Autore Topic: ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi.. (+farmacologia)  (Letto 44446 volte)

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Offline sofy94

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #60 il: 01 Marzo 2013, 22:21:27 »
Che motivazioni devo darti? Forse certe cose le ho vissute per questo mi fa un po' impressione leggere con quanta facilità giudichi le persone che soffrono, come se fosse facile scegliere come curarsi davanti a certe diagnosi
"Visione favolistica" ti ha così offeso?... MA cosa devo dire difronte al fatto che un tizio sia guarito dal cancro con il gelato al limone...
Pensavo pure di essere stata bonaria  ?-?-? 

Cmq impara il contraddittorio, non è possibile che ogni volta che uno non è d'accordo tu reagisca in modo così piccato :o
Ti si può solo dare ragione
Voglio dire solo una cosa..visto che la discussione sta andando su altri binari..anche piuttosto dolorosi..
Io il discorso di Francesca lo capisco..
Insomma,non è facile Sofia leggere che un tizio è guarito con un gelato al limone..
Soprattutto per chi il cancro lo ha vissuto.
Io ho perso mia nonna per un linfoma,mio cugino di 20 anni per una leucemia e adesso ho un altro cugino con un cancro ai testicoli..
Insomma...
certe cose sono dolorose da vivere e altre sono dure da leggere,fidati..
con tutto l'affetto possibile eh!  :hug:
Aspettate, fermi tutti.
Io ne parlo così perché Voglio essere consapevole e un minimo preparata se un giorno mi dovesse capitare (facendo tutti gli scongiuri del caso) ma questo non significa che non sappia cosa significhi avere un tumore.
visto che mio nonno se n'è andato proprio per un'operazione per l'asporto di un tumore non riuscito (non è proprio quello che è successo ma ora non mi va di dilungarmi) e mia nonna ha avuto un cancro al seno con tutto quello che ne ha comportato.
Quindi non credo di esserne così estranea come pensate.
Non giudico le persone, giudico il metodo con cui dovrebbero venir curate le persone e che la maggior parte di queste persone prese dallo spavento e dalla sconforto (ovviamente, come potrebbe non essere così) si mettono completamente in mano ai medici  ma certe terapie non credo possano giovare alla salute (e questo lo ripeto per l'ennesima volta NON LO DICO IO, LO DICONO I NUMERI......preoccupanti....).
e la cosa del gelato al limone era un paradosso ovviamente (quindi in questo caso Francesca ha ragione era una storia del cuggino di mio cuggino....anche se la al paese si è parlato per giorni e giorni sui giornali locali di miracolo....ovvio non avevano altro di cui parlare in un paese di 500 abitanti  ;) ).
Chiara non mi sembra mi abbia dato ragione ma mi ha dato delle spiegazioni del suo punto di vista e io ho espresso le mie non vedo dove ho scritto che chi non la pensa come me è un cretino?? dove l'avresti letto? mi sono solo stizzita quando hai scritto che vivo in un mondo fantascientifico....in questo caso forse sei tu che non prendi altri punti di vista a parte il tuo (che non ho capito quale sia in realtà...cioè tra le righe ho capito: ok la chemio perché ti allunga almeno di qualche giorno la vita e che bisogna aver rispetto per chi ha passato o sta passando quella malattia...grazie ma non credo di essere insensibile a tal punto)
cioè a me piace il confronto ma dall'altra parte devo avere un riscontro e non un muro cosa che invece ho trovato in te Francesca.

Offline Francesca*

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #61 il: 01 Marzo 2013, 22:25:01 »
Mi sembra proprio un dialogo tra sordi, visto che sono la persona più matura la chiudo qui perché non penso che riuscirai mai a capire cosa sto dicendo... neanche se scrivessi un papiro di 100 pagine   ;)

Offline sofy94

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #62 il: 01 Marzo 2013, 22:26:30 »
Mi sembra proprio un dialogo tra sordi, visto che sono la persona più matura la chiudo qui perché non penso che riuscirai mai a capire cosa sto dicendo... neanche se scrivessi un papiro di 100 pagine   ;)
Grazie sinceramente per avermi fatto maturare e aumentato le mie conoscenze e sopratutto datomi informazioni su cui riflettere.
Questo si che mi aiuta a capire.
eheheh ma in realtà qua l'unica sorda sono io quindi vorrai dire un dialogo tra una sorda e una persona perfettamente normale (anche se mi piacerebbe capire cosa si intenda per normalità...ma anche su questo ci sarebbe da aprire un intero capitolo)

Offline Francesca*

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #63 il: 01 Marzo 2013, 22:29:49 »
Figurati non ho velleità di far maturare nessuno, né ho alcunché da insegnare
Non so cosa ti aspetti che ti dica, se avessi la cura per il cancro sarei la persona più felice del mondo
Quello che ti volevo dire l'ho già detto, che altro posso aggiungere?  :icon_confused:  Purtroppo non ci capiamo

