l'unica cosa che non capisco Maria, sta nel far andare il cane verso la ciotola o altro, per poi tirarlo, a che serve?
magari sbaglio, ma se piazzo qualcosa in terra, ed il cane ha soltanto occhi per me, non dovrebbe andarci.
il cane ha due alternative, andare verso qualcosa che non gli da nulla, ma questo non avviene perchè viene tirato, e quindi non avendo altro da fare, si gira ci guarda e viene a prendersi il premio, mica scemo.
se il cane tira in passeggiata, allora io inchiodo, capirà che se continua a tirare non si farà strada, e si resterà li.
se voglio farlo camminare al fianco, lo premierò quando lo farà, e ancor di più se camminerà al fianco guardandomi negli occhi.
non lo so, il tirare il guinzaglio, quando il cane è interessato a qualcosa di non pericoloso ovviamente, la vedo più come una prepotenza del conduttore
se posso aggiungo, che se il cane non ci considera, e si lancerà altrove, credo che non siamo riusciti ad instaurare un buon rapporto, o per lo più confusione.
ma anche la pettorina che lo costringe, il tirare indietro con forza, lo trovo innaturale, e alquanto pericoloso per le articolazioni.
io la farei al contrario, piazzerei a terra un birillo, non dico nulla, sto fermo, ed il cane comincerà a cercare di fare la cosa giusta.
se va a toccare la ciotola, niente premio, se va ad annusare altrove, niente premio, il cane metterà in atto quello che conosce, quando finirà il suo repertorio ma non ha mai beccato nulla, verrà da noi, che è quello che vogliamo, e verrà premiato pesantemente.
tutto questo senza guinzaglio.
associato nel suo cervello, che la cosa migliore per lui siamo noi, prima di lanciarsi, si girerà a guardarci per conferma, se è si, si , se è no, non andrà
mi sembra di costringerlo troppo nel tirarlo, è chiaro che se va dove non deve io lo tiro indietro, il bello sta nel farlo a cane libero.
magari sbaglio
ciao.