Il Forum del GOLDEN RETRIEVER
LIBERAMENTE => Raccontiamoci => Topic aperto da: orsidanna - 09 Ottobre 2013, 10:40:42
-
Ci sono stato diverse volte a Longarone, a camminare.
Il Toc è davvero duro da conquistare, il sentiero sale molto ripido ed in alcune zone le foglie coprono la via rendendo ancora più difficile l'ascesa.
Le segnalazioni non sono molto visibili, ma ci sono ometti e vecchi segnavia che aiutano nell'orientamento.
Salendo, con una piccolissima deviazione, si passa accanto alla frana, dove incombe ancora un enorme lastrone inclinato.
In basso si vedono spesso il lago ed il paese, immobili, come se nulla fosse mai successo.
In cima il panorama è splendido, a 360° e vale tutta la fatica fatta per arrivare fin lassù.
La montagna ti accompagna sempre, anche quando non sei lì...
Il Toc lo fa un po' di più, ti entra dentro con quel suo urlo silenzioso di dolore e fango e ti lascia addosso un eterno senso di debolezza.
Ci vorrei tornare ancora una volta, dopo tanti anni, magari con Sofia... e raccontarle di quel momento in cui tutto si fermò e la vita di questi luoghi cambiò per sempre.
Oggi desidero soltanto ricordare.
(https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/p480x480/1380667_464316237017889_2031846288_n.jpg)
-
Non so quanti anni fa ci sei stato, ma e' uno spettacolo rivedere come sono risorti quei posti(compresi quelli del terremoto)
-
Consiglio se vieni da queste parti, fatti un giretto a Venzone, ci sono le mummie meglio conservate in Italia.
No ti prevengo Francesca non c'e' ihihihih
-
Passo a Longarone più volte ogni estate...
lascia sempre senza parole vedere quell'enorme diga ancora intatta..
sono troppo giovane per aver vissuto la vicenda ma l'emozione che mi colpisce dentro credo non abbia tempo..
-
Oggi è l'anniversario?
MAmma mia... mi ha sempre impressionato questo evento!
-
Son passati cinquanta anni...un ricordo e una preghiera silenziosa...
-
http://www.lastampa.it/2016/07/17/speciali/150-anni/scrivo-da-un-paese-che-non-esiste-pi-cos-il-vajont-inghiott-migliaia-di-vite-9RapGpRiaecmwoambvyQ9N/pagina.html
-
Ciao.
La storia del Vajont mi ha sempre impressionato, ed ogni volta che la rileggo o che rivedo il "meraviglioso" servizio di Paolini mi commuovo!
Anch'io vorrei andare almeno una volta nella vita in quei luoghi per riflettere e per portare omaggio a tutte le persone che sono scomparse in pochi istanti, trascinati via da un potentissimo fiume di fango!
E come te, vorrei farlo con le mie figlie, per parlar loro di questa grande tragedia che ci porteremo sempre dentro!
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
-
La memoria non si deve assopire.
-
Si Robi, Vero. Mai dimenticare. Un silenzio assordante in quei luoghi.....
-
Il 9 ottobre dell’anno scorso ero lì, alla diga del Vajont.
Un’emozione fortissima!
Ne ho parlato a mia figlia, aveva 7 anni l’anno scorso!
Quella storia, sarà sempre in me!
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
-
ci vado piu' o meno ogni estate ed e' sempre spunto di riflessione
-
Mi piacerebbe molto andare
-
son posti molto belli Frasterix, poi da li si raggiungono dei piccoli gioielli della natura
-
Indubbiamente, spero di andarci presto
-
Ti ringrazio del tuo delicato ricordo.
La mia nonna era di Erto e molte volte con lei sono tornata in quei luoghi.
La prima volta che vi andai non avevo neppure un anno, sono del 1962. Conservo ancora una vecchia fotografia (hai presente quelle in bianco e nero di una volta, con adulti bambini e cani nell'aia di una cascina). Dopo il disastro, di quella fotografia restavamo solo io, mia mamma e la nonna, perché abitavamo a Brescia ed eravamo tornate a casa.
-
La memoria. La memoria è quel che resta per rimanere umani.