Offline sofy94

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #64 il: 01 Marzo 2013, 22:48:58 »
Francesca sinceramente, io sono fatta così di natura, faccio ugualmente a scuola: ascolto per un po' il prof se vedo che ha qualcosa di interessante da dire ascolto volentieri altrimenti mi metto a pensare ai fatti miei.
Quello che cerco di dirti è: ne tu ne io abbiamo la cura del cancro su questo possiamo essere ahi me concordi.
Sappiamo che è una delle malattie più terribili che ci siano sulla terra e anche su questo ahi me possiamo concordare
Quello su cui non concordiamo è il metodo con cui ogni persona può affrontare questa malattia.
cioè concordiamo sul fatto che ogni persona può prendere la decisione che ritiene più giusta per la propria persona soltanto che io ho scritto qualche considerazione (con dati alla mano) sull'incidenza del cancro e la mortalità di chi ha fatto o meno una cura a base di Chemio e radio terapia. Questo perché??? perché girando la testa vedo solo dolore (come ho detto un'amichetta di mia sorella venerdì scorso è morta a 11 anni di leucemia) e quindi mi rendo conto che le normali cure non stanno effettivamente avendo i risultati che spesso una persona vorrebbe avere e così mi sono documentata un pochettino e quello che ho trovato mi ha lasciato sconvolta. perché effettivamente non immaginavo un così alto tasso di malattia.
ed è da questo che derivano le mie esternazioni (gelato al limone a parte).
Quindi se qualcuno mi può dare informazioni su un qualcosa che mi "interessa" (per lo meno come conoscenza personale) sono sempre ben disposta ad accettarlo e anzi ne faccio tesoro poi ovviamente quello che sento (in tutti i campi) lo elaboro e se cozza eccessivamente con il mio pensiero lo elimino ma almeno ho aumentato il mio bagaglino personale.
Lungi da me di far da insegnate su una materia di cui sono assolutamente ignorante quello che ho scritto è frutto di pensieri elaborati sulla base di dati statistici effettuati negli ultimi anni, i miei sono solo pensieri condivisibili o meno ma mai avrei voluto offendere qualcuno (non credevo che nei miei scritti si leggesse poco tatto o menefreghismo....se fosse così manco mi ci metterei a fare ricerche su queste cose) quindi se ti va di darmi un tuo parere sono ben felice di confrontarmi con te altrimenti...nulla
 :smileys_0271:   as before (beata ignoranza....non so nemmeno se si possa dire in inglese)

Offline sofy94

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #65 il: 01 Marzo 2013, 22:53:24 »
quoto totalmente
vedo che anche tu hai letto i miei post come chissà che cosa....boh....avrò dimenticato come si scrive in italiano.... eppure è una delle poche materie che studio  volentieri  ;)

Offline sofy94

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #66 il: 01 Marzo 2013, 22:56:33 »
P.S. siamo un po'  :ot-signal:  poi Chiara mi picchia  :doh:
Ritornando un minimo al topic che cos'è che provoca secondo voi questo innalzamento di casi di tumori (umani e canini)??? non potrebbe essere anche (aggiunto ad altri fattori ovviamente) per tutto ciò di poco naturale che in qualche modo assumiamo ( canino e umano) ?

Offline Annemarie Rijnveld

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..
« Risposta #67 il: 01 Marzo 2013, 23:05:22 »
Hmmm notizie interessanti sul forum Olandese per quanto riguarda come trattare Leishmania:

Cane età 8 anni con LM da 6 anni, periodicamente viene curato con Allopurinol, all'epoca con dei valori renali pessimi, DA consigliava delle crocchette dietetiche  :8),
proprietario invece ha deciso dieta Barf renale, (apporto di verdure notevole), piu per un periodo delle pastiglie di cranberry (fitoterapia!)
DA molto scettico, diceva che era impossibile ottenere il benchè minimo risultato, invece.....
2 settimane dopo i valori renali erano gia tornati perfetti.

Cane è tutt'ora in perfetto stato di salute!

Offline ChiaraMamo

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..(+farmacologia)
« Risposta #68 il: 01 Marzo 2013, 23:08:33 »

Vedo che ormai l'ot prosegue e nello steso tempo penso sia difficile dividere la discussione di partenza quindi...



Entrare nello specifico di patologie così gravi e serie è sempre difficile attraverso le pagine del web...
L'argomento è complesso, delicato e non presenta sicuramente un'unica visione d'insieme...
Attraverso la mia personale esperienza, (lavorativa e familiare), ho compreso e capito quanto sia importante mettere SEMPRE la persona malata al centro di ogni possibile considerazione...
Il cancro come le persone... non ha un'unica faccia quindi non è possibile generalizzare approcci terapeutici, aspettative di vita, prognosi e cure...
I farmaci chemioterapici come la terapia ormonale, l'immunoterapia, la radioterapia la chirurgia etc etc fanno parte sicuramente di quegli assi nella manica per cercare di combattere questi terribili DRAGHI...
Negli ultimi anni la ricerca ha fatto passi da gigante nello studio dei farmaci citotossici cercando di potenziare al massimo gli effetti positivi/benefici e riducendo quelli negativi ed oggi numerose forme tumorali (vedi ad esempio alcune ematologiche) guariscono completamente proprio grazie a queste terapie...
Quello che voglio dire è che in ogni caso la persona malata deve essere SEMPRE tutelata, protetta, consigliata, guidata in un percorso il più possibile individuale che rispetti ogni sua esigenza...
Tutti dovremmo lottare contro il cancro... uniti e solidali senza alzare a priori delle barriere che in alcuni casi potrebbero rivelarsi controproducenti...
I farmaci chemioterapici hanno sicuramente molti effetti collaterali... ma ne hanno anche altrettanti meritevoli.
Non è detto che siano sempre la terapia elettiva e più indicata per ogni tipo di malato e per ogni tipo di tumore... ma in molti casi lo possono essere...
Come scrivevo sopra... per me è sicuramente più importante lottare contro l'abuso o il mal d'uso di un farmaco... rispetto a una bocciatura totalitaria fatta a priori...
Qualche contributo


