Autore Topic: Maschio o femmina?  (Letto 4910 volte)

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Offline PennyPu

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #15 il: 02 Novembre 2022, 11:54:36 »
ciao

io ho una femmina e ho voluto io la femmina. Come esempio di golden avevo solo il maschio dei miei suoceri che però a mio parere è un golden "anomalo"  :laugh: :laugh: nel senso buono....una patata lessa e pigra e un pelo asociale.
La mia goldenina è argento vivo, un pepe, una testona, energia sempre a 7 mila, mi ha dato belle gatte da pelare sul fronte educazione.  Con gli altri cani è fantastica, mai avuto mezzo problema che partisse da lei. Con le persone idem, al massimo a volte è timorosa. I bambini li riconosce lontano 1 km ed è dolcisima e delicata con loro. Per quanto riguarda il calore, lei ne ha fatto uno e poi l'ho sterilizzata, io faccio parte della fetta pro sterilizzazione, per lei e per voi. Ricapitolando, che sia più gestibile nel rapporto con gli altri cani forse sulla carta credo sia vero ma come ti hanno detto va da soggetto a soggetto. Se dovessi pensare alla mia Penny come cane "meno complicato" da gestire caratterialmente in generale..proprio no!
Fatti aiutare dall'allevatore nella scelta
Ps: tutto sommato io credo che riprenderei una femmina  :)

Offline francy73

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #16 il: 02 Novembre 2022, 14:20:42 »
Grazie per il consiglio, penso che l’allevatrice abbia considerato molto anche la mia personalità comunque calma e riflessiva pensa che tra due cucciole femmine comunque mi ha indirizzato verso quella secondo lei più “ empatica” l’altra sostiene che sia un “ maschiaccio”


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Offline Bruno_e_Aaron

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #17 il: 03 Novembre 2022, 03:03:07 »
penso che l’allevatrice abbia considerato molto anche la mia personalità comunque calma e riflessiva

Mi baso solo sulla mia esperienza personale con molti Golden e Labrador che conosco e che frequento. Ripeto che non si può generalizzare molto, ma in linea generale il maschio ha bisogno di polso fermo, rimproveri verbali con tono serio quando serve ed è importante soprattutto nella crescita farsi "rispettare" (perchè vedrai che tendono nel tempo a metterti in discussione). Bisogna rimarcare più volte durante la crescita che SEI TU che ti prendi cura di lui e non che tu dovrai seguire lui (al guinzaglio, nelle direzioni in passeggiata, se incontri e ti fermi con qualcuno etc...).

Ad esempio io noto ancora che soprattutto nella passeggiata notturna, se esce con me è abbastanza tranquillo e mi segue a passo; se esce con mia figlia o mia moglie assume una specie di atteggiamento di protezione. Cammina avanti e non al passo, tende a scegliere lui il percorso della passeggiata, controlla tutto se si incrocia qualcuno sul marciapiede, ringhia se si avvicina una persona ubriaca. Succede solo la notte  ::)  (...e diciamo che in questo non lo correggo e anzi mi fa comodo quando esce con mia figlia la sera: così ha il bodyguard  :D :D )

