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Bisogna asportare sia ovaie che utero?L’indicazione nata dalla scuola inglese e americana di dover asportare tutto l’apparato riproduttivo – ovaie ed
utero compreso- per rimuovere così ogni problema futuro, purtroppo ancora persiste ciononostante le possibili
problematiche conseguenti e la mancanza di una vera necessità di procedere a questa asportazione totale.
Secondo gli ultimi studi scientifici condotti da ricercatori olandesi e tedeschi invece, l’ovariectomia (asportazione
chirurgica delle sole ovaie) viene ritenuto l’intervento di prima scelta nel caso di sterilizzazione della cagna sana
ed in assenza di patologie uterine o di altre indicazioni specifiche. Pertanto non risulta necessario rimuovere
anche l’utero oltre alle ovaie. Un intervento di ovariectomia risulta inoltre meno invasivo, più sicuro (minor rischio
di emorragie), più breve e con minori possibili conseguenze (granuloma o infezione del peduncolo uterino
residuo) dal punto di vista medico. In ogni caso la sterilizzazione risulta completa ed irreversibile anche
asportando le sole ovaie.
L’ovarioisterectomia invece trova la sua necessaria indicazione nel caso della terapia di malattie congenite
dell’utero, nel caso di piometra, nella iperplasia cistica dell’endometrio, in caso di tumori, prolasso o rottura
dell’utero. Per quanto riguarda il timore dell’istaurarsi di patologie uterine a lungo termine, in caso di rimozione delle sole
ovaie, bisogna specificare che la comune endometrite e la piometra
vengono indotte da ormoni, i quali non
saranno più prodotti nelle cagne senza ovaie. Il rischio di neoplasie nel tessuto uterino non asportato si aggira,
secondo pubblicazioni scientifiche, intorno al 0,03% e può essere così tralasciato quale rischio serio. Inoltre il
90% delle neoplasie risulta benigno e non rappresenta un problema per l’animale. Studi a lungo termine riguardo
la salute dell’apparato uro-genitale non hanno dimostrato alcuna differenza significativa tra cagne con o senza
utero dopo la sterilizzazione. Le possibili complicazioni dopo sterilizzazione con ovarioisterectomia risultano decisamente maggiori rispetto
all’intervento di ovariectomia. Sono sicuramente da menzionare i casi di problemi ginecologici, come i granulomi
del moncone uterino o aderenze del moncone con la vescica o con gli ureteri. Problemi che si evidenziano
purtroppo spesso molti anni dopo la sterilizzazione e non vengono ricollegati con l’intervento eseguito anni prima."
Che ne dite?