Non capivo proprio perché è un sistema diverso da quello che usiamo noi.
Quindi il cane vede il figurante che si allontana, lo raggiunge, poi torna sui suoi passi, poi lo cerca di nuovo... Ecco perché "shaping" e "back shaping"!
Noi in realtà abbiamo cominciato tutti con il gioco Cercatrova, che consiste nel mettere i figuranti a vista e a piccola distanza dal cane, anche tre o quattro tutti in fila, tutti che lo premiano col cibo quando li raggiunge. Alla fine il cane - e questa è una costante per tutti - viene richiamato dal gruppo e premiato tantissimo, come gratifica sociale.
Si progredisce nella difficoltà nascondendo i figuranti dietro un cespuglio o un ciuffo d'erba, in modo sempre più difficile da scovare e sempre più lontani. Il cane non li vede nascondere, e nemmeno il conduttore. Poi non riportiamo mai il cane al punto di partenza, ma all'inizio lo richiamiamo dove siamo con la voce o con un fischio, e la ricerca procede a rinvio diretto, senza mai mettere il guinzaglio al cane. Poi a un certo punto cominciamo a raggiungere il cane sul figurante, a rimettere il guinzaglio e a inviarlo di nuovo verso un altro figurante.
Questo è il procedimento prima di arrivare all'abbaio. Quando il cane comincia a segnalare con l'abbaio, rimane sul figurante finché il conduttore non lo raggiunge, lo guinzaglia e lo invia in una nuova ricerca. A questo punto subentrano le tecniche di battuta della zona, che si imparano soprattutto per diretta esperienza.
Domenica prossima avremo anche una mezza giornata di orienteering.
Non avevo dubbi sulla capacità di concentrazione di Rocky. Quando il cane lavora di naso (e che naso!) BISOGNA lasciarlo fare, non richiamarlo mai. Se non sente la traccia, allora comincerà a guardarti, e allora si avvierà quel gioco di fiducia reciproca in cui tu ti fidi di lui e lui si fida di te, che lo invii verso una meta di soddisfazione.
Fondamentale, questo gioco di sguardi, diventa nell'allenamento su maceria, quando il cane lavora sempre a vista.