LA CARICA DEI 101

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PREFAZIONE


Era una notte buia, tempestosa, i lampi squarciavano sinistramente l'aria carica di elettricita', in una casupola nel folto della foresta, una vecchia fattucchiera sdentata, provava per l'ennesima volta di creare la pozione che l'avrebbe resa bella giovane e irresistibile, erano anni che ci provava ed ogni volta si ritrovava peggio di prima, adesso era alta circa un metro e trenta con un naso rosso e grosso come un peperone, su cui spiccavano due grossi porri pelosi, i capelli erano gialli ritti e stopposi, sembrava non vedessero acqua da tempo, le gote erano flaccide e cadenti il ventre prominente, Mago' era il suo nome.
Era li indaffarata intorno ad un pentolone in ebollizione sul fuoco e proprio in quel momento aggiunse l'ultimo ingrediente, ali di pipistrello e...pff una grande fumata bianca invase la catapecchia e quando il fumo si dirado' la fattucchiera era sparita, volatilizzata, al suo posto c'era un bulldog corto e panzuto con una strana cuffia rosa in testa e due nastrini rossi sulle orecchie penzolanti.
Nel frattempo nella citta' vicina...

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1 PARTE


Anche sulla citta' incombeva il temporale imminente e mentre tutti gli abitanti ormai dormivano, solo due finestre di due case ben distanti tra loro erano illuminate, li non si dormiva, ma per motivi differenti.
Nella prima casa una graziosa villetta su cui si affacciava un bel prato all'inglese, non si dormiva perche' Artu' e Lea due golden, stavano per avere i loro agognati primi cuccioli, il nervosismo della nascita imminente rendeva particolarmente  nervoso il padre, che si spostava da un punto all'altro della casa.
Assieme ai due golden vivevano anche due yorkie di nome Teo e Charlie, Teo era il vecchio saggio, un po' brontolone, ma dotato di un coraggio a tutta prova, Charlie era un giovane yorkino di soli due anni e seguiva come un ombra il suo maestro,
L'altra casa dove non si dormiva, era una vecchia villa di stile vittoriano, in una via isolata e sensa uscita,  era tetra, scura, terrificante, quasi come la sua proprietaria la filantropica eccentrica miliardaria Yra Crudelia  Demon,
Quella notte non dormiva, perche' voleva aggiungere al suo gia' sterminato elenco di pellicce rare, quella piu' rara fatta con pelli di cane, ma non era facile perche' doveva essere fatta con pelli di cuccioli di golden per la loro morbidezza e per il loro colore.
Aveva quindi deciso di far rapire il maggior numero di cuccioli per attuare il misfatto, aveva gia' fatto rinchiudere un bel po' di cuccioli, ma il numero non era ancora sufficente,
Cosi' era sveglia e passeggiava fumando nervosamente nell'ampio salone dal camino spento, un lampo squarcio' le tenebre, illuminando la trista figura, era alta segaligna, con un naso che ricordava il becco di un rapace su guance scavate quasi ossute, le dita delle mani terminavano in lunghissime unghie affilate come rasoi adunche, i capelli neri lunghi portati arruffati e in maniera scomposta, insomma non  un bello spettacolo.
Era gia' alla ventesima sigaretta, quando finalmente udi' bussare alla porta.


