Tutto nasce dalle basi.
La famiglia, in primis.
La scuola , in seconda istanza.
E questa distorsione etica iniziale viene poi consolidata dai ritmi, dai vincoli, dai vizi, dalle condizioni economiche .
Genitori che vogliono restare eterni ragazzi, che tolgono tempo ed attenzioni ai figli. Facendoli crescere tra YT e realtà virtuali. Per aver più tempo per inseguire l’eterna giovinezza, i ritmi andati.
Poi però guai se la loro prole viene cazziata ( a scuola o sul lavoro ) perché allora levan le spade. Quasi a difendere cioè che “ avrebbero fatto” per crescerli. E crescerli bene.
Di rimando tutta la società vive di compromessi: nel lavoro e nel privato. Figli tutti di un consumismo esagerato che ci annebbia pensieri e desideri. Ingabbiati in stereotipi che , per pigrizia o per non sentirsi diversi, mai mettiamo in discussione.
Siamo assopiti. Stordito. E consapevolmente indottrinati.
Per comodo.
Di contrappasso le frustrazioni aumentano, cresce il sentimento di rabbia ed intolleranza dove invece dovrebbe fiorire la compassione. Dove i veri valori dovrebbero essere quelli votati alla cooperazione. All’aiuto. Alla misericordia.
Il contest politico , ma ancora di più la finta intellighenzia, sono coloro che foraggiano questo trend . Creando terreno fertile per acerbare situazioni vibranti.
Nella Roma antica…. Lo sapete meglio di me… quando la situazione diventava insostenibile per guerre , attriti o carestie… la repubblica consapevolmente eleggeva un tiranno. Un dittatore. Nel senso più fine del termine.
Preposto a rimettere tutto in regola, stabilendo leggi ed usando pugno di ferro.
La scelta consapevole dei ns avi , maturata con saggezza, portava sempre frutti dei quali tutto l’impero godeva.
Ma noi la storia l’abbiamo dimenticata o mai studiata