http://www.controilcancro.it/ricerca-cancro/farmaci.asp
http://www.airc.it/cura-del-tumore/chemioterapia.asp
« Ultima modifica: 02 Marzo 2013, 09:49:50 da ChiaraMamo »



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Offline sofy94

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..(+ farmacologia)
« Risposta #69 il: 01 Marzo 2013, 23:16:05 »
Vedo che ormai l'ot prosegue e nello steso tempo penso sia difficile dividere la discussione di partenza quindi...



Entrare nello specifico di patologie così gravi e serie è sempre difficile attraverso le pagine del web...
L'argomento è complesso, delicato e non presenta sicuramente un'unica visione d'insieme...
Attraverso la mia personale esperienza, (lavorativa e familiare), ho compreso e capito quanto sia importante mettere SEMPRE la persona malata al centro di ogni possibile considerazione...
Il cancro come le persone... non ha un'unica faccia quindi non è possibile generalizzare approcci terapeutici, aspettative di vita, prognosi e cure...
I farmaci chemioterapici come la terapia ormonale, l'immunoterapia, la radioterapia la chirurgia etc etc fanno parte sicuramente di quegli assi nella manica per cercare di combattere questi terribili DRAGHI...
Negli ultimi anni la ricerca ha fatto passi da gigante nello studio dei farmaci citotossici cercando di potenziare al massimo gli effetti positivi/benefici e riducendo quelli negativi ed oggi numerose forme tumorali (vedi ad esempio alcune ematologiche) guariscono completamente proprio grazie a queste terapie...
Quello che voglio dire è che in ogni caso la persona malata deve essere SEMPRE tutelata, protetta, consigliata, guidata in un percorso il più possibile individuale che rispetti ogni sua esigenza...
Tutti dovremmo lottare contro il cancro... uniti e solidali senza alzare a priori delle barriere che in alcuni casi potrebbero rivelarsi controproducenti...
I farmaci chemioterapici hanno sicuramente molti effetti collaterali... ma ne hanno anche altrettanti meritevoli
Non è detto che siano sempre la terapia elettiva e più indicata per ogni tipo di malato e per ogni tipo di tumore... ma in molti casi lo possono essere...
Come scrivevo sopra... per me è sicuramente più importante lottare contro l'abuso o il mal d'uso di un farmaco... rispetto a una bocciatura totalitaria fatta a priori...

Qualche contributo


http://www.controilcancro.it/ricerca-cancro/farmaci.asp
http://www.airc.it/cura-del-tumore/chemioterapia.asp
Grazie Chiara, leggerò sicuramente ma non ora perché mi sto letteralmente addormentando e l'unica cosa che riesco a fare in questo momento è leggere frivolezze e non cose serie, domani se riesco le leggo volentieri altrimenti lunedì  :smiley:
« Ultima modifica: 02 Marzo 2013, 09:50:58 da ChiaraMamo »

Offline tegolino

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi..(+farmacologia)
« Risposta #70 il: 02 Marzo 2013, 07:41:58 »
Io quest anno sto vaccinando Dug. Ma il prezzo che dici è veramente esagerato. Io pago 60 euro a puntura. Sono 1 puntura ogni 3 settimane e poi una all'anno.
« Ultima modifica: 02 Marzo 2013, 09:36:18 da ChiaraMamo »

Offline sofy94

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi.. (+farmacologia)
« Risposta #71 il: 02 Marzo 2013, 10:32:20 »
Ho una domanda per chi deciderà o che ha già deciso di far questo vaccino al proprio cane: per quale motivo avete deciso di sottoporre il vostro cane a questo vaccino?
consiglio veterinario, siete più sicuri per un'eventuale copertura o altro??

