una piccola luce in questa tenebra...
Sarah Scazzi: adottato il cane randagio che indicava il luogo dell’omicidio
Avetrana, 16 ottobre. Di cani randagi in Puglia ce ne sono molti, così come in altre regioni d'Italia. Pelosi a quattro zampe che non hanno una casa, non hanno un nome e la loro vita rischia di finire ogni giorno nei modi più atroci. Fame, sete, freddo, avvelenamenti, persecuzioni i maggiori pericoli. Forse questo Sarah Scazzi nemmeno lo sapeva, ma lei gli animali li amava, dimostrando così un cuore di gran lunga migliore di tanti benpensanti. A confermarlo anche il fratello Claudio, che nell'ultima puntata di Quarto grado, la trasmissione di Rete4 avrebbe voluto raccontare all'Italia, proprio l'amore che sua sorella nutriva per gli animali. L'arresto, praticamente in diretta, della cugina, Sabrina Misseri, ha però forzatamente sovrastato le sue intenzioni.
La storia della trovatella amico di Sarah commuove. Una meticcia femmina, che non aveva un nome perchè nessuno gliel'aveva dato; un incrocio tra un pastore tedesco e chissà quale altra razza, taglia media. Una cagnolona come tante. Tra lei e Sarah si era creato un legame. Quest'ultimo aveva letteralmente "piantato" la pelosa davanti a casa Misseri, Sarah vi era entrata e non ne era più uscita viva. La trovatella stava lì e probabilmente per tutto quel tempo si chiedeva dove fosse finita la sua amica, la stava aspettando. Non potendo sapere della sua tragica fine, involontariamente stava indicando a tutta Italia il luogo dell'omicidio. Purtroppo nessuno ancora era a conoscenza del fatto che la 15enne di Avetrana fosse morta.
Anche dopo la sua scomparsa però e il trambusto continuo attorno a casa Misseri, la randagia non si è spostata. Ha continuato a fare la spola infatti tra casa Scazzi e l'abitazione dei due accusati di omicidio, Michele Misseri e sua figlia Sabrina. Sarah però purtroppo non c'è più; la ragazzina,tutte le volte che usciva di casa trovava la sua amica ad accoglierla, ad accompagnarla fin dove poteva e la 15enne ricambiava queste attenzioni con tutto il suo affetto. Coccole e feste reciproche. Sarebbe stato probabilmente così per sempre se Sarah Scazzi non fosse rimasta vittima della crudeltà umana. La sensibilità dimostrata dalla vittima verso il mondo animale, sensiblità troppo spesso assente nella società contemporanea, ha colpìto il presidente della sezione di Otranto dell'Enpa, che ha voluto impegnarsi nel cercare una sistemazione alla trovatella amica di Sarah.
"decidevo di pubblicare sulla mia pagina di Facebook un appello ai miei amici volontari della zona di Avetrana per cercare e recuperare la cagna - sono state le parole di Umberto Lanzillotto, riportate dal sito Lecceprima.it -Con immenso piacere immediatamente dopo la pubblicazione del link venivo contattato da un amico speciale che mi confermava la sua immediata disponibilità ad adottare la cagna".La randagia che di Sarah Scazzi era l'ombra, dovrebbe da giovedì scorso essere arrivata nella sua nuova casa, a Cursi, un paese poco distante da Otranto. Nell'assurdità di questa tragedia, un essere con la sola colpa di essere nato sfortunato riuscirà forse a trovare, per il suo futuro, quella felicità persa assieme alla scomparsa della sua migliore amica.