Ragazze, noi si semina, il più possibile bene. I nostri ragazzi ci guardano, continuano a guardarci anche quando sembra che trovino altri punti di riferimento, e a volte sembra che siano molto destabilizzati.
Certo, se i figli sono tranquilli e "inquadrati", se non hanno particolari problemi o difficoltà, è un po' più facile. Poi conta tanto la salute, nella mia famiglia siamo fortunati.
Io mi son fatta l'idea che ognuno si porta dietro, nel suo essere genitore, la sua esperienza di figlia o figlio. Quel che possiamo fare è cercare di essere sempre coerenti, nella coppia di genitori; cercare di dare sempre fiducia e di valorizzare le qualità dei figli, più che sottolinearne i difetti; fargli sempre sentire che gli vogliamo bene; cercare via via altre "agenzie educative" delle quali possiamo fidarci (a scuola, nello sport, nelle attività di volontariato); e poi fidarci. Una volta il mio figlio maggiore mi ha detto (e aveva attraversato momenti veramente difficili) "guarda che io ho risorse sufficienti, sono forte anche se non sembra"...
Paradossalmente avrei dovuto fare quest'esperienza educativa con il cane prima di crescere i miei figlioli, perché mi serve tantissimo a capire come sono, come mi muovo, che tono di voce uso, quanto sono assertiva...
Allora invece ero proprio giovane, ho avuto il terzo a 31 anni, e di errori ne ho fatti tanti.
Ma adesso li guardo e li vedo tutti avviati verso una strada autonoma, con un sufficiente bagaglio per affrontare un futuro che non sembra per nulla facile.
Il grande è ripartito per Ancona, deve fare il tirocinio in ospedale. Ha detto che la notte è stata tranquilla, non ha sentito scosse. Lo penso.