Leggo ora e mi spiace molto. Capisco che cosa significhi la non condivisione delle aspettative sui cani, c'è mio marito che del cane non si occupa e non lo vuole in giro. Devo fare attenzione a non creare attriti, e siamo sposati da 24 anni. Eppure abbiamo trovato un equilibrio, sa che ne avevo bisogno, che mi fa stare bene e che sono felice. Le parla. La scavalca. Non la vuole in giro per casa, ma la casa è grande e lei ha tutto il suo spazio, sempre vicino a me che poi lavoro a casa.
Quand'era piccina, scendevo prestissimo, prima di colazione, a pulire il pavimento dove aveva fatto pipì.
Con il primo cane, preso quando i tre bambini erano piccoli, ho fatto diversi errori, dovuti al poco tempo da dedicargli, eppure lui ci adorava.
Le difficoltà dei primissimi tempi (due-tre mesi) si superano in fretta, i Golden sono speciali in questo, ma sono anche estremamente sensibili e vivono le nostre ansie, le nostre insicurezze e la mancanza di coerenza.
Non capisco, per esempio, se si poteva in qualche modo evitare che prima Maya dormisse con l'allevatore e poi fosse messa in un kennel.
Per i continui guaiti, per fortuna Maebh non ha "rotto tanto le scatole". Ha sempre dormito in cucina nella sua cuccia, senza kennel. È capitato, qualche volta, che abbaiasse. Fucilatemi ma io due o tre volte ho usato una spruzzatina notturna con lo spruzzino da stiro, e l'ha piantata subito.
Non dico che bisogna fare così, dico che ogni famiglia deve far spazio al cane in modo che tutti i pezzi del puzzle combacino. Ognuno deve trovare il suo modo. E tutti ne saranno arricchiti. Forza, riprovateci!