Offline Tiziana

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi.. (+farmacologia)
« Risposta #72 il: 02 Marzo 2013, 10:52:30 »
Come ho già scritto tempo addietro quando un utente un pò "fumino" del Forum aveva dichiarato che si sarebbe fatto arrivare il vaccino da non ricordo più quale paese, per ora non prendo nemmeno in considerazione l'idea di usare questo prodotto, e la parola prodotto è usata volutamente, già perchè il Canileish, non è un vaccino
http://www.tipresentoilcane.com/2012/05/16/leishmaniosi-il-nuovo-vaccino-serve-davvero-ed-e-davvero-affidabile/
e per chi non ha Fb e scusandomi in anticipo perchè il post sarà lunghissimo....
 Leishmaniosi: il nuovo vaccino serve davvero? (ed è davvero affidabile?)Autori Vari |         16 maggio 2012          | 83 Commenti      |    Stampa articolodi VALERIA ROSSI e MARIA CHIARA PRESSANTO – E’ un po’ di tempo che volevamo affrontare l’argomento del nuovo vaccino contro la Leishmaniosi,  malattia tanto diffusa quanto, purtroppo, grave che ormai si è diffusa in tutto il nostro Paese (un tempo era endemica solo in alcune zone del Sud, in Toscana e sulla riviera ligure).
Purtroppo le informazioni in nostro possesso, finora, sono state talmente vaghe e superficiali che diventava veramente difficile parlare con cognizione di causa. Dopo annunci con grandi squilli di tromba, e dopo la conferenza di presentazione svoltasi a Milano, ci era stato inviato il materiale destinato alla stampa, che potete scaricare cliccando qui: purtroppo questo materiale è così scarno e privo di approfondimenti che avevamo chiesto all’ufficio stampa come si potessero avere maggiori informazioni.
Ci venne risposto che sarebbe stato possibile fare un’intervista ad uno dei ricercatori… dopodiché tutti sparirono nel nulla e non se ne fece mai niente.Da allora molte voci contrastanti, molti dubbi, poche certezze, qualche allarmismo (su Facebook era comparsa la foto di un Podengo spagnolo con una reazione cutanea veramente impressionante): poi di nuovo molto silenzio. Ora, fortunatamente, è arrivata una voce informata e decisamente attendibile: quella della dottoressa Laura Hellen Kramer,  docente di parassitologia alla facoltà di Medicina Veterinaria frequentata da Maria Chiara Pressanto. Gran parte di ciò che leggerete sotto, a proposito del vaccino, è tratto da un breefing per la clinica medica tenuto in università dalla dott. Kramer.
Le conclusioni che abbiamo potuto trarre fin qui, anche dopo questo breefing, lasciano ancora molto spazio ai dubbi e alle incertezze. Noi vi diremo tutto quello che sappiamo allo stato attuale, premettendo che non intendiamo influenzare nessuno e che ognuno dovrà fare le proprie scelte consultandosi con il proprio veterinario.Che cos’è la leishmaniosiUn articolo molto approfondito sul tema (del dottor Raffaele Petragli, che è anche il creatore del sito www.leishmania.it, il più completo sito italiano sull’argomento) lo trovate cliccando qui.
Qui vi forniamo comunque qualche  informazione di base:
Leishmania infantum è un protozoo parassita dei canidi (volpi e cani) e anche dei gatti.
Nel cane la forma matura, che prende il nome di Amastigote,  è costituita da parassiti intracellulari obbligati (non posso vivere al di fuori della cellula). Il loro ospite è il macrofago (cellula della difesa localizzata in tutti i tessuto del corpo, soprattutto derma della cute, milza, fegato, intestino, tutti i visceri, midollo osseo, linfonodi e per un 2% nel sangue): quindi il parassita non è liberamente circolante nel sangue, ma localizzato nei tessuti del cane infetto.
E’ un parassita a ciclo biologico indiretto, necessita cioè di un ospite intermedio che nel nostro caso prende il nome di vettore, per potersi sviluppare fino alla sua forma infettante.  Il vettore in questo caso è il flebotomo ematofago  (che NON è una zanzara: somiglia di più ad un moscerino) detto anche pappatacio, il quale inocula il suo apparato pungitore nel derma,  dove sono localizzati i capillari superficiali. Mentre fa il suo pasto di sangue risucchia anche i macrofagi con dentro gli amastigoti.
Nell’intestino del flebotomo l’Amastigote si trasforma e si allunga, facendosi spuntare la coda diventando promastigote: dopodiché comincia a replicarsi per scissione binaria (si divide in due) e  matura diventando Promastigote metaciclico (prende questo nome in quanto ha sviluppato delle molecole che espone al suo esterno e che lo proteggono dall’immunità innata). Una volta maturato esso migra, grazie alla sua codina, dall’intestino fino alle ghiandole salivari del pappatacio e qui si ferma aspettando di essere inoculato al nuovo pasto di sangue (tutto questo processo  richiede 2-3 settimane).
Quando il flebotomo punge un nuovo cane inocula nel derma superficiale della cute il promastigote metaciclico, il quale – grazie alle sue molecole di membrana – è protetto dai meccanismi innati dell’immunità (che altrimenti  lo eliminerebbero). Le stesse molecole di membrana gli
permettono di essere riconosciuto solamente dal macrofago che lo fagocita (lo mangia) specificamente.
