a livello filogenetico , durante le fasi di sviluppo maturiamo gli organi appartenenti alla nostra stessa specie, con le caratteristiche della specie umana
a livello ontogenetico, durante lo sviluppo fetale neonatale ripercorriamo l'evoluzione dei cordati (gli animali dotati di colonna vertebrale). non chiedetemi a che settimana di vita il feto umano assomiglia a quello di un rettile, poi a quello di un uccello, poi a quello dei mammiferi inferio , infine a quello dei primati e all'uomo.
soprattutto il cervello, tripartito nell'ontogenesi, si compone di tre zone (questo secondo i cognitivisti): cervello rettiliano, cervello limbico e cervello neocorticale.
il cervello rettiliano è il primo a formarsi filogeneticamene e ontogeneticamente è simile a quello dei rettili, deputato alle funzioni vegetative, alla sopravvivenza (alimentazione, riposo, riproduzione). il cervello limbico è tipico dei mammiferi gregari (lupi, grandi felini, scimmie antropomorfe) e assicura delle funzioni in più, la gregarietà e soprattutto l'affettività, il prendersi cura degli altri (pensiamo alla cura dei cuccioli a ad un branco di zebre che coopera per confondere un predatore,o per contro un branco di lupi che si organizza per cacciare ed uccidere una preda di grosse dimensioni). il cervello neocorticale è una caratteristica tipica del genere umano (anche se molti primati hanno un cervello simile al nostro) e assicura agli individui le funzioni cognitive superiori, ad altissimo livello: la memoria, il linguaggio e la scrittura, la pianificazione delle azioni , le funzioni esecutive ecc....
questa pappadrella per dirvi che:
bambini e cani sono uguali e diversi....ma io nel mio lavoro traggo molti spunti educativi sia dai cani (o meglio dal cane) che dai bambini e spesso utilizzo queste metodologie indifferentemente con gli uni e con gli altri....a volte ho successo altre volte no.
ecco: con i bambini normodotati è difficile stabilire il momento esatto in cui le convenzioni sociali e soprattutto le relazioni affettive attivano il cervello neocorticale.....nel momento in cui i cuccioli d'uomo iniziano a padroneggiare le alte funzioni cognitive si separano definitivamente dal mondo degli animali.....crescono e diventano adulti....bla bla bla
ma con i bambini "speciali", quelli a cui purtroppo il loro processo di sviluppo ha giocato un brutto tiro e si è arrestato, quelli che prediligono ad esempio un tipo di comunicazione non verbale a quello verbale, quelli a cui riesce perfettamente di vivere utilizzando il cervello rettiliano e quello limbico.....ecco questi bimbi rappresentano un'elite speciale.....ancora in grado di rapportarsi con gli animali più evoluti (è per questo ed altri motivi che la pet teraphy a volte ha maggior successo con i bambin).....perchè sono simili...diciamo che "parlano" più o meno lo stesso linguaggio
vi faccio riflettere un attimo: quante volte avete sentito parlare di bambini aggrediti dai cani? molte volte..
e quante volte avete sentito parlare di bambini speciali aggrediti dai cani? quante volte un bambino autistico, ad esempio è stato aggredito da un cane?...sicuramente la casistica porterà degli esempi, ma sono inferiori ai casi segnalati di aggressione ai bimbi normodotati.....
e i metodi? della ricerca non si butta via niente.......detesto i cognitivisti che dicono che il comportamentismo è inefficace: non è vero! ci sono situazione in cui le persone non devono necessariamente pensare per fare qualcosa, anzi in certi casi, obbligare certi bambini a ragionare, e ancora di più spingerli a fare una scelta, oltre a confonderli (perchè non sarebbero in grado di prendere una decision) li metterebbe in pericolo, per cui ben venga insegnare degli script, delle azioni da mettere in atto automaticamente.
se io ho bisogno che un bambino si fermi prima di attraversare il bambino si deve fermare....non deve elaborare la situazione, deve solo fermarsi.....ad esempio può avere difficoltà a discrimiare la velocità delle macchine: non puàò attraversare da solo! lo script è: vedi la strada- fermati
non vi sarà difficiile associare questo tipo di ragionamento ad un cane: se io ho bisogno che il mio cane si fermi si deve fermare! non posso fargli capire che lì c'è il pericolo, non posso pretendere che impari a discriminare la velocità delle auto.....il cane deve sentire il comando, magari percepire autorità e preoccupazione nella mia voce e fermarsi
e i behavioristi (comportamentisti) che negano ogni possibilità di elaborazione dello stimolo nello sviluppo della risposta?......no....sbagliano anche loro!
dimostro: il mio cane è goloso di wurstel di pollo, utilizzo i wurstel per fissare il comportamento premiando la risposta adatta....ma state pur tranquilli che dopo due o tre volte che il mio cane mi dà la zampa posso pure offrirgli un wurstel di pollo cucinato da Vissani che mi manda a cagare e se ne va.....si stanca!!!! tra lo stimolo (il comando) e la risposta rinforzata (mi dai la zampa e io ti dico bravo e ti dò il wurstel) succede qualcosa...il cane pensa...ragiona, cone le sue possibilità canine e.....
mi manda a cagare!!!!!
se invece, stiamo giocando in un gruppo di bambini e il mio cane si diverte ed è felice può continuare anche tutto il pomeriggio a dare la zampa ai suoi piccoli interlocutori......perchè?? a volte non accetta neppure la ricompensa, ma dà ugualmente la risposta adatta....perchè???? perchè SI DIVERTE!!!!
stessa cosa con i bambini: ci sono dei bambini con i quali il metodo meritocratico non funziona (ad esempio: fai i compiti e poi giochi con la playstation)....con i quali bisogna trovare altre strade....altre chiavi di volta......solitamente è sufficiente un lavoro metacognitivo sulla motivazione intrinseca......altre volte è solo necessario rendere il lavoro più divertene e significativo....altre volte ancora....con una carezza li si convincerebbe a trainare un carro carico di piombo
conclusione:
al di là delle similitudini, al di là dei metodi e delle metodologie......ogni persona (e ogni cane) è un universo a se' stante....con le proprie , uniche e meravigliose caratteristiche.....
non credo in chi dice: io applico questo metodo!!! perchè QUEL metodo potrà andare bene per alcuni, ma non per tutti.....bisogna tenere conto di queste cose.....
preferisco le persone che hanno una visione polivalente della situazione, e sono in grado di applicare di volta in volta il metodo più opportuno, senza sentirsi dei traditori della propria curia scientifica se spaziano dal cognitivismo al comportamentismo.......
l'importante è il risultato.......
oppure....bisogna essere talmente onesti con se' stessi e sicuri di sè da inviare la persona (o il cane ) che si sta seguendo ad un collega..........visione polivalente non significa approssimazione o improvvisazione
scusate, ma io ho un po' il dente avvelenato
.......io non ho assolutamente esperienza in cinofilia , ma ho dovuto correre personalmente ai ripari dopo che io e l'educatore del mio cane non ci siamo compresi molto bene.........
e poi......avevo voglia di scrivere un po'.......e di rispolverare vecchi concetti......perdonatemi il papiro