FINE 1 PARTE

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2 PARTE



Al bussare, si affretto' a scendere l'ampia scalinata e ad andare ad aprire il grande portone di mogano scuro.
Erano i due ceffi che aveva assoldato per catturare i cuccioli, il primo tal Marco era magro quasi emaciato, aveva due occhi di colore diverso uno azzurro e l'altro marrone, indossava una giacca lisa troppo ampia per le sue magre spalle,
Il secondo invece tal Corrado era di stazza notevole alto quasi due metri con un corpaccione grande ed un orecchino da pirata pendente dal lobo destro.
In breve edussero Yra Crudelia sulla situazione cuccioli, ne avevano catturati novantadue, ma per fare la pelliccia ne occorrevono cento.
Crudelia dapprima fece un gesto di stizza, ma subito dopo esplose in una risata satanica, si era ricordata che non lontano da li una coppia di golden stavano per avere dei cuccioli, quindi tutta trionfante ordino' ai due loschi figuri che tra tre settimane sarebbero dovuti andare a rapire quei poverini,
Piu' rasserenata e conscia dell'avvicinarsi del momento in cui avrebbe avuto la sua pelliccia, congedo' i due e finalmente pote' andarsene a dormire.
L'alba che illuminava con i suoi raggi la villetta ed il prato inglese, non udi' vagiti, i piccolini si facevano ancora attendere ed il nervosismo di Artu' cresceva,
A meta' mattina giunsero in visita la vecchia governante Raffaella in compagnia della sua golden Brenda, si era portata anche un'amica Tanya a sua volta con un golden di nome Desmo fidanzato ufficialmente con Brenda.
Si stavano accingendo ad andare a pranzo, quando Teo seguito da Charlie, piombo' nella cucina abbaiando come un ossesso e gridando che il travaglio era iniziato.
Nella casa tutto tacque, l'attesa si poteva tagliare con un coltello, quando ecco un  primo vagito, un altro e un altro ancora.
Corsero tutti dalla puerpera e trovarono Lea che leccava pazientemente ben nove fagottini, Artu' aveva gli occhi brillanti di gioia e orgoglio.




FINE 2 PARTE

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3 PARTE


L'arrivo dei pelosotti, aveva portato in famiglia una ventata d'allegria e scompiglio, Lea si dimostrava una mamma dolce e severa, Artu' tutto tronfio e pavoneggiante, si vantava con gli altri golden della bellezza e della grandezza dei suoi figli, i piccoli erano un caos, avevano da poco aperto gli occhi, stavano a malapena sulle zampette malferme, eppure s'intrufolavano dappertutto, giocavano e facevano chiasso, sempre pero' sotto l'occhio vigile di mamma Lea.
Per Teo e Charlie era finita la pace, non bastavano due golden adesso ce n'erano undici e nove non mostravano alcun rispetto per gli anziani, anzi gli tiravano il codino, lo svegliavano di soprassalto quando dormiva, cercavano pure di prendere possesso della sua cuccia, una disperazione insomma e a nulla valevano abbaiate e ringhiate, i cuccioli lo prendevano per un nuovo emozionante gioco.
Nella catapecchia nella foresta intanto, il bulldog dalla cuffia rosa e dai nastrini rossi(che altro non era che Maga Mago') si aggirava sconsolata, chiedendosi come avrebbe fatto a tornar normale(beh normale per modo di dire) adesso che si ritrovava nelle sembianze di un cane e per di piu' agghindato cosi', non sarebbe passata inosservata.
Fortunatamente la porta della stamberga era spalancata e cosi si avventuro' all'aperto e si mise in cerca di qualcuno che la potesse aiutare.
Aveva nevicato quel giorno e le zampe le sprofondavano fin quasi alla pancia, provava una fatica ed un freddo intenso.
Cammina cammina, ad un tratto le parve di udire in lontananza dei guaiti, spinta dalla curiosita' s'incammino' in quella direzione,
I guaiti provenivano da una vecchissima casa in cima ad una collinetta, ormai semidiroccata, sembrava fosse disabitata e cosi' si avvicino' ad indagare.