Offline M.Rosa&Renny

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #18 il: 03 Novembre 2022, 08:52:51 »
Ho due femmine. Intere. Stessa eta'. Caratteri diametralmente opposti. KK e' molto peace and love con tutti, maschi o femmine. Prima era propositiva, ora attende e poi partecipa ( compatibilmente coi suoi problemi articolari).Caratterialemnte e' rimasta cucciola, nonostante i quasi 8 anni a breve. Causa malagestione iniziale mia, concedendole tutto, e complice un carattere tosto e caparbio suo...in casa e' una rombiballe totale. Abbaiona e a volte prepotente. Poi quando e' cotta, una dolcezza totale. Molto  morbosa con me. Carlona e' un altro pianeta. Tolte le sue ancestrali paure, figlie dei maledetti che l'avevano prima di noi, e' il cane totale. La portiin giro senza guinzaglio, ubbidiente, molto ( troppo...) riflessiva. Mai una cazzata. Pero' e' schiva cogli altri cani, non sopposrta i maschi che le van dietro ed in genere tutti i cani troppo espliciti. Le basta ( ed avanza) Kira, con la quale e' legatissima e fan coppia di fatto! Vivrebbe in un mondo di umani, perche' cogli anni ha perso gran parte della diffidenza ed e' dolcissima ( quasi troppo..al limite dell'appiccicoso) con tutti. Mentre KK si, lo e'...ma da ruffiana!
KK mai fatto la guardia in vita sua, da vero Golden! Andrebbe via con tutti, tanto e' frivola. Carla quando e' in casa, notsra o di amici/parenti oppure in un giardino o parco cintato...abbaia ed avverte chiunque si avvicina. Suona alla porta. Cammina lungo le inferriate. Nel ns mini girdino abbaia ai vicini quando passano...e li conosce e ci si accoccola pure!
Le tate a mio avviso hanno una intelligenza non maggiore, diversa... sono piu' argute e smaliziate. E se vogliono, ti fan su mooooolto piu' dei tati. I tati son si piu' impegnativi cogli altri maschi ( in genere, poi ci son maschi come Aaron che sono pacificissimi), ma a livello di affetto sono piu' spontanei. Piu' ingenui?!? Anche io son per femmina tutta la vita ma tra le mie due...forse l'ideale sarebbe un mix
La Kira e la Charlie
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Offline PennyPu

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #19 il: 03 Novembre 2022, 10:17:19 »
Grazie per il consiglio, penso che l’allevatrice abbia considerato molto anche la mia personalità comunque calma e riflessiva


allora io mi orienterei su quello, fermo restando che poi nessuno ha la palla di cristallo e in parte dipenderà da come la educherai. Io per esempio sono super convinta che Penny mi assomigli  :o :o che abbia "assorbito" cose da me...lo so che suona scemo ma io lo credo!
è una cagnolina sicuramente ansiosa in certe situazioni ma curiosa, testarda, sempre carica a molla, non ha vie di mezzo, o le girano a mille o è felice a mille, o è calmissima o è turbolentissima...è sportiva, incaxxosa ma super coccolona...credo non potrei fare una descrizone di me stessa più simile a questa!!
coincidenze? non lo so, ma tantè....

Offline Brina

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #20 il: 03 Novembre 2022, 11:01:51 »
Io ho avuto tre femmine e un maschio, e attualmente maschio e femmina. Tutti educati allo stesso modo e tutti con un carattere diverso.
Il maschio è un patatone, socievole con tutti, non attacca mai briga per primo ma ora che è adulto se uno lo provoca risponde. È però un testone, segue gli odori che le interessano e in questo caso fa il sordo. Le femmine le trovo più recettive, sveglie. La prima aveva un istinto da caccia incredibile e quando partiva non c'era richiamo che funzionasse, le altre due invece impeccabili.
Segui i consigli dell'allevatrice, lei conosce i cuccioli e può scegliere il cucciolo più indicato per te.

Offline Micki

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #21 il: 03 Novembre 2022, 11:24:28 »
Volevo una femmina…ho due maschi 😂😂😂 il grande è una pasta, si è educato da solo non rossa nemmeno se provocato si fa fare di tutto da tutti, umani e cani. Il secondo è un amore con gli umani con gli altri cani….ci stiamo lavorando🙄🙄inizialmente un disastro ora piano piano gestibile ma nemmeno io lo lascerei libero senza prima aver valutato la situazione. Vanno d’amore e d’accordo fra di loro però. Ho visto comunque anche tante femmine più impegnative dei maschi

