Comunque, la giardia o altri parassiti sembrano essere la causa prima di tutti i problemi perché si innestano su problemi immunitari.
Guarda cosa scrive il vet Alessandro Prota
"Con il termine IBD si comprendono una serie di infiammazioni intestinali, che consistono nell’infiltrazione di cellule infiammatorie nello spessore della parete intestinale. A secondo del tipo cellulare vengono denominate: enterocolite linfocitica plasmacellulare, enterocolite granulomatosa, enterocolite istiocitaria (linfociti e plasmacellule), enterocolite eosinofilia.
Per diagnosticarle occorre escludere le cause più comuni di diarrea, come infestazioni parassitarie, cause batteriche, allergie alimentari. ecc. Per fare diagnosi è fondamentale la biopsia tramite colonscopia ed eventualmente gastroscopia. La causa predominante è una disfunzione immunitaria della parete intestinale. A scatenare l’infiammazione possono essere delle lesioni della mucosa, provocate, ad esempio, da alcuni parassiti tricocefali, anchilostomi, giardia. Attraverso queste lesioni si innesca un processo infiltrativo infiammatorio, anche uno squilibrio della flora intestinale può portare ad una sovrappopolazione di alcuni batteri dannosi che innescano la reazione infiammatoria..
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Ciò può provocare diarrea vomito, a volte infezione con febbre e dolore addominale, con alterazione dell’assorbimento degli alimenti che non vengono digeriti ed espulsi con le feci .(feci abbondanti e non composte avvolte con sangue). Spesso il proprietario non se ne accorge in tempo, perché all’inizio il cane presenta solo delle feci poco consistenti, episodi di diarrea isolati insieme a saltuarie manifestazioni di vomito e prurito anale (infatti, essendo infiammato il colon, anche il retto può essere interessato con prurito, a volte fistole perianali che si accompagnano per processi infiammatori dell’ampolla rettale e dei tessuti limitrofi).
Una lesione infiammatoria può di conseguenza far passare degli alimenti indigeriti (attraverso la mucosa discontinuata), che una volta entrati nel torrente circolatorio e linfatico, provoca l’innesco di malattie autoimmuni, allergie e, da qui poi, fenomeni degenerativi e neoplastici. (...) La terapia prevede la somministrazione di cortisone e antibiotici. Tra i cortisonici meglio quelli locali, in modo da ridurre gli effetti sistemici, nei casi più gravi si prescrivono chemioterapici come la ciclosporina e l’azatioprina.
Rimedi naturali nelle malattie infiammatorie (IBD) nel cane. Personalmente trovo molto utile la zeolite, che assorbe le ammine tossiche e riduce gli effetti diarroici. La curcuma è un eccellente anti-infiammatorio e antiossidante intestinale e ci sono studi clinici che ne mostrano l'utilità anche nella rettocolite ulcerosa, inoltre è potenzialmente utile per il trattamento di cinque tipi di cancro: del colon, della mammella, della prostata, del polmone e della pelle (...) L’aloe è un altro rimedio molto utile per le proprietà antinfiammatorie e protettive della mucosa intestinali, da associare i probiotici e prebiotici per ripristinare la flora intestinale alterata.
Questi pazienti, inoltre, vanno sostenuti con nutraceutici, antiossidanti, vitamine e un’alimentazione facilmente assimilabile, con proteine di alta qualità e in alcuni casi eliminando i grassi . La dieta è formulata in base alle condizioni del paziente, età, eventuali malattie associate e soprattutto la tolleranza verso alcuni alimenti, infatti va detto che i malati di IBD nel tempo risultano intolleranti verso alcuni alimenti che però possono riprendere ad assumere, una volta che la parete intestinale si sia riparata. La terapia è lunga e spesso l'insuccesso terapeutico è dato da una terapia troppo breve, che porta inevitabilmente a una recidiva. Importante è la prevenzione con una dieta naturale: nei soggetti intolleranti al grano la dieta deve essere controllata, la flora batterica va sostenuta e integrata con probiotici e prebiotici, il sistema immunitario va sostenuto evitando l’eccesso di vaccinazioni e di farmaci, inoltre va ricordato che alcune razze hanno una maggiore sensibilità verso alcuni alimenti e solo con il tempo si riesce a stabilire un regime dietetico più idoneo al proprio cane"
Dott. Alessandro Prota
Veterinario Esperto in Medicina Naturale