FINE 3 PARTE

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4 PARTE


Cosi' Mago' si accuccio' il piu' possibile sulla neve ed avanzo' piano senza rumore verso una finestrella al piano terra, completamente sfondata e dalla quale grazie alla sua ormai appartenenza canina, poteva penetrare nella casa.
Naturalmente anche in veste di cane era la solita pasticciona, ed entrando dalla finestrella, fece cadere  tutta una serie di barattoli e suppellettili che fecero un gran fracasso, i guaiti cessarono di colpo ma fortunatamente non si vide nessuno a controllare.
Rialzandosi dopo un po di tempo, decise di andare ad ispezionare le varie stanze per poter scoprire l'arcano, era tutta indolenzita, aveva preso una bella botta, la cuffia rosa le si era messa di traverso e uno dei fiocchetti rossi s'era sciolto ed ora le penzolava sul collo.
Sali, una rampa di scale, un altra ancora ma non trovava niente solo stanze vuote, tranne una da cui traspariva uno spiraglio di luce, ma era anche l'unica chiusa.
Sali' allora su all'ultimo piano nella stanza in corrispondenza di quella chiusa e fu fortunata, sul pavimento di legno marcito, c'era un foro e pote' guardare giu'.
Cio che vide la stupi' e preoccupo al tempo stesso, c'erano tantissimi cuccioli in quella stanza tremanti e piangenti,
Stava gia' pensando a cosa poter fare per quei piccoli, quando udi' in lontananza il rumore di una macchina sgangherata, stava arrivando qualcuno certamente i tipi che avevano preso i cuccioli, cosi' usci' correndo (si fa per dire) dalla casa e si ando a nascondere dietro una staccionata, da cui poteva vedere non vista.
La vecchia carretta ansimante entro' nel cortile innevato e ne scesero, Marco e Corrado avevano con loro un gran sacco che sembrava dotato di vita propria per quanto si muoveva.
I due ceffi entrarono in casa, aprirono il sacco e uno ad uno tirarono fuori nove cuccioletti, erano i figli di Lea e Artu'.




FINE 4 PARTE

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5 PARTE




Ma come poteva essere avvenuto tutto cio? facciamo un passo indietro e andiamo alla sera del giorno prima, la villetta era rallegrata dagli schiamazzi dei cuccioli e Chiara e Luca i genitori umani di Artu' e Lea avevano deciso di prendersi una serata per loro approfittando della presenza della governante Raffaella e della sua amica Tanya.
Erano gia ' usciti da un po' i cuccioli pisolavano accanto al fuoco del camino, satolli per la pappa appena mangiata, Lea se ne stava placidamente sdraiata sulla pancia d'Artu' e Desmo faceva il filo a Brenda, Charlie era impegnato a correr dietro alla sua palletta rossa preferita, solo Teo dava segni d'inquietudine, perlustrava la casa in lungo e largo, fermandosi ad annusare gli odori che percepiva, sentiva che stava per accadere qualcosa di brutto ma non capiva cosa, sapeva solo di dover  stare all'erta, anche se tutto sembrava calmo e sereno,
D'improvviso dalla cucina un rumore di vetro infranto, neanche il tempo di rendersene conto ed in casa preceduti da due molossi tibetani erano piomabati due malfattori.
Teo reagi d'istinto ed attacco' il molosso piu' vicino, ne eluse il morso fiondandosi sotto la pancia, salto' e lo morse proprio li' il guaito di dolore del molosso fece tremare i vetri, contemporaneamente Artu', Desmo, e Brenda attaccarono l'altro molosso, mentre Charlie usava la stessa tecnica del maestro col primo tibetano.
Purtroppo nel frangente i due gaglioffi avevano messo fuorigioco Raffaella e Tanya con due robuste randellate sulla testa, messo in un sacco i  cuccioli ed eclissati nella notte seguiti dai due malconci mastini.
Invano i golden e gli Yorkie li avevano rincorsi, erano riusciti su di una vecchia macchina puzzolente e sierano allontanati nel buio.
Quando Chiara e Luca tornarono, appresero da una piangente Raffaella quanto era successo e se ne disperarono chiamarono la polizia e subito arrivo' il solerte ispettore Carlo coauduviato dai suoi aiutanti il labrador Billy e il golden Skipper.
Si rese pero' subito conto che le indagini sarebbero state lunghe e difficili, prese appunti e ritorno' in centrale a studiare il  caso,


