Vorrei aprire uno scambio di opinioni sula diatriba se sia preferibile un micio di razza mista e misteriosa (alias gatto 'da cassonetto' come la mia ex Yoda) oppure di razza.
Puntino era un Mainecoon puro, carattere fantastico ma ne ha avute di ogni e tutte cose gravi. Peraltro era stato rifiutato da mamma gatta che, probabilmente sapeva...e quindi magari non fa testo.
Vorrei avere le vostre opinioni ed esperienze, ma prescindendo dalla questione etica. Nel senso, so perfettamente che ci sono decine di micetti da salvare senza doverne andare a comprare uno blasonato, ma vorrei fare una sorta di statistica su salute e carattere.
Una mia carissima amica veterinaria, e anche il mio vecchio vet storico di Milano mi hanno sempre detto che gli incroci hanno una marcia in più.
Quando puntino si ammalò da piccolo di un problema autoimmune (gengivite linfoplasmacellulare) chiesi alla vet specialista dentista che lo operó e salvó in extremis se non fosse una patologia legata ai gatti di razza, ma mi disse che anche un sacco di gatti 'comuni' si ammalano dello stesso problema.
Io ho avuto solo tre gatti. Il primo, Micio, trovato in strada a circa due mesi, lo avevano abbandonato al vecchio maneggio ben sapendo che qualcuno lo avrebbe nutrito e portato a casa. Era un tigrato classico, maschio. Carino ma i primi anni decisamente selvatico. Poi rimase con mia mamma dopo che mi sposai e visse serenamente fino a 16 anni. Si ammalò ai reni ma a quell'età ci sta.
Yoda me la regaló un caro amico veterinario, amico di famiglia in Toscana. Era una femmina rossa di origine misteriosa anche perché in genere i rossi sono maschi. Adorabile e gatta speciale. Scelse me e veniva quasi solo da me. Poi dalla mezza età in poi iniziò ad apprezzare anche le coccole degli altri familiari, ma diciamo che se la chiamavo rispondeva solo a me. Rimase molto piccina, una bonsai, ma era adorabile anche se non di quei gatti che amano stare sotto alle coperte. Lei era un continuo andare e venire e fare quel che voleva in giardino ma non si è mai allontanata e la sera la chiamavo e veniva dentro a dormire. Min compenso pur essendo uno scricciolo teneva testa al RR prima, e poi a Tweety, come nessuno ed era la capa indiscussa.
Puntino un vero e goffo tontolone. Poi credo che la malattia da piccolo lo mise a dura prova e in seguito perse un poco lo spirito d'avventura e preferiva stare in casa. Uno vero gatto da letto e divano. Andava molto d'accordo con il RR e ricordo che dormivano insieme. Poi, quando arrivò Tweety, hanno sempre avuto un rapporto strano. Lo scopo di Tweety è che il gatto si faccia leccare. Lui ci ha messo parecchio a capire che non lo voleva mangiare e quindi scappava e lei dietro, mentre Yoda quando ne aveva piene le scatole le dava un bel soffio e gli agguati finivano. In compenso Puntino era di un docile da non poter credere. Non ha mai tirato fuori un'artiglio.
Ora, in futuro vorremmo riprendere un gatto. Mio marito ha detto il, ma che sia uno, e non due, e che sia femmina e devo dire che sono d'accordo. Avevo preso puntino pensando che si sarebbe fatto delle gran giocate con usa ma lei aveva già 8 anni e lo ha sempre guardato con altezzosità. Solo negli ultimi due anni è stata forse meno acida. Inoltre ho ben visto che, se uno dovesse stare male, cibi separati è un caos.
Con il cuore prediligi una micia, possibilmente a pelo lungo, e di razza mista e misteriosa, ma d'altro canto non vorrei portarmi a casa un coguaro.
Scusate il pippone.