottoposta ad un procedimento termico che la priva dell’umidità originaria, essiccandola.
Pensiamo ora al meccanismo di produzione delle crocchette.
Affinché tutti gli ingredienti siano miscelati in modo omogeneo, essi devono necessariamente essere macinati.
Anche la carne disidratata, quindi, deve essere ridotta a farina e questo la rende completamente sovrapponibile dal punto di vista nutrizionale e tecnologico alla farina di carne!
È come se, per fare un dolce, scegliessimo d’inserire per comodità le mandorle tritate o acquistassimo quelle intere per poi macinarle noi stessi.

Il risultato finale non cambia!
Alcuni mangimi presentano in etichetta la dicitura “privi di farine di carne, prodotti solo con carne fresca”. ?Si tratta di una strategia commerciale/pubblicitaria, per incoraggiare il consumatore all’acquisto, in quanto anche la farina di carne deriva da carne fresca, solo che è già stata disidratata e macinata! L’unica differenza tra carne fresca e farina di carne è quindi la percentuale di umidità, che può arrivare fino all’80% nella prima.
Se si pensa che, per legge, gli ingredienti devono essere indicati in ordine decrescente di peso, risulta chiaro come, inserendo solo carne fresca, essa comparirà in prima voce, anche se la percentuale effettiva di carne è magari minore del prodotto che ha la farina in prima voce!
Inserire carne fresca, quindi, va benissimo, ad esempio per aumentare l’appetibilità delle crocchette, ma solo se essa costituisce solo una parte dell’apporto proteico totale!

In conclusione ritornando al titolo, a me fa capire da che parte stà...MULTINAZIONALI, dove i loro alimenti sono pieni di farine, o farinette...


Offline Belver

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 3.132
  • il Belver!
Re: QUANDO LA GENTE E' DI PARTE...
« Risposta #1 il: 06 Luglio 2011, 18:14:27 »
No...in realta' e' cosi'.

Non c'e' alcuna differenza tra farina di carne di (pollo, agnello, cervo) etc e carne disidratata di (pollo, agnello, cervo etc...).
L'unica differenza puo' stare nella filiera. Chi mi scrive in etichetta "farina di carne" mi lasica presupporre che possa aver acquistato direttamente lo sfarinato da un altro produttore, chi invece scrive "carne disidratata di" dovrebbe provvedere a produrre lo sfarinato direttamente in casa.
Ma il succo non cambia, tanto che in inglese si usa semplicemente la parola Meal (Chicken Meal, Lamb Meal, etc...)

Diverso e' il discorso per quelle etichette che riportano FARINA DI (Farina di pollo ad esempio).
In questi casi abbiamo molto probabilmlente a che fare con uno sfarinato contenente anche sottoprodotti e parti meno nobili, quindi da evitare.

Ancor meglio scegliere crocchette le cui farine siano dichiarate passabili per il consumo umano di modo da non ricadere nella casistica di quelle che gli americani chiamano "4 d's" e cioe' carni provenienti da animali morti, moribondi, disabili o malati (dead, dying, disabled or diseased)...cosa che per legge e' ammessa.

ciao!

Offline Luchiferino

  • Utente Bronzo
  • ****
  • Post: 123
Re: QUANDO LA GENTE E' DI PARTE...
« Risposta #2 il: 06 Luglio 2011, 18:35:04 »
No...in realta' e' cosi'.

Non c'e' alcuna differenza tra farina di carne di (pollo, agnello, cervo) etc e carne disidratata di (pollo, agnello, cervo etc...).
L'unica differenza puo' stare nella filiera. Chi mi scrive in etichetta "farina di carne" mi lasica presupporre che possa aver acquistato direttamente lo sfarinato da un altro produttore, chi invece scrive "carne disidratata di" dovrebbe provvedere a produrre lo sfarinato direttamente in casa.
Ma il succo non cambia, tanto che in inglese si usa semplicemente la parola Meal (Chicken Meal, Lamb Meal, etc...)

Diverso e' il discorso per quelle etichette che riportano FARINA DI (Farina di pollo ad esempio).
In questi casi abbiamo molto probabilmlente a che fare con uno sfarinato contenente anche sottoprodotti e parti meno nobili, quindi da evitare.