FINE 5 PARTE

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6  PARTE




Carlo torno' al commissariato, era abbastanza contrariato e preoccupato, il rapimento di questi cuccioli, non era altro che l'ultimo  tassello di sparizioni di cuccioli e sempre di golden che erano avvenute negli ultimi giorni, le indagini stavano stagnando, non si ricavava un ragno dal buco ed invece si doveva agire al piu' presto.
Mentre pensava ai fatti, guardava i suoi amici pelosi, anche loro sembravano tristi ed impotenti, ad un certo punto quakcuno busso' alla porta.
Era  Teo, accompagnato da Charlie, Brenda e  Desmo, gli disse brevemente che non era tipo da starsene con le zampe in mano mentre i suoi amici piangevano la scomparsa dei figli e che quindi grazie al suo fiuto e alle sue amicizie canine, avrebbe svolto indagini per conto suo con o senza il permesso di Carlo.
Questi invece fu ben lieto di avere un aiuto cosi' insperato, ultimamente gli agenti erano pochi ed i casi tanti, cosi' accontento' Teo, ed anzi gli diede di rinforzo Billy e Skipper, i sei uscirono e si avviarono verso la periferia.
Erano circa le undici, quando Marco e Corrado si presentarono tutti trionfanti presso l'abitazione di Yra Crudelia Demon, l'informarono che il rapimento era andato a buon fine e che i cuccioli erano stati messi, con gli altri, quindi il numero di cento era non solo stato raggiunto, ma superato di un'unita'.
Yra era in sollucchero, finalmente avrebbe potuto uccidere i cuccioli r farsi la pelliccia, anzi col cucciolo in sovrappiu' si sarebbe fatta una stola, congedo' i lestofanti, dicendo loro che sarebbe venuta la sera stessa a vedere la sua merce.
Nella casa isolata  in collina Maga bulldog Mago' aveva percepito che qualcosa di grave stava per accadere a tutti quei cuccioli, voleva aikutarli, ma sapeva benissimo che da sola nulla avrebbe potuto, doveva assolutamente cercare rinforzi e dove trovarli se non nelle case coloniche li intorno ed in citta? la strada da fare  era lunga, faticosa, innevata, lei non era piu' giovabissima, ma un imperativo le scaldava il cuore, salvare i cuccioli.




FINE 6 PARTE

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7  PARTE


La neve rendeva certamente duro il lavoro d'investigazione, Teo e gli altri trovavano tutti gli odori coperti da altri e non riuscivano ad individuare la direzione in cui erano stati portati i cuccioli, incontrarono molti golden nel loro peregrinare, Zeus, Red,  Jago, Shiloh, Ben, Cassandra, ma nessuno di loro seppe dargli informazioni utili,
Erano giunti ormai in periferia e cominciavano a disperare di trovare anche la piu' piccola traccia, quando in lontananza ecco arrancare semiaffondata nella neve una bulldog, con una ridicola cuffia rosa messa di traverso in testa.
Nella villa demode' Yra intanto si stava agghindando, aveva  preso appuntamento col piu' noto acconciatore di pelli della regione e gia' pregustava la sua nuova pelliccia, si stava preparando per andare a vedere la sua futura pelliccia di persona e per l'occasione si era messa un gran cappello blu a falda larga, inforcato occhiali d'oro con montatura di tartaruga e messa una pelliccia di topo che usava solo nelle grandi occasioni, naturalmente aveva fatto anche lucidare  e rifornire la sua spider rossa, ed intanto guardava impazientemente l'orologio, fumando come un camino, parlando  da sola ed intercalando il suo monologo con risate sguaiate.
Con molta fatica la buldog raggiunse il gruppetto, brevemente l'informo' che aveva trovato una moltitudine di cuccioli prigionieri  in una catapecchia in collina, che questi erano guardati a vista da due brutti ceffi di carcerieri, che non sapeva le loro intenzioni, ma sicuramente dovevano essere brutte,disse loro che avrebbe voluto liberarli, ma da sola non ce la faceva e chiese loro se l'avrebbero aiutata.
Teo rispose per tutti, sicuramente l'avrebbero fatto anche perche' certamente li in mezzo c'erano dei cuccioli figli di loro amici.
Teo disse cosi' a Billy, di tornare indietro e di avvisare Carlo di quello che succedeva e dove stavano andando, gli disse pure di far in modo di accorrere, al piu' presto.
Come Billy' parti' Teo chiese alla bulldog di fare da guida e tutti partirono al gran galoppo(be la buldog veramente veniva trascinata da Desmo e Shiloh, che la tiravano uno da un'orecchia e l'altro dall'altra.