Offline LaMaria

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Maschio o femmina?
« Risposta #22 il: 03 Novembre 2022, 14:11:39 »
Parlando di comportamentalista, educatori ecc... A me viene un po' di angoscia. Oltre al costo economico che è diventato rilevante io incomincio a non capirci più niente. Il cane è un cane le teorie per educarlo sono infinite , talvolta in contraddizione le une con le altre. Io ,umana compagna di Bart, incomincio a pensare che  ci sia  dietro un bel business
Ciao, come in ogni ambito ci sono i professionisti seri e quelli che badano soltanto all’incasso.
Purtroppo non è facile scegliere.
Attualmente in Italia non esiste un albo professionale né degli educatori né degli istruttori esperti in area comportamentale.
Ci sono però delle associazioni che cercano di portare avanti un discorso di cinofilia in linea con gli studi etologici e cinofili più moderni, le neuroscienze, il benessere animale. E queste associazioni raccolgono numerosi associati, perseguendo l’obiettivo di una formazione continua: lo scambio di informazioni permette il progredire della buona cinofilia.
Quando si sceglie un professionista, intanto si dovrebbe poter accedere al suo curriculum e raccogliere informazioni sul suo modo di lavorare.
“Un cane è un cane” è un’affermazione un po’ affrettata.
Allora, io attualmente sono un educatore cinofilo, il che significa che mi occupo di educazione: offro ai proprietari gli strumenti per capire il proprio cucciolo o cane adulto, e impostare con lui una convivenza serena e appagante. Propongo degli esercizi e offro degli strumenti educativi, ho ovviamente un protocollo di lavoro, ma ogni volta ho a che fare con un cane diverso che vive in un diverso contesto familiare.
Sono anche un tecnico di Nosework, e uso le attività olfattive a scopo educativo, non solo ludico-sportivo.
Quando incontro un cane e la sua famiglia, ho bisogno di capire tantissime cose, e non è sufficiente conoscere la razza o il sesso del cane per avere un’idea delle sue motivazioni prevalenti e del suo orientamento verso il mondo. Né è sufficiente vedere una volta una persona per capire quali sono le sue esigenze e aspettative. Certo, nel tempo ho imparato sempre di più, ma continuo a imparare. Con umiltà.
Con il mio cane attuale - e molto di più coi precedenti cani - ho fatto sicuramente degli errori, ma lei è una femmina di Golden, ha un carattere docile e collaborativo; abbiamo impostato una buona relazione e non abbiamo nemmeno mai frequentato un percorso educativo, finché non mi sono iscritta alla scuola cinofila.
Un professionista serio non ha alcuna verità in tasca, ma di sicuro non direbbe mai che “un cane è un cane”.
Io ho a che fare con persone che vivono in città e si tengono un Maremmano in giardino; oppure hanno un microcane toy di nemmeno due chili che non sa nemmeno fare il cane; o un barboncino possessivo che li morde quando si avvicinano per togliergli di bocca un calzino; oppure hanno adottato una creatura tramite una staffetta dal sud, e si ritrovano un animale terrorizzato da tutto… O, più semplicemente, è il loro primo cucciolo e vorrebbero offrirgli una vita bella - ma non è detto che quel che piace a loro piaccia anche a lui.
Oppure hanno un cucciolone di grossa taglia che non ha un minimo di propriocezione perché non gli hanno mai fatto fare le scale, temendo la displasia; o gli hanno lasciato incontrare altri cani solo al guinzaglio, per sicurezza, e ora si ritrovano un individuo imbranato nelle relazioni sociali; oppure lo hanno portato ovunque, sovraesponendolo a troppi stimoli…
A tutte queste persone io offro degli strumenti per capire il proprio cane e gestire la vita assieme: sono degli strumenti che vanno calati nella vita di tutti i giorni, con impegno e coerenza, e ciascuno deve fare i conti con la propria realtà. Nessuno può pensare che il cane abbia un interruttore da pigiare per ottenere quel determinato comportamento.
Sono appena tornata dalla passeggiata con due ragazzi e il loro cane; ce l’hanno da tre mesi, e per un anno ha vissuto in un cortile 3 x 5 da cui non usciva mai. È un cane deprivato e gli stanno regalando un’opportunità di vita, ma devono lavorarci, per acquisire nei suoi confronti referenza e credibilità. Questo cane sbarella quando vede un altro cane dall’altra parte della strada. È in balia delle proprie emozioni: devono aiutarlo a trovare un equilibrio, esercitando su di lui il necessario controllo, ma favorendo anche lo sviluppo del suo autocontrollo, perché si comporta come un cucciolo; non si rende nemmeno conto del modo più idoneo per approcciare un altro cane.
È un maschio intero. Marca moltissimo in passeggiata, ed è nelle mie competenze capire quanta ansia ci sia in queste marcature. Ma è un cane buono, docile. Ha comportamenti che sembrano aggressivi, ma non lo sono. Ha bisogno di sentire che non è da solo. Se gli appoggi una mano su un fianco, ti si appoggia addosso e ti fa capire che ha bisogno di aiuto…
Spesso mi sento inadeguata. Mi confronto con i miei colleghi. A gennaio inizierò un percorso formativo in ambito comportamentale, perché alcuni cani - e alcune famiglie - hanno realmente bisogno di un aiuto specifico, che vada oltre i semplici strumenti educativi: comportamenti ossessivi, o fobici, o di aggressività ripetuta, devono essere trattati da professionisti cinofili e da veterinari specializzati.
Quindi, sicuramente il business riguarda i sedicenti cinofili o quelli che continuano ad applicare metodi obsoleti, senza aggiornarsi, perché “si è sempre fatto così”. O quelli che ti dicono che in un tot di lezioni ti sistemano il cane.
O quelli che darebbero un farmaco a tutti indiscriminatamente.
Tutti gli altri sono persone serie che hanno a cuore il benessere dei cani e si rendono conto che il proprio lavoro deve avere un approccio globale, di estrema delicatezza perché affronta un sistema complesso come quello delle relazioni familiari.
E la stessa cosa vale per gli allevatori. Un allevatore serio sa anche valutare quale cucciolo maschio o femmina affidarti.
« Ultima modifica: 03 Novembre 2022, 14:42:24 da LaMaria »

