Guarda, le paure si prendono. Neofita o meno, esperienza pluriennale o meno....ogni situazione ha millemila sfaccettature diverse ( eta' cani, carattere, calore o meno, fattori ambientali e...in primis...bipede accompagnatore). Si puo' esser preparati, si. Si puo' avere sangue freddo, si. Aver conoscenza di razze e cinofilia, si. Ma sempre bisogna aver presente una cosa: il fattoreX, appunto. Cioe' l'imprevisto. Inteso come non aver previsto e quiondi essersi preparati ad una delle variabili di cui sopra che pero' , a sua volta, si presenta con nuova veste. Per noi.Per capirci faccio un esempio : io conosco i Rough Collie. Ne ho esperienza pluriennale, ma relativa ad un esemplare solo. Che cmq era lo stereotipo perfetto del rough.So anche che ci sono Collie snaturati, estremizzati, con fobie. E conosco quali possano essere. Conosco un po' i bipedi e dopo 3 movenze che vedo e quattro gesti e/o parole, so discernere il pirla dal ceffo.Cacchio, se mi trovo davanti un RC e sto con la mia pelosa, sono pronto. Poi invece mi ritrovo ad incontrare un RC che palesa tutte le miglior doti, in mano ad una persona preparata e che conosce pure un po' i Golden, e vedianmo che il RC sa interfacciarsi con la mia da Dio. Ottimo....giocano. Io ed il tipo del RC chiacchieriamo ma stiamo attenti entrambi ai cani. Contesto spettacolo.Ad un certo punto sento guaire e...orca, il RC hja pinzato la mia. Ma cacchio? Siamo stati attenti a tutto! Poi si scopre che il RC era appena stato operato ad una zampa e nel gioco ha sentito male.Il tipo si era scordato di dormelo, io non avevo notato una leggera zoppia e non avevo chiesto. Ecco...fattore X estremizzato, ma puo' accadere.
Restando su situazioni meno estreme, e portandoti la mia esperienza, la mia pelosa da piccolina era un terremoto ambulante. Coraggiosa, impavida e con fame di conoscenza. Si faceva dentro con tutti i cani, logicamente io usavo le accortezze di cui sopra. Un bel gg il primo cane suo amico, un Akita adolescente con quale si adoravano...le ha perforato la guancia che pareva agganciata ad un rampino da macellaio. In due anni e mezzo l'unica volta che ho sentito Kira piangere di dolore.Che successe? Gelosia. Perche' il fattore X allora fu che il proprietario non era solo e che sua madre carezzo' Kira.
La pelosa cambio' da quel gg. Divenne piu' cauta negli incontri e, purtroppo, perse anche tanto coraggio verso le novita' del mondo. Non fu piu' impavida. Io ci lavorai tantissimo ma il trauma fu enorme. E' rimasto pero' un approccio coi cani sconosciuti perfetto, da manuale. Lei si siede ed attende. Si fa odorare e valuta come si pone il cane. Se e' amichevole o vuole subito giocare, partecipa. Se ringhia o e' aggressivo, non scappa ne' trema. Ma resta calma, seduta e lo ignora.Chi conosce El Toro sa benissimo che e' pure materiale, energica e molto fisica nel gioco o gioco/lotta. Ma di base il primo approccio e' supersoft. Ora ha finito il secondo calore ed e' cambiata , e' cresciuta.Mentre prima prediligeva il gioco coi maschi e si fregava delle monte da dominanza, ora li scaccia se ci provano e lo fa con vigore . Quindi sopraggiunto nuovo fattore X: non per me ma per chi normalmente faceva incontrare il proprio maschio con lei senza problemi.
La Francese, del cui passato e trascorsi non si nulla, ha invece una mimica canina perfetta e usa il linguaggio dei cani alla perfezione.Con le femmine tutto ok ma coi maschi devo stare attento. Se si interfaccia con un cane che lo conosce, questo linguaggio, ...zero screzi. Altresi' sa come farsi rispettare.
Le dinamiche coi cani, sostanzialmente, sono fluide e mutevoli. Essi vivono di abitudini e le loro certezze sono le azioni/luoghi/situazioni ripetute e conosciute. ma puo' sempre subentrare qualcosa. Ed anche il piu' preparato e consapevole di noi puo' cadere in scacco. L'unica cosa che possiamo fare e' adoperare cautela ed essere attenti sempre, a prescindere. Sia che si vada per monti sia che si resti al parco sotto casa.