FINE 7 PARTE

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8 PARTE


I nostri eroi camminavano gia' da un bel po' quando finalmente raggiunsero la casa sulla collina, penetrarono all'interno dalla stessa strada percorsa da Mago' e sbucarono nel salone dove sorpresero i due lestofanti, che completamente avvinazzati festeggiavano e pregustavano il loro compenso, non gli diedero il tempo di reagire.
Teo e Charlie attaccarono Corrado nel loro solito modo di colpire(i gioielli) tutti gli altri si lanciarono su Marco.
I due erano troppo alticci per abbozzare una difesa seria, ed i nostri stavano gia' pregustando la vittoria, quando l'immenso portone  si spalanco' e con un urlo belluino, armata di un ombrello, irruppe, Yra  Crudelia Demon.
Sembrava una belva scatenata, il riyratto dell'erinni, ad ombrellate mise fuori combattimento prima Desmo e poi la sua adorata Brenda, Teo fu il primo a reagire, avezzo ai combattimenti non si perse d'animo e seguito da Charlie attacco'.
Ma era una lotta impari, i due yorkie non avevano i soliti punti da colpire, quindi saltavano, mordevano un po' dove capitava e si ritiravano, i restanti golden piu' massicci, provavano a dar manfortr, ma Yra sembrava un demonio soffiante e ruggente.
Finalmente quella che sino a quel momento non aveva partecipato la tremebonda buldog, capi' che era giunta l'ora d'intervenire e si attacco' ferocemente alla caviglia di Yra, lo fece talmente violentemente che dalla caviglia sgorgo' un fiotto di sangue ed accadde una cosa incredibile.
Il sangue di quella donna cosi' cattiva e perfida  bagno' il muso della bulldog ed ebbe effetto di contromagia, ci fu una nube viola che una volta dissipatasi, quale orrore lascio' al posto della bulldog, nuovamente Maga Mago'.
Se possibile era ancora piu' brutta i porri pelosi adesso erano quattro, la dentiera le ciondolava mezza fuori e le era cresciuta una terza tetta.
A quella vista orripilante, anche Yra s'impietri', in contemporanea nel cortile giunse un suono di sirene, era arrivato Carlo con i suoi.




FiINE 8 PARTE

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EPILOGO


Carlo e i suoi poliziotti caricarono sui cellulari Yra e i suoi accoliti, avrebbero dovuto scontare un brl po' di anni in prigione, i cuccioli liberati furono restituiti ai proprietari, tranne gli ultimi nove perche'  Teo volle l'onore di essere lui a riportarli a casa.
Che gioia nella villetta, quandio li rividero e che apprensione nell'apprendere il racconto della liberazione.fu fatta poi una gran festa in cui Raffaella sfoggio' tutta la sua arte culinaria, preparando la sua famosa torta di mirtilli, furono invitate alla festa moltissimr persone compreso l'ispettore Carlo e per riconoscienza anche Maga Mago.
Intanto mentre si festeggiava, in una buia e  umida cella Yra rifletteva sui propri errori, o forse visto il suo animo nero preparava la vendetta.