Autore Topic: gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?  (Letto 24164 volte)

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Offline Francesca*

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #60 il: 05 Novembre 2013, 16:10:32 »
Per dire l'intelligenza di questi animali... la mia gatta ha sempre vissuto "autogestendosi"  :P  nel senso che la notte dormiva in casa, ma durante il giorno faceva un po' ciò che le andava... stava in giardino... stava in casa... usciva a perlustrare... a suo piacimento!
Quando ha iniziato ad avere una età RAGIONEVOLE .... metti verso i 18-19 anni, si è resa conto da sola di non avere più quella scaltrezza per uscire ed affrontare il mondo e allora non ha voluto più allontanarsi dal nostro giardino e negli ultimi anni non usciva proprio più di casa, gli ultimi mesi la mettevo un po' io al solicino in terrazza (perché camminava male) quelle ore per riscaldarsi e respirare aria pulita
... ma lei sapeva già tutto, sapeva benissimo come comportarsi
Secondo me sono animali veramente superiori, io li adoro  :smileys_0272:

Offline PAMandCO

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #61 il: 05 Novembre 2013, 16:14:08 »
Secondo me sono animali veramente superiori, io li adoro  :smileys_0272:
Anch'io!
Ciascuno ha il cane di cui ha bisogno.

Offline valevalevale

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #62 il: 05 Novembre 2013, 18:45:28 »
Per dire l'intelligenza di questi animali... la mia gatta ha sempre vissuto "autogestendosi"  :P  nel senso che la notte dormiva in casa, ma durante il giorno faceva un po' ciò che le andava... stava in giardino... stava in casa... usciva a perlustrare... a suo piacimento!
Quando ha iniziato ad avere una età RAGIONEVOLE .... metti verso i 18-19 anni, si è resa conto da sola di non avere più quella scaltrezza per uscire ed affrontare il mondo e allora non ha voluto più allontanarsi dal nostro giardino e negli ultimi anni non usciva proprio più di casa, gli ultimi mesi la mettevo un po' io al solicino in terrazza (perché camminava male) quelle ore per riscaldarsi e respirare aria pulita
... ma lei sapeva già tutto, sapeva benissimo come comportarsi
Secondo me sono animali veramente superiori, io li adoro  :smileys_0272:

Ecco, la mia strega rossa ha 14 anni e, sebbene ipertiroidea, sta bene assai. Ha ridotto il suo raggio d'azione ma, fosse per lei, starebbe sempre fuori, anche di notte, sulla sedia nel patio. Secondo me iniIa a essere umido e quindi di notte la prelevo e la metto in casa.

Offline sere sere

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #63 il: 06 Novembre 2013, 00:05:23 »

Riflettevo sulla questione...
Premesso che sulla strada principale di casa mia l'unico accesso è un cancello senza passo carrabile, chiuso che non c'è un pertugio nemmeno per un topo, praticamente come avere un portone. Su quel lato le finestre di casa hanno inferriate fisse, oserei dire d'epoca ::)
Poi c'è l'altro cancello, automatico, che dà su un piazzale, strada senza uscita. Il resto è un passaggio pedonale e campi... Di norma le macchine che arrivano al parcheggio devono arrivare a passo d'uomo...
Se abitassi in un appartamento in città, per me i gatti non uscirebbero nemmeno fuori.
Premesso ciò, volevo raccontarvi la storia di Nanni...
Il giardino... A volte può capitare che qualcuno arrivi e fu il caso del mio Nanni. Era una Primavera di ormai 10 anni fa che lui comparve nell'aia. Successe letteralmente così. Mi chiamò babbo, annunciandomi la sua presenza e mi disse: "Guarda, si fa accarezzare!"
Il secondo giorno la portafinestra di casa era aperta e in cucina, dove c'erano le ciotole per gli altri gatti, arrivò anche lui. "Guarda, è entrato in casa a mangiare!"
Il terzo giorno... Ad un certo punto babbo mi chiama: "Guarda, è in camera a letto!" :o In 3 giorni TRE si era accasato e decidemmo di adottarlo, ovviamente. Portato dal veterinario, sterilizzato... Curato... Era stato stimato che fosse già adulto... Tra un mesetto saranno un paio di anni che se n'è andato sul Ponte. E, purtroppo, ricordo ancora quel giorno. Si appartò sotto il gelsomino dell'aia come per lasciarsi morire... :'( Lo portammo di volata dal veterinario ma se ne stava andando e così fu, senza doverlo nemmeno addormentare dolcemente... E' voluto morire qui? Perché alla fine credo che sia stato lui ad adottarci, sia stato lui a decidere di voler stare con noi...? Qualcuno mi ha detto che è stato lui a scegliere noi ed io mi voglio arrogare un po' il diritto di pensare che possa essere stato così... Scusate il papiro, adesso vado a sfogarmi... :'(