Offline LaMaria

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #23 il: 03 Novembre 2022, 14:19:44 »
Mi baso solo sulla mia esperienza personale con molti Golden e Labrador che conosco e che frequento. Ripeto che non si può generalizzare molto, ma in linea generale il maschio ha bisogno di polso fermo, rimproveri verbali con tono serio quando serve ed è importante soprattutto nella crescita farsi "rispettare" (perchè vedrai che tendono nel tempo a metterti in discussione). Bisogna rimarcare più volte durante la crescita che SEI TU che ti prendi cura di lui e non che tu dovrai seguire lui (al guinzaglio, nelle direzioni in passeggiata, se incontri e ti fermi con qualcuno etc...).

Ad esempio io noto ancora che soprattutto nella passeggiata notturna, se esce con me è abbastanza tranquillo e mi segue a passo; se esce con mia figlia o mia moglie assume una specie di atteggiamento di protezione. Cammina avanti e non al passo, tende a scegliere lui il percorso della passeggiata, controlla tutto se si incrocia qualcuno sul marciapiede, ringhia se si avvicina una persona ubriaca. Succede solo la notte  ::)  (...e diciamo che in questo non lo correggo e anzi mi fa comodo quando esce con mia figlia la sera: così ha il bodyguard  :D :D )
Bravo bravissimo.
Questo si può sempre dire. Maschio o femmina, un cane deve sempre sapere “chi gestisce cosa”.
Meglio che gli sia chiaro fin da subito. E non è di certo con la coercizione che glielo si fa capire. La credibilità è un’altra cosa.