Immaginatevi la scena. C’è il promastigote tutto mascherato, fino a quando arriva un macrofago che gli dice: ‘’Ma tu sei un promastigote di Leishmania infantum?”
E l’altro: ‘’Si, certo!’’
E il macrofago “Allora  mo’ te magno…GNAM!’’
E così il macrofago si infetta.
All’interno del macrofago, il promastigote perde la sua codina e comincia a replicare, causando lisi del macrofago e infettandone sempre di nuovi (sempre grazie a un meccanismo recettoriale specifico),  viaggiando per le vie linfatiche e infettando man a mano tutti gli organi/tessuti fino a portarsi al midollo osseo dove i monociti (precursori dei macrofagi) vengono prodotti.
Oltre alla via di trasmissione classica ci sono altre presunte vie di trasmissione:
1-  tramite zecche che prendono il posto del flebotomo (questa ipotesi non è stata ancora dimostrata al 100%);
2 – tramite trasfusione di sangue;
3 – trasplacentare: la cagna malata di leishmaniosi trasmette il parassita ai  cuccioli, quindi va tolta dalla riproduzione.
Il flebotomo (pappatacio)
Come abbiamo già detto, non è una zanzara e il suo comportamento biologico è completamente diverso. E’ un insetto molto piccolo (2-3 mm), dal volo silenzioso, di color giallo ocra pallido, ed è attivo nelle ore notturne, dalle 20,00 alle 6,00 circa.
Depone le uova nel terreno umidiccio (non nelle pozze di acqua), nei muri delle case vecchie abbandonate, dove c’è materiale organico in decomposizione (foglie, lombrichi, altri insetti) e una volta adulto si allontana dal luogo in cui è nato di soli 6-10 km.
Lo svilupparsi  di focolai dipende quindi dall’habitat favorevole al flebotomo e alla presenza in loco di cani infetti, del cui sangue il flebotomo possa nutrirsi. Necessitano inoltre di  temperture elevate e non sono domestici né peridomestici (entrano difficilmente in casa).
 Per questo il maggior fattore di rischio per un cane è dormire fuori casa.Il cane infettatoPuò reagire (sviluppo di immunità) in due modi differenti, e l’istaurarsi di una delle due situazioni  determinerà o meno, l’insorgenza della malattia.
1-  cani resistenti - in seguito all’infezione non si ammalano  (non avranno mai sintomi clinici…anche se il “mai” è  relativo, infatti anche questi cani in seguito a  situazioni immunodepressive dettate dai più svariati fattori possono ammalarsi);
Non si ammalano perché nel loro caso si istaura un processo immunitario che è in grado di riconoscere e eliminare il parassita.
Come funziona questo processo?
Quando il flebotomo arriva e inocula i promastigoti nel derma, lì sono localizzati sia i macrofagi che le cellule dendritiche. Queste due tipologie cellulari sono una sorta di ‘’maggiordomi’’ che fanno la guardia all’ingresso della cute.  Nel caso entri qualcosa che loro non riconoscono come propria dell’organismo lo prendono, lo disassemblano e lo mostrano sulla loro superficie insieme a una loro molecola specifica:  in questo modo lo presentano al sistema immunitario vero e proprio.
Per farla comica : ‘’My Lord  sistema immunitario, questa è Leishmania!”
Questa “presentazione” è associata alla produzione di una sostanza chimica specifica  (prodotta sempre da macrofagi e cellule dendritiche) che è diversa a seconda del caso di resistenza o recettività.
I cani resistenti producono  INTERLEUCHINA 12 (IL-12), che insieme alle molecole antigeniche presentate dai ‘’maggiordomi’’ agisce su un Linfocita T vergine (non specializzato) dicendogli di diventare un Linfocita T Helper 1, specifico per leishmania.
A sua volta il T Helper 1 produce un’altra sostanza chimica: l’INTERFERONE GAMMA, che è un po’ la… Red Bull della risposta cellulo-madiata (niente anticorpi!), mediata in questo caso dai macrofagi che si iperattivano e -  tramite la produzione massiva di radicali liberi dell’ossigeno e fagocitosi – eliminano i promastigoti. Inoltre i T helper 1 rimangono come memoria utile a un eventuale e successivo incontro.
2- cani recettivi -  al posto dell’interleuchina 12 essi producono INTERLUCHINA 4 (IL-4) la quale dirige una risposta immunitaria anticorpale.
Il linfocita T Helper vergine viene attivato a T Helper 2 specifico per leishamniosi, il quale non produce più la Red-Bull che permette di ai macrofagi di iperattivarsi, ma il fattore stimolante Linfociti B.
In questo caso i linfociti secernono anticorpi, che però non sono efficaci verso gli amastigoti all’interno dei macrofagi.
Anzi, continuando a persistere, questi stimolano continuamente la risposta e portano infine all’ iperproduzione di anticorpi sia specifici che aspecifici.
Questi finiscono per depositarsi, per eccesso, a livello dei capillari renali compromettendo la funzionalità del rene stesso.
In più si ha una situazione infiammatoria cronica, perché il patogeno non riesce a essere eliminato e quindi persiste.
L’instaurarsi di questo tipo di risposta immunitaria porta inevitabilmente allo sviluppo di sintomi clinici i quali sono, in ordine decrescente di prevalenza:
 Linfoadenomegalia (ingrandimento patologico dei linfonodi)
Splenomegalia (ingrandimento patologico della milza)
Dermatite desquamativa (soprattutto su muso, zampe e arti)
Ulcere nella zona peri-oculare (“cane con occhiali”),
Onicogrifosi (crescita abnorme delle unghie)
Anemia