Ancor meglio scegliere crocchette le cui farine siano dichiarate passabili per il consumo umano di modo da non ricadere nella casistica di quelle che gli americani chiamano "4 d's" e cioe' carni provenienti da animali morti, moribondi, disabili o malati (dead, dying, disabled or diseased)...cosa che per legge e' ammessa.

ciao!


Si lo sò anch'io che è così....ma qui dice che il cane o gatto che sia ha bisogno non solo del muscolo, ma delle interiora, piume, ecc...in natura è vero, ma nell'80% dei casi gli animali in natura non sono ammalati, pompati, e stressati come quelli che vengono utilizzati nel pet food...E' qui che mi contraddice sta cosa...
Le crocche per esempio che dò al mio Black sono realizzate con carni certificate e classificate per il consumo umano...ho letto poco fa, ma adesso non lo trovo più, che non è consigliato che il cane o gatto mangi carni per il consumo umano ma è consigliabile abbinarla sempre a cereali e verdure per assicurare un'alimentazione equilibrata...balle!!!

Offline Luchiferino

  • Utente Bronzo
  • ****
  • Post: 123
Re: QUANDO LA GENTE E' DI PARTE...
« Risposta #3 il: 06 Luglio 2011, 18:38:18 »
No...in realta' e' cosi'.

Non c'e' alcuna differenza tra farina di carne di (pollo, agnello, cervo) etc e carne disidratata di (pollo, agnello, cervo etc...).
L'unica differenza puo' stare nella filiera. Chi mi scrive in etichetta "farina di carne" mi lasica presupporre che possa aver acquistato direttamente lo sfarinato da un altro produttore, chi invece scrive "carne disidratata di" dovrebbe provvedere a produrre lo sfarinato direttamente in casa.
Ma il succo non cambia, tanto che in inglese si usa semplicemente la parola Meal (Chicken Meal, Lamb Meal, etc...)

Diverso e' il discorso per quelle etichette che riportano FARINA DI (Farina di pollo ad esempio).
In questi casi abbiamo molto probabilmlente a che fare con uno sfarinato contenente anche sottoprodotti e parti meno nobili, quindi da evitare.

Ancor meglio scegliere crocchette le cui farine siano dichiarate passabili per il consumo umano di modo da non ricadere nella casistica di quelle che gli americani chiamano "4 d's" e cioe' carni provenienti da animali morti, moribondi, disabili o malati (dead, dying, disabled or diseased)...cosa che per legge e' ammessa.

ciao!

ECCOLO QUA...TROVATO:

C'è molta confusione riguardo alle definizioni di carne fresca e farina di carne e alcuni produttori di mangimi ne
approfittano per puri scopi commerciali.
La AAFCO (Association of American Feed Control Officials) definisce la farina di carne come:
Il prodotto derivato da tessuti di mammiferi, organi compresi, privi di sangue, pelo/piume, zoccoli, corna, becchi,
pelle, contenuti di rumine, stomaco e intestino, macinati ed essiccati. Non sono ammessi materiali estranei a
questa definizione. I livelli di calcio non devono eccedere quelli di fosforo più di 2,2 volte.
I nutrizionisti della Burns Pet Nutrition assicurano che la parola farina viene utilizzata per definire ingredienti
esclusivamente dell'origine indicata sull'etichetta: ad esempio la farina di carne di agnello contiene solo carne di
agnello, quella di pollo solo carne di pollo e così via.
Il termine farina di carne non è utilizzato per nascondere sottoprodotti o ingredienti di dubbia provenienza o
qualità.
Burns Pet Nutrition utilizza solo ingredienti di prima scelta e la qualità delle materie prime è un aspetto
considerato della massima importanza.
Spesso il termine farina viene omesso sull'etichetta in quanto la maggior parte dei mangimi è prodotta con farine
di carne.
L'utilizzo di farine di carne rende più sicuro il prodotto finale in quanto si tratta di un ingrediente più semplice da
conservare e utilizzare: la carne fresca può facilmente deteriorarsi prima di essere utilizzata per la produzione
del mangime.
La farina è prodotta subito dopo la macellazione ed è immediatamente inviata allo stabilimento di
confezionamento del mangime. Essendo una materia prima essiccata e conservata con tocoferoli naturali è molto
stabile e ha una validità di 6 mesi, in ogni caso viene solitamente utilizzata entro una settimana dall'arrivo: il
rifornimento di materie prime è costante e sono quindi sempre molto fresche.
Alcune ditte pubblicizzano i loro mangimi come privi di farine di carne, prodotti solo con carne fresca.
Si tratta di pura strategia commerciale/pubblicitaria.
La carne fresca non è qualitativamente superiore alla farina di carne.
La farina di carne è carne fresca, macinata e disidratata.
L'unica differenza tra carne fresca e farina di carne è, quindi, la percentuale di umidità.
Sull'etichetta gli ingredienti devono essere indicati in ordine decrescente, in base al peso percentuale: in questo
modo, se si considera il contenuto di carne fresca, invece che di farina di carne, la prima avrà un peso superiore
dovuto all'umidità e sarà facile far credere che il prodotto contenga più carne di quello del concorrente che
utilizza invece farina di carne.
Una stessa percentuale di carne fresca e farina di carne indicata sulle etichette di due mangimi diversi, significa
che il primo contiene in realtà meno carne del secondo.
Altro stratagemma a cui ricorrono alcuni produttori di mangimi è quello di utilizzare cereali di origine diversa, in
modo da doverli indicare separatamente nell'elenco degli ingredienti e poter quindi mettere la carne al primo
posto: anche in questo caso non è detto che il prodotto contenga più carne di uno con un singolo cereale.
I termini farina di carne o carne fresca devono poi essere ancora distinti da farina di carne di agnello e carne
fresca di agnello: i primi non indicano che tipo di carne è stata utilizzata; è sicuramente da preferire un mangime
con una chiara indicazione della fonte.
Da evitare sono i prodotti che riportano sull'etichetta, oltre a descrizioni generiche come "carne", anche
sottoprodotti di origine animale: potrebbero essere zoccoli, becchi, piume, ecc., semplici riempitivi, privi di
qualsiasi valore nutrizionale e difficilmente digeribili.
Burns Pet Nutrition utilizza nei suoi mangimi, insieme alla farina di carne, quella di ossa, per garantire un apporto
naturale di minerali (come il calcio).
L'utilizzo di farine di carne contenenti anche gli organi interni assicura un'alimentazione naturale e completa: il
cane e il gatto in natura consumerebbero tutte le parti della preda, non solo i muscoli.
La carne per uso umano in questo senso può essere considerata un alimento non completo per un cane o un
gatto: è consigliabile abbinarla sempre a cereali e verdure per assicurare un'alimentazione equilibrata.
Apr 07

Offline Belver

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 3.132
  • il Belver!
Re: QUANDO LA GENTE E' DI PARTE...
« Risposta #4 il: 07 Luglio 2011, 07:29:53 »
beh e' evidentemente un advertorial della Burns ma mi sembra dica cose condivisibili...

Offline garcia (aggiornare e-mail)

  • Utente del Forum
  • **
  • Post: 14
Re:QUANDO LA GENTE E' DI PARTE...
« Risposta #5 il: 23 Agosto 2011, 09:32:57 »
Seguo con attenzione le vostre discussioni sulla veridicità delle diciture in etichetta, e sulla bontà di una piuttosto che un altra marca. Non sono un esperto ma penso che manchi un elemento fondamentale per poter dare un giudizio serio sulla effettiva bontà alimentare di una crocchetta. Mi spiego:in tutte le discussioni che ho visionato ci si accapiglia su significato e valore delle diciture,e meglio la farina o la carne disidratata o fresca? quale percentuale di carboidrati? e la loro composizione e meglio patata,mais o soia e così via,tutto questo va bene ma il dato fondamentale ci verrebbe solo da uno studio statistico  a medio e lungo termine sull'effetto dell'alimentazione scelta su soggetti esaminati.voglio dire se un cucciolo cresce bene con una certa marca di crocchette,e le visite veterinarie attestano questo, non possiamo far passare l'idea che il veterinario sia un incapace.
Trovo comunque utile discutere con voi ciao alla prossima.

 


Privacy Policy - Cookie Policy