Stanotte ho sognato due anziane Signore, che passeggiavano lente. Vicine. Passeggiavano lente a quattro zampe perche’ la loro Specie fa cosi’. E capisce la mia lingua, piu’ di quanto io capisca la loro ,ma non la parla. Non ne necessita.
Una era vestita di un pelo morbido e ondulato, che doveva esser stato di un oro intenso, in gioventu’. Ora bianco di lato al bel muso imponente. La schiena, alta, ora un po’ curva..doveva esser tonica e lunga. In gioventu’. Grosse zampe, ora che si muovono lente, credo abbiano corso centinaia di chilometri. Dandole spinta, potenza e grazia. Come una gazzella. Gli occhi ormai velati ma ancora fulgidi , che trapelano una dolcezza disarmante. Liquida. Dovevano essere un’ascia nel cuore. In gioventu’.
L’altra vestiva un manto splendente di un paglierino brillante, setoso. Doveva esser un tripudio dorato. In gioventu’. Anch’ella bianca, sul bel musetto grazioso. Una schiena stanca, ondeggiante lenta. Che credo fosse stupendamente disegnata. In gioventu’. Zampe piccole che ora camminano all’unisono con l’Amica, al termine di muscoli che dovevan esser possenti. Ed uno sguardo cosi’ dissimile dalla sua Specie ma tanto simile alla mia, anch’esso come l'Altra velato. Ma profondo, penetrante. Doveva essere stato ipnotico. In gioventu’.
Passegiavano lungo un prato che mi pare io conosca, sicuro un luogo a loro familiare. senza collare o petorina o guinzaglio. Appaiate, dinanzi a me, camminavano. E sentivo sulla pelle una leggera brezza fresca, il bel sole non era troppo caldo . Tanto verde, i prati, ed il nostro lago a fare da cornice. Ricordo che provavo Pace, una bellissima sensazione di Pace. Di infinito. Profumo di magnolia. Cinquettii di pettirossi.
Ricordo che portai la mano alla tasca, per prender da fumare, e la mia mano era diversa. Grinze sulla mia pelle, un avambraccio meno tonico. E ricordo ancora che lentamente mi toccai il viso sentendo sotto la punta delle dita una pelle che non e’ la mia di adesso. Il grigio dei miei capelli mi si rivelo’ quando, incuriosito, mi specchiai nel lago .Provai stupore, ma non ansia o paura.
E loro , aspettandomi, voltate mi guardavano serene. Immobili. Quasi ad invitarmi a proseguire. E cosi’ feci, ponendomi tra loro due e tenendo le mie mani sui loro dorsi. Sensazione di velluto tra le dita.
Procedendo. Lentamente. Con quella brezza che ci carezzava amorevolmente i contorni, andavamo.
Ricordo i bei colori tutti intorno, alcuni tipici delle nostre zone. Altri trasportati dalla magia del mio sogno.
Girasoli e mais ed acero, ma anche pini marittimi e palme e datteri.
E ricordo che anche il mio, di procedere, era lento. Non adeguato al loro ma lento di sua natura. E provai stupore, ma non ansia o paura.
Chiaramente , ricordo, non vi eran altre persone. Ne’ esseri della loro Specie, ma era come se lo sapessi di per certo che quel tratto di un Eden onirico era solo per noi.
Mi sono svegliato stamani all’alba e le ho osservate. Dormivano ai piedi del letto. Non ho ritrovato le due anziane Signore ma le mie giovani e splendide figlie. Coi loro colori. Con le loro forme attuali. Si sono svegliate e scodinzolando mi hanno guardato, come ogni mattina. E i loro occhi erano quelli che sono e che conosco.
Si sono alzate con calma mentre gia’ stavo bevendo il caffe’, e le ho carezzate. La medesima bellissima sensazione avuta in sogno. Poi le ho strette a me, baciandole. Preparandoci poi noi ai quotidiani riti mattutini.
Credo di aver fatto il piu’ bello dei sogni e di aver compiuto un viaggio bellissimo. Forse dentro me medesimo . O forse nel futuro. O , piu’ probabilmente, ho solo dormito poche ore ma sereno.
Ma al contempo il risveglio e’ stato dolceamaro, perche’ io li ci volevo restare. Pero’ al tempo stesso io li ci ero arrivato con un salto a pie’ pari, e mi mancava tutto il Nostro Mondo prima. Non da ultimo, la loro espressione…il loro esser divenute anziane …mi ha regalato un groppo in gola.
E come uno schiaffo la consapevolezza di tanto tanto ancora a venire, per noi. Ma anche che un gg, stanchi ed anziani, loro lo saranno piu’ di me ed unite anche in cio'.
E come il blu della notte, tanta belta’ e serenita’ si e’ mesciuta a malinconia e timore per quello che non so.
Uscendo di casa ho avuto lo strozzo. E subito dopo ho sorriso.
Io ne sono convinto ogni gg sempre di piu’. IO LE VEDO.