ma qui si parla di divieto anche CON IL GUINZAGLIO!!!
questi sono esagerati.
da me i caprioli ed i daini fanno man bassa nei campi coltivati,li vedo tutti i giorni,
i cinghiali "aravano" dappertutto e x limitarli sono stati introdotti i lupi,
non i "nostri",ma dell'est-europa,dei veri manzi di oltre 50 kg. che hanno decimato non solo i cinghiali,
ma anche pecore e vitelli al pascolo......
quando gli allevatori si sono sentiti dire dagli "ecologisti" che si dovevano abituare al lupo,
come ad un qualsiasi evento naturale come la grandine o la siccità,
x poco non li hanno presi a fucilate!!
un pò di misura!!!
Urca
quanta disinformazione in così poche frasi! Non si possono leggere ste cose dai!
Mi stupisce davvero che persone colte e informate credano alla leggenda dei lupi introdotti dagli ambientalisti. Ma davvero c'è chi ci crede?
Il lupo (italico DOC) non è mai scomparso dall'Appennino, nonostante la caccia a tappeto, che invece l'ha fatto sparire dall'arco alpino a inizio secolo scorso. Negli anni '90 il lupo ha iniziato una lenta e graduale ricolonizzazione spontanea, passando dall'Emilia, la Liguria, poi il Piemonte e adesso è arrivato in Lombardia, Veneto e in Friuli e si sta per ricongiungere alle popolazioni di lupo slovene. Si sta riprendendo il suo vecchio habitat, insomma, quello da cui era stato eliminato a fucilate nell'Ottocento. E ci sta riuscendo con fatica e lentezza perché le fucilate continuano a essere la norma, nonostante sia una specie ad altissimo status di protezione.
Nessuno ha introdotto niente, mai. Tantomeno fantomatici lupi dell'est europa. La prova scientifica è che tutti i lupi del nord Italia sono schedati geneticamente, ci sono équipe di ricerca facenti capo alle università di Torino, Genova, Pavia che raccolgono peli e cacche e conoscono ogni individuo, ogni parentela. Alcuni sono seguiti nei loro spostamenti coi collari gps. Tutti i branchi sono noti, ben conosciuti, si sa da chi sono composti ecc. Gli ambientalisti non sono mai stati neanche coinvolti nelle attività di monitoraggio, non centrano niente col lupo, nn hanno una lira, non fanno e non hanno mai potuto fare niente di concreto, solo tante parole in tv.
Ci sono regolari pubblicazioni ma evidentemente a chi ha interessi economici in ballo piace credere alle favole.
Poi, altro piccolo dettaglio tecnico
in natura è il numero di prede disponibili che determina il numero di predatori, non viceversa. Questo concetto sfugge praticamente a tutti, ai cacciatori ma anche agli ambientalisti. Il lupo è tornato perché le montagne si sono di nuovo ripopolate di prede. E il numero di lupi presenti è in funzione della quantità di cibo disponibile, anche se in realtà da noi potrebbero oramai esserci molti più lupi delle poche centinaia che ci sono, ma appunto il bracconaggio impedisce a questa specie di raggiungere il suo potenziale numerico. I predatori naturali NON funzionano come riduttori del numero di prede.
Gli unici che hanno introdotto fauna selvatica a caso negli scorsi decenni sono i cacciatori, che hanno introdotto cinghiali ucraini in Appennino, portando quasi all'estinzione del cinghialotto italico, più piccolo e mansueto. E poi cervi e daini e mufloni, che tra l'altro non sono neanche autoctoni...
Informarsi è sempre bene, non credi?