Uveite (infiammazione della tunica media dell’occhio)
Epistassi (sangue dal naso)
Poliartrite e sinovite Insufficienza renale PROFILASSII metodi fino ad oggi usati per prevenire la leishamaniosi sono stati i seguenti:
1 – Far dormire il cane in casa
2 – Uso di zanzariere e di repellenti
3 – Evitare di portare il cane in zone endemiche (purtroppo ormai quasi inutile, data la diffusione quasi globale della malattia)
4 – Uso di antiparassitari specifici (in particolare Scalibor e Advantix, gli unici due testati sul campo per i flebotomi)
A questo punto è arrivato il (presunto) VACCINO… che ha aperto grandi speranze nel cuore dei cinofili. Ma… purtroppo ci sono molti “ma”.
Prima di cosiderare tutti pro e i contro, bisogna però fare un piccolo excursus sui…Metodi diagnostici Nel caso della Leishmania la diagnosi può essere fatta tramite:
1 – agoaspirato linfonodolale, o a livello di midollo o a livello cutaneo viene analizzato istologicamente.
2 – agoaspirato, da cui si ricava materiale cellulare che viene utilizzato per cercare materiale molecolare del parassita (dna) tramite la tecnica della PCR. Il risultato mi dice che c’è il DNA e questo può significare due  cose: a) il parassita è entrato ed è stato distrutto e ne è rimasto qualche frammento genico non ancora degradato; b)il parassita è entrato, è vivo e sta replicando.
3 -  tecnica IFAT (immunofluorescenza con anticorpi):  permette di dire se c’è e quanta ce n’è  (analisi sia qualitativa che quantitativa): è una diagnosi sierologica per la quale serve il siero (ricavato dal prelievo di sangue) del cane.
La diagnosi in questo caso è valida anche per cani asintomatici. Il meccanismo è il seguente:
prendo un vetrino su cui ho messo dei promastigoti morti e ci metto sopra il siero del mio cane, all’interno del quale, se ci sono anticorpi (dovuti al fatto che il mio cane è infetto e risponde con risposta anticorpale, quindi sarà recettivo), questi andranno a legarsi ai promastigoti presenti. A questo punto aggiungo anticorpi  flurescenti  (presi in laboratorio) che si vanno a legare specificatamente agli anticorpi che il cane ha prodotto per leishmania ( i quali sono a loro volta legati ai promastigoti).
Valutando il tutto sotto il microscopio a fluorescenza, il  risultato dell’analisi mi fornirà un titolo anticorpale il cui range dice che:
-   se è inferiore a 1:40 il mio cane è negativo (non è infetto)
- se è compreso fra 1:40 e 1:160 il cane è dubbio ed è bene ripetere le analisi dopo 6 mesi
- se è maggiore di 1:160 il mio cane è sicuramente positivo ( se l’animale risulta positivo fino a valori di 1:1280 significa che l’infezione è massiva e imponente)IL VACCINO
Eccoci finalmente arrivati al dunque (ma vedrete ben presto che, senza questa lunga premessa, alcune parti sarebbero risultate meno comprensibili).
Arrivato sul mercato il 10 aprile di quest’anno e presentato appunto come “vaccino”, in realtà… non lo è, tecnicamente parlando.
Il suo obiettivo non  è infatti finalizzato alla produzione di anticorpi (anche perché, come abbiamo visto, questa nel caso della leishmania non funziona), ma è quello di stimolare l’innesco di una risposta cellulo-mediata.
Da che cosa è costituito?
Il vaccino CANILeish è costituito da un liofilizzato di proteine escrete e secrete che sono state purificate + coadiuvante QS21 + PSA (antigene di superfice del promastigote).
Analizziamo meglio ogni componente:
1- proteine: sono state ottenute prendendo dei promastigoti e mettendoli in un brodo di coltura: essendo esseri viventi, essi hanno utilizzato le sostanze nutritive contenute nel brodo per sopravvivere e replicarsi, rilasciando di conseguenza metaboliti (ovvero: hanno fatto la cacca) e secrete altre sostanze (ovvero: hanno sputacchiato).
Queste sostanze, una volta tolti i promastigoti, sono state prese, purificate e liofilizzate, diventando parte del nostro antigene vaccinale.
E qui sorge il primo dubbio, perché le proteine all’interno del mio cane non si comportano come il promastigote (il quale dice al macrofago: ‘’ehi tu, guarda sono qui, mangiami!”);  quindi il meccanismo di presentazione (il macrofago che fa il maggiordomo per il sistema immunitario attivandolo) è poco chiaro.
2- PSA: questo non rende  più funzionale il test IFAT, perché  il cane risulterebbe sempre positivo.
Però (stranamente!) la Virbac, azienda farmaceutica produttrice del vaccino, ha brevettato anche un kit test (SPEED LEISHK) che riesce a distinguere se un cane è positivo per la sierologia, in quanto vaccinato, oppure se è positivo per infezione in corso;
3 – coadiuvante QS21: il coadiuvante all’interno dei vaccini è essenziale in quanto svolge di un ruolo di trasportatore della nostra proteina antigenica, aumentandone il potere immunogeno (la capacità di sviluppare un immunità adeguata). Praticamente tiene la proteina nel sito di inoculo per un lungo periodo rilasciandola piano piano e causando una voluta infiammazione con richiamo nel sito delle cellule immunitarie. Per quanto riguarda questo adiuvante, chiamato anche saponina  (derivato vegetale dell’albero Quinoa Saponina),  fa in modo che i maggiordomi (cellule dendritiche) insieme alla presentazione producano l’IL-12 (mediatore dell’infiammazione) indirizzando una risposta cellulo-mediata specifica con attivazione macrofagica e instaurazione di una memoria immunologica.