Offline dani

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #24 il: 03 Novembre 2022, 16:34:58 »
Ciao, come in ogni ambito ci sono i professionisti seri e quelli che badano soltanto all’incasso.
Purtroppo non è facile scegliere.
Attualmente in Italia non esiste un albo professionale né degli educatori né degli istruttori esperti in area comportamentale.
Ci sono però delle associazioni che cercano di portare avanti un discorso di cinofilia in linea con gli studi etologici e cinofili più moderni, le neuroscienze, il benessere animale. E queste associazioni raccolgono numerosi associati, perseguendo l’obiettivo di una formazione continua: lo scambio di informazioni permette il progredire della buona cinofilia.
Quando si sceglie un professionista, intanto si dovrebbe poter accedere al suo curriculum e raccogliere informazioni sul suo modo di lavorare.
“Un cane è un cane” è un’affermazione un po’ affrettata.
Allora, io attualmente sono un educatore cinofilo, il che significa che mi occupo di educazione: offro ai proprietari gli strumenti per capire il proprio cucciolo o cane adulto, e impostare con lui una convivenza serena e appagante. Propongo degli esercizi e offro degli strumenti educativi, ho ovviamente un protocollo di lavoro, ma ogni volta ho a che fare con un cane diverso che vive in un diverso contesto familiare.
Sono anche un tecnico di Nosework, e uso le attività olfattive a scopo educativo, non solo ludico-sportivo.
Quando incontro un cane e la sua famiglia, ho bisogno di capire tantissime cose, e non è sufficiente conoscere la razza o il sesso del cane per avere un’idea delle sue motivazioni prevalenti e del suo orientamento verso il mondo. Né è sufficiente vedere una volta una persona per capire quali sono le sue esigenze e aspettative. Certo, nel tempo ho imparato sempre di più, ma continuo a imparare. Con umiltà.
Con il mio cane attuale - e molto di più coi precedenti cani - ho fatto sicuramente degli errori, ma lei è una femmina di Golden, ha un carattere docile e collaborativo; abbiamo impostato una buona relazione e non abbiamo nemmeno mai frequentato un percorso educativo, finché non mi sono iscritta alla scuola cinofila.
Un professionista serio non ha alcuna verità in tasca, ma di sicuro non direbbe mai che “un cane è un cane”.
Io ho a che fare con persone che vivono in città e si tengono un Maremmano in giardino; oppure hanno un microcane toy di nemmeno due chili che non sa nemmeno fare il cane; o un barboncino possessivo che li morde quando si avvicinano per togliergli di bocca un calzino; oppure hanno adottato una creatura tramite una staffetta dal sud, e si ritrovano un animale terrorizzato da tutto… O, più semplicemente, è il loro primo cucciolo e vorrebbero offrirgli una vita bella - ma non è detto che quel che piace a loro piaccia anche a lui.
Oppure hanno un cucciolone di grossa taglia che non ha un minimo di propriocezione perché non gli hanno mai fatto fare le scale, temendo la displasia; o gli hanno lasciato incontrare altri cani solo al guinzaglio, per sicurezza, e ora si ritrovano un individuo imbranato nelle relazioni sociali; oppure lo hanno portato ovunque, sovraesponendolo a troppi stimoli…
A tutte queste persone io offro degli strumenti per capire il proprio cane e gestire la vita assieme: sono degli strumenti che vanno calati nella vita di tutti i giorni, con impegno e coerenza, e ciascuno deve fare i conti con la propria realtà. Nessuno può pensare che il cane abbia un interruttore da pigiare per ottenere quel determinato comportamento.
Sono appena tornata dalla passeggiata con due ragazzi e il loro cane; ce l’hanno da tre mesi, e per un anno ha vissuto in un cortile 3 x 5 da cui non usciva mai. È un cane deprivato e gli stanno regalando un’opportunità di vita, ma devono lavorarci, per acquisire nei suoi confronti referenza e credibilità. Questo cane sbarella quando vede un altro cane dall’altra parte della strada. È in balia delle proprie emozioni: devono aiutarlo a trovare un equilibrio, esercitando su di lui il necessario controllo, ma favorendo anche lo sviluppo del suo autocontrollo, perché si comporta come un cucciolo; non si rende nemmeno conto del modo più idoneo per approcciare un altro cane.
È un maschio intero. Marca moltissimo in passeggiata, ed è nelle mie competenze capire quanta ansia ci sia in queste marcature. Ma è un cane buono, docile. Ha comportamenti che sembrano aggressivi, ma non lo sono. Ha bisogno di sentire che non è da solo. Se gli appoggi una mano su un fianco, ti si appoggia addosso e ti fa capire che ha bisogno di aiuto…
Spesso mi sento inadeguata. Mi confronto con i miei colleghi. A gennaio inizierò un percorso formativo in ambito comportamentale, perché alcuni cani - e alcune famiglie - hanno realmente bisogno di un aiuto specifico, che vada oltre i semplici strumenti educativi: comportamenti ossessivi, o fobici, o di aggressività ripetuta, devono essere trattati da professionisti cinofili e da veterinari specializzati.
Quindi, sicuramente il business riguarda i sedicenti cinofili o quelli che continuano ad applicare metodi obsoleti, senza aggiornarsi, perché “si è sempre fatto così”. O quelli che ti dicono che in un tot di lezioni ti sistemano il cane.
O quelli che darebbero un farmaco a tutti indiscriminatamente.
Tutti gli altri sono persone serie che hanno a cuore il benessere dei cani e si rendono conto che il proprio lavoro deve avere un approccio globale, di estrema delicatezza perché affronta un sistema complesso come quello delle relazioni familiari.
E la stessa cosa vale per gli allevatori. Un allevatore serio sa anche valutare quale cucciolo maschio o femmina affidarti.
Maria ho scritto un cane è un cane volendomi riferire al mio ,tradotto Bart è sempre Bart eppure ho incontrato in questi 2 anni educatori di formazione diversa che leggevano il mio cane in modo diverso dando consigli diversi talvolta opposti. Il curriculum se c'è lo leggo sempre salvo poi scoprire che c'è il comportamentalista con lista di master infinita presi online che non si avvale dell'affidamento con istruttore o educatore perché ritiene non abbiano gli strumenti adatti per intervenire. L' istruttore in rieducazione che che si risente se lo paragoni a un educatore. Chi ti suggerisce metodi educativi della vecchia cinofilia e un altro che strabuzza gli occhi e ti parla di nuova cinofilia e metodo gentilista. Gente che ho scoperto si è diplomata con corsi online senza mai aver interagito con un cane ( durante i 2 anni di lockdown)
 Non è una critica a te ma parlando in generale per un proprietario che si approccia con il mondo dell'educazione e rieducazione non è facile perché trovi tutto e il contrario di tutto  .
« Ultima modifica: 03 Novembre 2022, 17:14:28 da dani »

