Autore Topic: gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?  (Letto 23951 volte)

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Offline titty59

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #30 il: 29 Ottobre 2013, 15:26:27 »
Guarda che i gatti sono felini!Non tutti cani ( a dire il vero credo pochi) per quanto grossi  siano riuscirebbero ad avere la meglio su di un gatto che .....non scappa :laugh: .
Ciao

Offline barby1972

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #31 il: 31 Ottobre 2013, 16:22:59 »
Quoto il "meglio un giorno da leoni ...". Ho gatti da una vita, ma negli ultimi anni vivevo in appartamento, ed ovviamente loro con me. Ora abitiamo in un villino con giardino, e sono liberi di uscire. Certo, tutti sterilizzati, il loro raggio d'azione è meno ampio rispetto ad un gatto intero, i pericoli cmq ci sono, anche se la strada dove abito è abbastanza tranquilla. Ma negli ultimi 2 anni ho perso 2 gatti per tutt'altri motivi ... se vivi in appartamento, la scelta è obbligata, e spesso alla fine si abituano (il mio Mosè, però, ha sempre avuto l'istinto di uscire, ed ora che ha la libertà di uscire, anche se gironzola poco, è un felino a 360°, vuoi anche l'età che avanza), ma resta cmq un felino, e come tale, a mio parere, deve essere trattato: che sia libero!  :)

Offline arajia

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #32 il: 02 Novembre 2013, 15:59:39 »
Io faccio la voce fuori dal coro e dico che chi SCEGLIE di avere un gatto è responsabile della sua vita e della sua morte. Credo che risparmiargli una morte cruenta (o peggio, incidenti fortemente invalidanti) sia un dovere imperativo di ogni “proprietario” di gatto.
Lascereste il vostro cane fare la vita da cane? O cerchereste di proteggerlo e nello stesso tempo garantirgli stimoli adeguati alle sue esigenze? Perché non con i gatti che si SCEGLIE di avere?
Nessuno ci obbliga a diventare responsabili dei piccoli felini e loro nella loro grandissimi capacità di adattamento certo staranno benissimo se protetti e stimolati alla giusta maniera. C’è da dire che rendere la casa (o casa e giardino/casa e terrazzi) adatta al gatto costa in denaro e che interagire con il piccolo felino costa pure in fatto di tempo.
Nutrirlo, accarezzarlo e piangere la sua morte? No, non fa per me …

Offline titty59

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #33 il: 02 Novembre 2013, 19:54:13 »
Personalmente non preferirei una vita tra le mura di una villa holliwoodiana,servito e riverito ,perché magari uscendo e vivendo potrei andare incontro al quotidiano vivere.Un carcere, per quanto dorato....è sempre un carcere :laugh: .
ciao
« Ultima modifica: 02 Novembre 2013, 20:23:59 da titty59 »

Offline valevalevale

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #34 il: 02 Novembre 2013, 22:16:11 »
Credo che dipenda esclusivamente dal carattere del gatto. Noi abbiamo la fortuna di vivere in una zona residenziale chiusa e quindi circolano solo i residenti anche se, spesso, senza rispettare i limiti. In ogni modo, ho due gatti liberi di uscire ma la gattina di 14 anni sta volentieri in giardino ma al massimo si mette fuori sul parcheggio, non va oltre. Il mainecoon fosse per lui starebbe sempre in casa e quindi la mattina viene gentilmente accompagnato in giardino ma non ama assolutamente allontanarsi dalla casa. Al massimo va nel box dove sa che c'è la ciotola di emergenza e non esce dal cancello per nessun motivo. Entrambi sterilizzati li ho tenuti in casa per un paio di mesi prima di farli uscire da piccoli, forse è per quello che non si sono mai allontanati.

Offline arajia

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #35 il: 03 Novembre 2013, 15:55:42 »
Se si guarda con occhi umani un ambiente che ha un limite è considerato prigione. Ma in modalità felina non contano i metri quadri.
Guardo i miei gatti e sono felice di vederli sia protetti che felici (anche quello con lesione midollare e cerchiaggio alla mandibola) Piangerò i gatti morti investiti, quelli picchiati, quelli bersaglio di sassaiole. Piangerò quelli sbranati e quelli "spariti" chissà se per cambiar casa o perché oggetti di riti o forse per diventare succulenti piatti. Ma è già da tempo che non riesco a provare affetto e vicinanza verso le persone che non tengono conto di ciò e ne piangono poi le conseguenze.

Offline Freddie

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #36 il: 03 Novembre 2013, 16:17:47 »
Io di gatti n
Se si guarda con occhi umani un ambiente che ha un limite è considerato prigione. Ma in modalità felina non contano i metri quadri.
Guardo i miei gatti e sono felice di vederli sia protetti che felici (anche quello con lesione midollare e cerchiaggio alla mandibola) Piangerò i gatti morti investiti, quelli picchiati, quelli bersaglio di sassaiole. Piangerò quelli sbranati e quelli "spariti" chissà se per cambiar casa o perché oggetti di riti o forse per diventare succulenti piatti. Ma è già da tempo che non riesco a provare affetto e vicinanza verso le persone che non tengono conto di ciò e ne piangono poi le conseguenze.
Io di gatti non ne so nulla... Resto molto colpita dalla visione di Arajia perché molto interessante, e per me, istruttiva per avere un altro punto di vista rispetto al '" tradizionale"...grazie!!
In paradiso si va per grazia ricevuta. Se fosse una questione di merito, tu resteresti fuori e il tuo cane entrerebbe al posto tuo.
Mark Twain