Peccato che gli effetti collaterali locali e sistemici (vedi sotto) siano dovuti proprio all’adiuvante, che non ha mai superato i test di tolleranza per essere usato in campo umano, mentre in campo veterinario l’unico vaccino che lo usa  è quello per la leucemia felina (dove bisogna stare attenti all’insorgenza di fibrosarcomi).
Protocollo vaccinale
- Non possono essere vaccinati i cuccioli inferiori ai 6 mesi di età,  per l’insorgenza di reazioni avverse;
- Il cane deve essere sano: la Virbac non ha specificato cosa intenda per sano, pertanto si dovrebbe intendere un cane che non assume nessun farmaco e non presenta nessuna patologia. Non ci sono stati studi sulle interazioni tra vaccino e altri farmaci (antinfiammatori, antibiotici, antiparassitari ecc..)
- Il cane per procedere al protocollo deve essere sieronegativo per la leish, quindi bisogna fare il test sierologico;
- La prima inoculazione deve essere fatta ad almeno due settimane di distanza da altri vaccini, perché non sono state studiate le possibili interazioni con altri vaccini;
- la copertura vaccinale è attiva dopo 10 settimane dalla prima iniezione;
- la Virbac consiglia nei suoi volantini commerciali e ai rappresentanti di continuare a usare l’antiparassitario abituale: questa indicazione non è presente nel manuale di presentazione ufficiale del prodotto;
- Non possono essere vaccinate le femmine gravide o in allattamento, perché non sono stati fatti studi in merito.
STUDIO DEL VACCINO
La conclusione dell’azienda farmaceutica è la seguente: ‘’La probabilità che un cane si ammali (ovvero che  manifesti sintomi, non che NON SI INFETTI) in un cane vaccinato è  4 volte inferiore rispetto a uno non trattato“.
Contestualizziamo la frase all’interno dei 2 esperimenti condotti:
1 – nel primo esperimento che è stato condotto in laboratorio sono stati utilizzati 20 cani beagle, di cui 10 sono stati vaccinati e 10 no. Dopodichè gli sono stati sparati in vena dei promastigoti vitali e verificati i risultati con la PCR.
E’ risultato che il 70-80% dei non vaccinati avevano alta carica parassitaria ed erano positivi a Pcr.
Il 30-50% dei vaccinati avevano bassa carica parassitaria ed erano positivi a Pcr.
Su questo esperimento non dicono altro.
2 – è seguita la vera e propria prova in campo  (non è stato tenuto conto dell’eventuale influenza di fattori ambientali – l’esperimento non è avvenuto in condizioni sperimentali). Stavolta hanno preso 80 beagle, li hanno divisi in due gruppi e mandati in due canili in zone iperendemiche: 40 cani a barcellona ( 20 vaccinati (casi) + 20 no (controlli)) e a Napoli (20 vaccinati + 20 no)  senza uso di repellente (il che cozza abbastanza col fatto che dicono di metterlo). I cani vaccinati sono stati sottoposti ai richiami. Dopo due anni è emerso che:– si è avuta INFEZIONE ATTIVA nel 33% (cioè 13 soggetti) dei cani non vaccinati e nel 12% (5 soggetti) dei cani vaccinati. Tra questi c’è stata comparsa di sintomi – e quindi malattia – nei seguenti casi: dei 13 cani non vaccinati il 23% ha sviluppato sintomi e dei 5 cani vaccinati solo il 7,5% si è ammalato.
In pratica si sta lavorando su delle percentuali di ricerca a dir poco risibili…e come se non bastasse, il cane vaccinato può infettarsi ugualmente.
- si è avuta INFEZIONE NON ATTIVA (il cane risulta avere il dna del parassita in Pcr – quindi il parassita è entrato e c’è una risposta che mi sta distruggendo – il parassita non cresce in coltura) nel 67% cani non vaccinati e nell’ 88% dei cani vaccinati. Quindi il vaccino NON protegge in modo statisticamente significativo: c’è poca differenza tra casi e controlli.
Oltre a questo ci sono da considerare le reazioni avverse qui elencate in ordine decrescente, con le percentuali di comparsa:
REAZIONI SISTEMICHE
- Ipertermia: dal 3% alla prima puntura fino al 10% nella terza con durata da qualche ora a qualche giorno à quindi aumenta
- Apatia: dal 12% prima puntura fino al 14% con durata fino a una settimana
- Inappetenza: dall’8%  fino al 11%
- Diarrea e Vomito: dal 13% al 3%
REAZIONI LOCALI (nel punto di inoculo)
- gonfiore inferiore a 5 cm di diametro: dal 16% al 22% e regredisce in due giorni
- gonfiore superiore a 5 cm di diametro: dall’ 1% al 3%
- dolore al punto di inoculo: dal 17% al 25%  (perdura fino a 2 settimane)
ALTRE REAZIONI SEGNALATE DA VETERINARI: convulsioni, tremori, bava alla bocca, occhi indietro.
NOTA IMPORTANTE: La Virbac ha presentato il farmaco alla Agenzia delle registrazioni come vaccino mainer target (bersaglio minore), cioè per l’utilizzo solo in alcune zone, per l’appunto quelle mediterranee, e ovviamente i controlli richiesti sono minori, tanto che la stessa agenzia ha appuntato che:
1 – I risultati condotti non dimostrano una reale efficienza del farmaco
2 – Nonostante vaccinazione una percentuale è comunque infetta e di questi molti presentano segni clinici
3 – I benefici pesati sull’efficacia e le reazioni avverse non sono per nulla significativi nelle aree non endemiche 