Offline M.Rosa&Renny

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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #25 il: 03 Novembre 2022, 18:03:05 »
Standing ovation!
Aggiungo: senza scomodare Edward Wilson e i vari padri etologi , molti si limitano a leggere ( non studiare ) Marchesini. I più bravi imparano la dottrina, a menadito. Parimente a quegli ingegneri che ti trovi in ufficio, neoassunti. Con tre lauree, formatissimi a livello teorico ma completamente avulsi alle pratiche operative. Alla gestione sul campo. Ma inscalfibilmente tronfi dei propri titoli formativi, quindi sordi e ciechi . Senza curiosità, quella necessaria per mettersi in discussione ogni volta con un soggetto ( canide o umano ) diverso.
Queste nuove scienze , perché da discipline muteranno in scienze, tali diverranno perché NON statiche. Ma mutevoli, sempre in discussione. I professionisti saggi sono in quelli che rifuggono gli stilemi ma sperimentano, sbagliando anche , però con la consapevolezza di trattare ogni soggetto in maniera squisitamente esclusiva.
Il mio credo darwiniano è noto, qua. Quindi non stupitevi se dico che le ns due specie si sono e si stanno evolvendo insieme. Miscelandosi. Trasferendo imprinting di informazioni enormi. In maniera velocissima. E ciò che era valido venti anni orsono, ora appare vetusto . Perché grazie anche alle nuove tecnologie che han permesso analisi strumentali sofisticate, molto si è scoperto . E queste scoperte han permesso di spiegare processi comportamentali e cognitivi dei cani che sono eccezionali.
Ma le mie sono considerazioni da appassionato ignorante, quindi da prendersi come IHMO
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Re:Maschio o femmina?
« Risposta #26 il: 04 Novembre 2022, 17:46:41 »
Maria ho scritto un cane è un cane volendomi riferire al mio ,tradotto Bart è sempre Bart eppure ho incontrato in questi 2 anni educatori di formazione diversa che leggevano il mio cane in modo diverso dando consigli diversi talvolta opposti. Il curriculum se c'è lo leggo sempre salvo poi scoprire che c'è il comportamentalista con lista di master infinita presi online che non si avvale dell'affidamento con istruttore o educatore perché ritiene non abbiano gli strumenti adatti per intervenire. L' istruttore in rieducazione che che si risente se lo paragoni a un educatore. Chi ti suggerisce metodi educativi della vecchia cinofilia e un altro che strabuzza gli occhi e ti parla di nuova cinofilia e metodo gentilista. Gente che ho scoperto si è diplomata con corsi online senza mai aver interagito con un cane ( durante i 2 anni di lockdown)
 Non è una critica a te ma parlando in generale per un proprietario che si approccia con il mondo dell'educazione e rieducazione non è facile perché trovi tutto e il contrario di tutto  .
Ciao! Ora ho capito meglio e sono d’accordo. Non è per niente facile. E ovviamente sono d’accordo anche con Renato.
(A proposito di aggiornamento, sono stata recentemente a un seminario con Elisabetta Mariani. Ha citato un articolo del 2013 e ha commentato: è un po’ datato…)

 


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