Offline valevalevale

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #64 il: 06 Novembre 2013, 07:26:53 »
Hai, ragione, i gatti sono sempre loro a scegliere.

Offline ARTU

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #65 il: 06 Novembre 2013, 08:53:27 »
anche io Tiziana dormo poco e niente e mi sveglio ogni ora se Tabata è fuori, e faccio il giro 20 volte per trovarla......
 
comunque topic interessante....ciaoo
LA VITA NON SIGNIFICA...ASPETTARE CHE I TEMPORALI PASSINO... è IMPARARE COME DANZARE SOTTO LA PIOGGIA

Offline titty59

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #66 il: 06 Novembre 2013, 16:26:55 »
Io invece dormo abbastanza,  ^-^ ma alle 5 ,puntualissimo si mette a saltare sul letto  :laugh: ,e o lo si lega o gli si apre la porta che esca per i "giri" suoi!.
Ciao

Offline arajia

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #67 il: 07 Novembre 2013, 15:33:40 »
Vorrei scrivere ancora due cose sul mondo felino. Esseri eccezionali, davvero. Innamorarsi di loro è tanto facile quanto pericoloso (vedi poi che uno diventa scemo  ^-^)
A sfavore della loro sicurezza giocano due punti fondamentali: l'abilità nella caccia e la convivenza con l'uomo.
Il gatto individua la sua preda, calibra  le distanze ed attende  il momento propizio. Quando l'attacco parte non c'è nulla che lo possa fermare. Neanche un'auto in corsa! Ed è così che cascano anche dai terrazzi! Non perché perdono l'equilibrio, ma perché il loro corpo sa di poter sostenere la caduta da un albero, ma non sa capire la differenza con un sesto piano! Il gatto è programmato anche per fallire ed è per questo che un evento avverso nella caccia non gli impedirà di riprovare ancora. Se un gatto cade dal terrazzo o viene investito (e sopravvive) durante un' azione di caccia, state pur certi che non avrà "imparato la lezione" ...
Il secondo problema è la convivenza con l'uomo. Se lasciati a sé stessi i gatti sono animali schivi, se lasciati a sé stessi non si faranno avvicinare. La convivenza la imparano o dalle madri o dalla convenienza. Per ovvie ragioni noi umani preferiamo i gatti più socievoli, che sono anche poi quelli che si mettono più facilmente in pericolo!
Mi piaceva anche ricordare che un gatto che porta la preda a casa perpetua un comportamento infantile. Micio fa vedere alla sua mamma quanto è stato bravo. Spesso non uccidono consapevolmente la preda, se muore è perché il micio non è stato sufficientemente bravo nel riportarla e men che meno se la mangiano ... perché il loro istinto gli dice che un animaletto che si muove può essere acchiappato, ma ucciderlo e mangiarlo non è un'azione istintiva, ma di apprendimento (l'insegnamento di solito spetta alla madre). I miei gatti cacciano, uccidono e mangiano nonostante abbiano a disposizione solo un piccolo giardino, segno evidente che la limitazione di territorio non limita la loro felinità (e le crocchette le hanno sempre disponibili)
Il gioco del riporto che si fa con i gatti è l'equivalente ludico del portare prede a casa. Ed è assai più divertente che vedersi lucertole ferite o uccellini malconci per la casa.
I gatti sono animali crepuscolari con maggiore attività durante l'alba ed il tramonto. Possono imparare orari diversi, ma se ci facciamo scudo del fatto che siano scaltri e agili occorre sapere che nelle ore di notte piena e durante il giorno sono decisamente meno reattivi

 


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