Riportiamo  infine il pensiero di due esperti:
Prof.L.Madeira De Carvalho (Facoltà di Medicina Veterinaria di Lisbona/Portogallo): ‘’Non potendo garantire ne efficacia, ne sicurezza, lo sconsiglio’’
Dott. Saverio Paltrenieri (membro del work in progress sulla leishmania gruppo SCIVAC -  sono gli esperti che dettano le linee guida da seguire per terapia e prevenzione): “Il gruppo di studio SCIVAC ritiene necessaria la pubblicazione su riviste internazionali scientifiche peer-rewied (cioè sostenute da 3 esperti internazionali) di studi prima di poter valutare il vaccino’’.
CONCLUDENDO:
Una cosa è assolutamente certa: saranno i nostri  cani vaccinati a testare in campo questo vaccino.
Il gioco può valere la candela in caso di permanenza per lungo periodo in una zona iperendemica, se il cane dorme fuori e quindi è molto esposto al contatto con il flebotomo.
Ricordiamo comunque che il cane vaccinato si può ammalare ugualmente: in quel caso il richiamo annuale del vaccino non dà nessun tipo di miglioramento.
 
 
Detto questo NO, non saranno i miei cani a fare da cavia per testare questo prodotto......
Ma nemmeno non coprirò i miei cani con prodotti adatti, purtroppo i risultati dati dai prodotti "naturali" non sono così alti da farmi pensare che possano essere davvero utili.....possono supportare certo, ma non proteggere totalmente....amio avviso chiaramente.....
 
Per quello che riguarda invece combattere il cancro....bè qui credo, essendoci passata due volte, per papà e mamma, che consapevolmente proverei qualsiasi cosa pur di cercare di alleviare il dolore delle persone che amo, chiaramente senza mai arrivare all'accanimento terapeutico, ma se la chemioterapia ha regalato 5 anni di vita a mio padre, bè la rifarei mille volte.....mia madre non ci è arrivata, ma le terapie farmacologiche le hanno permesso di "morire" senza soffrire, e questa per quanto mi riguarda è l'unica cosa che conta.....

Offline Annemarie Rijnveld

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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi.. (+farmacologia)
« Risposta #73 il: 02 Marzo 2013, 11:29:24 »
Grazie per l'articolo Tiziana, davvero molto interessante ed esauriente.

Comprendo pienamente che per chi ha molti cani (per esempio gli All, cacciat.), che credo non vivano in casa? sia praticamente impossibile poter ricorrere a dei metodi naturali. In questo caso l'unica opzione ragionevole e la meno peggio è effettivamente l'uso dei collari, certo.

Ma per le persone che hanno solo un cane o due, cani che vivono in casa, dei repellenti naturali potrebbero essere piu che sufficienti. (mia personale opinione, che non impongo a nessuno!)


Offline sofy94

  • come è bello il mondo insieme a te....
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Re:ciao a tutti.. volevo parlare di leishmaniosi.. (+farmacologia)
« Risposta #74 il: 02 Marzo 2013, 11:30:53 »
Grazie per l'articolo Tiziana, davvero molto interessante ed esauriente.

Comprendo pienamente che per chi ha molti cani (per esempio gli All, cacciat.), che credo non vivano in casa? sia praticamente impossibile poter ricorrere a dei metodi naturali. In questo caso l'unica opzione ragionevole e la meno peggio è effettivamente l'uso dei collari, certo.

Ma per le persone che hanno solo un cane o due, cani che vivono in casa, dei repellenti naturali potrebbero essere piu che sufficienti. (mia personale opinione, che non impongo a nessuno!)
Sono d'accordo  :good:

 


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