Ciao Aslan. Come scrivevo prima, di base l'orientamento è per una femmina. L'abbiamo sempre pensato femmina per considerazioni varie, per la verità non so se tutte sensate dato che è il nostro primo cane. Leggendo qua e là, pare che la femmina sia più gestibile, più orientata verso il "padrone", più flessibile e calma. Però al telefono Tiziana mi ha dato un'altra chiave di lettura sul maschio dunque abbiamo rimesso tutto in discussione e attendiamo di vedere la situazione del singolo cane. Io credo che sia la personalità individuale a contare più di tutto. Io ho molta esperienza con i gatti e anche lì le differenze di genere sono marcate ma sono forti pure quelle tra i singoli individui dello stesso genere. Il carattere nei gattini lo cogli subito anche se sono di due mesi; si rapportano al mondo, al territorio e alle persone in modo molto diverso (mi riferisco a gatti che vivono liberi, non a quelli da appartamento). Lasciando da parte le differenze maschio-femmina (le femmine sono molto più intelligenti, combattive e intraprendenti, i maschi sono dei bambinoni buffissimi), anche tra maschi il carattere varia molto da soggetto a soggetto. Ad esempio ho un gatto buonissimo, coccolone, calmo, pacato,
morbido nei modi con tutti (gatti e persone), socievolissimo ed era così già da 2/3 mesi, il carattere era ben visibile ed è rimasto quello anche ora che è adulto. Un altro invece che adesso è piccolo mostra un indole opposta: anche lui è socievole al 100 % ma in modo effervescente: ti salta addosso, reclama a viva voce le coccole, ti mordicchia le caviglie, corre da tutte le parti...è un vero terremoto
Forse sbaglio, ma penso che la questione non sia tanto diversa per i cani.
Dunque riassumendo, l'orientamento sarebbe per la femmina, ma la priorità rimane l'indole.
Sai invece cosa continua a spaventarmi un po' nell'idea del maschio, anche per la nostra inesperienza ? Il rischio di conflittualità con altri cani maschi in passeggiata, soprattutto perché in Sicilia capita spesso di imbattersi in cani randagi.