Offline titty59

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #37 il: 03 Novembre 2013, 17:49:10 »
Io l'affetto e la vicinanza la desidero principalmente dal mio peloso brado(il che a dire il vero non ce la fà mancare :laugh: ), il quale decide in piena autonomia di vivere la sua vita.Se dovro' piangerlo,non mi sentiro' certo in colpa verso la libertà concessagli, ma solo verso il fato .Se il mio gatto decide di stare in casa ....nessun problema , ma chiudergli la porta quando vuole uscire!?? >:( Con questa logica teniamo nella bambagia figli, mogli ,sorelle,ecc,ecc,perchè abbiamo paura che vivano.Ovviamente qualcuno ogni giorno si dirà..." se avessi.......",ma negare l'altrui vivere almeno per me non ha senso e sotto un certo punto di vista è alquanto..egoistico.
Ciao

Offline sere sere

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #38 il: 03 Novembre 2013, 18:45:02 »

Quelle crudeltà sopra descritte, di cui sono vittima i gatti, sono opera di [dis]umani, per meglio dire vigliacchi >:( per non dire pezzi di m em_038 ... gli stessi che seminano bocconi avvelenati per cani... Picchiano i cani... Allora non dovrebbero uscire nemmeno i cani...

Offline Francesca*

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #39 il: 03 Novembre 2013, 18:53:15 »
Se si guarda con occhi umani un ambiente che ha un limite è considerato prigione. Ma in modalità felina non contano i metri quadri.
Guardo i miei gatti e sono felice di vederli sia protetti che felici (anche quello con lesione midollare e cerchiaggio alla mandibola) Piangerò i gatti morti investiti, quelli picchiati, quelli bersaglio di sassaiole. Piangerò quelli sbranati e quelli "spariti" chissà se per cambiar casa o perché oggetti di riti o forse per diventare succulenti piatti. Ma è già da tempo che non riesco a provare affetto e vicinanza verso le persone che non tengono conto di ciò e ne piangono poi le conseguenze.


Mi dispiace se non riesci a provare pietà, (oltretutto anche la gabbia dorata non è immune a fatalità e rischi) più che prendersela con i padroni che fanno uscire i gatti di casa io me la prenderei con chi li massacra
Il gatto è un animale che ha uno spirito molto indipendente, non giudico chi decide di chiudergli il raggio di azione e farlo vivere solo in casa, però non condivido per nulla l'idea che chi faccia uscire il gatto dall'appartamento non se ne curi e sia responsabile di un eventuale decesso!
Scusa ma non sono per niente d'accordo :o

Offline sere sere

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #40 il: 03 Novembre 2013, 19:00:13 »

[...]
io me la prenderei con chi li massacra
[...]

Quelli di cui sopra... Quoto tutto il tuo post. ;)

Offline silbard

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #41 il: 03 Novembre 2013, 20:01:22 »
La vita in appartamento può rivelarsi per un gatto tremendamente noiosa e negli ultimi anni persino moltissima letteratura catofila si è incentrata sulla necessità di stimolare il gatto non solo dal punto di vista fisico ma anche cognitivo. Spesso si tende a pensare che la soluzione ad una vita monotona sia l'introduzione di un altro gatto ma raramente le cose si risolvono: anzi, il rischio è di passare da un gatto annoiato a due gatti annoiati perchè il punto non è avere compagnia ma avere qualcosa da fare e non sempre la presenza di un secondo gatto porta a questo (a questo proposito, si consiglia anche la lettura diLa convivenza fra gattiProprio perché il gatto non può uscire, non può predare, non può esercitarsi negli agguati, non può mettere in atto tutti quegli schemi motori e mentali che gli sono propri e sulla base dei quali si è evoluto per milioni di anni, diventa fondamentale offrirgli delle attività che tengano allenata la fisicità e la cognitività per il perseguimento del totale benessere. Ai gatti non basta avere una pallina da rincorrere, un tiragraffi su cui farsi le unghie o un topino da nascondere sotto un divano. Per un gatto casalingo il mondo può essere molto più interessante di così se si fa leva sulla ludicità ma le attività che richiedono concentrazione e attenzione vanno presentate con una certa gradualità per evitare che il micio le trovi eccessivamente frustranti ed eviti definitivamente di affrontarle, chiudendosi ancor di più nel tedio.


Citazione da pet-ethology scritto da una persona con un notevole curriculum


Silvia,Willy&Yuna

Offline arajia

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #42 il: 04 Novembre 2013, 14:03:23 »
Conosco, guarda caso è un'amica  ;) che è stata anche a casa mia per un progetto sul benessere dei mici... e la pensa come me

Offline arajia

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #43 il: 04 Novembre 2013, 14:18:56 »
Non voglio dilungarmi e non voglio convincere nessuno. Il senso del discorso che hai postato è che è semplice improvvisarsi accuditori di gatti: Un gatto passa da casa, lo sfamo, gli dò un riparo ed una carezza; oppure accudisco i gatti di una colonia.
Scegliere invece di diventare i compagni umani di piccoli felini è invece tutt'altra storia. Non ci si improvvisa. Occorre una buona dose di responsabilità ed un'altra buona dose di impegno per viverli in maniera responsabile ed etologicamente corretta.

Offline Francesca*

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Re:gatti in casa "protetti" o felici "fuori"?
« Risposta #44 il: 04 Novembre 2013, 14:23:01 »
beh... ma come fai a dire che chi fa uscire i gatti di casa non ha responsabilità ed impegno?

 


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