Ciao, io ho avuto 2 Golden ,la prima una femmina, con lei è filato tutto liscio , cana veramente fantastica. Quando è mancata abbiamo preso un maschietto, Bart, ora ha 3 anni. Caratterialmente l' opposto di lei e non ti nego che il primo anno sono stati dolori. Se vai a cercare troverai i miei post. Siamo finiti ad interpellare anche un veterinario comportamentalista che ci ha detto senza mezzi termini che a sbagliare eravamo noi. E ci ha dato poche regole fondamentali che seguite con costanza ci hanno permesso di instaurare un corretto rapporto con Bart. Lui e noi ci siamo molto rasserenati, abbiamo una nostra gestione quotidiana, lui è un bravissimo cane, educato, non litigioso, viene ovunque con noi. Innanzitutto è un cucciolo e questo va tenuto in considerazione poi è vero che ogni cane ha un suo carattere e alcuni sono piu' tosti di altri. La prima cosa è la coerenza nell' educazione. Poche regole, quelle sono e quelle restano e tutti i componenti della famiglia le devono applicare allo stesso modo perché se uno dice no su una cosa e l' altro invece dice ni il cane resta disorientato. Il no non va detto troppo spesso né basta uno detto a voce alta , ferma e con la giusta postura. Se gli dici no no no no, per esempio quando morde i vestiti, lo ecciti ancora di più . Dopodiché a casa nostra Bart non sale sui divani, non dorme sui letti, non prende assolutamente nulla da tavola, non ha tutti i giochi a disposizione ma solo 1, quando giochiamo scelgo io quando inizio e quando stoppo( sempre prima che si stanchi e decida lui di smettere). La casa è il posto dove ci si rilassa e dove non si fa il matto. Nell'arco della giornata usciamo al mattino con passeggiata di un'ora / un' ora e mezza dove i primi 30/40 minuti è al guinzaglio e poi libero al parco dove interagisce con altri cani( mai area cani) e dove giochiamo insieme, pipì ora pranzo sotto casa(10 minuti), uscita pomeriggio un'oretta al guinzaglio, ultima uscita alle 23 una ventina di minuti. Quando esce è libero di annusare( è il suo modo di conoscere il mondo ed è un attività che stanca molto il cane e lo appaga). Non è rissoso, non ringhia agli altri cani ma se lo cercano risponde. Se c'è una rissa tra altri cani si fa gli affari suoi. Premi in cibo ne abbiamo usati pochi per educarlo molti bravo e altri svariati complimenti. Ci vuole coerenza, pazienza nel dargli il tempo di crescere. Se ripenso al nostro primo anno e come siamo ora capisco che di strada ne abbiamo fatta tanta, ci è costata tempo, fatica ed anche soldi . Oggi abbiamo un cane che posso portare ovunque, viaggia con noi, è abituato a prendere il treno, viene a ristorante. Se arriva gente a casa non salta addosso ma sta lì nella sua cuccia o sul pavimento tranquillo. No ama tanto essere accarezzato
da estranei soprattutto se non è lui ad avvicinarsi alle persone ma noi preveniamo e quando siamo per strada e ci chiedono di accarezzarlo spieghiamo che non gradisce. Il primo anno non gradiva neanche con noi e non abbiamo mai insistito anche se la cosa mi rattristava poi con il tempo è lui che si è fidato di noi e ora è contento di ricevere coccole
Ai comandi ubbidisce. Sa il seduto, terra, resta e lascia. Detto una volta con tono deciso. Li ha imparati giocando . Spero di esserti stata utile e se hai voglia di leggere cerca i miei post .
ciao Dani
grazie per la tua esperienza condivisa
il nostro conosce il seduto, mentre su resta, scendi, lascia e terra ci stiamo lavorando giorno per giorno!
il problema resta sempre lo stesso: non riusciamo a capire in che modo usare il NO, abbiamo provato tutte le tonalità esistenti così come la posizione del nostro corpo ma niente. O sbagliamo noi o è cocciuto lui...
concordo sul fatto che bisogna usare lo stesso metodo educativo altrimenti il cane va in confusione e si rovina quel poco di buono fatto finora.
per esempio oggi ha strappato la traversa che usiamo in cucina eppure mezz'ora/1 ora prima avevamo giocato insieme e l'avevo fatto scatenare. Inoltre ci eravamo esercitati sui comandi terra e resta. poi siamo scesi in veranda e ci siamo messi vicino la sua nuova cuccia per insegnargli che sarà quella la sua nuova casa e ogni volta che ci entrava dentro lo premiavo. Per rendere piacevole il processo ho messo il suo divanetto e il suo pupazzo nella cuccia e io mi sono seduto a terra, a fianco, così potevo premiarlo se ci entrava.
Poi ad una certa, non so per quale motivo, è impazzito, è entrato in cucina e ha strappato la traversa nonostante il NO detto allo stesso modo che ci hai suggerito. E quindi ci siamo arrabbiati e lo abbiamo isolato.