Ero un'entita' astratta,
ancora un disegno nel firmamento,
sapevo solo che sulla terra sarei nato,
ma non sapevo cosa sarei diventato,
nacqui cosi' in un giorno di maggio,
c'era il latte di mamma a darmi coraggio,
accanto a me c'eran tre fratellini,
assieme a loro facevo giochini,
presto pero' m'accorsi d'esser senziente,
di esser capace a riconoscer la gente,
mi resi conto di esser diverso da quegli esseri strani,
alti, grandi, che chiamano umani,
in una casa fui accolto in un giorno d'estate,
ancor non sapevo, ma avrei vissuto storie fatate,
con quelli che ormai diventarono la mia famiglia,
a cui riempivo il cor con il mio parapiglia,
gli anni son passati velocemente,
or sono anziano, un po' sordo e poco vedente,
ma di una cosa ringrazio il creato,
d'avermi fatto nascer peloso e di essere molto amato.