Di sei mesi in sei mesi riappaio, come una figura mistica per lasciare traccia del mio passaggio a chi ha il coraggio di leggere questi scritti.
Ebbene, so che in cuor vostro tutti voi vi stavate tirando i capelli per la disperazione di sapere come procedessero le cose...
E finalmente sono ivi giunto per mettere fine al vostro disperar.
Dall'ultima mia ultima parabola ne sono successe di cose.
Cominciamo da dove avevo lasciato...
Il percorso in Sics continua, tra alti e bassi, con grandissime entusiasmo. Ed è proprio grazie a quest'ultimo che, ad oggi, non ho ancora mollato.
Il carattere del buon Zen non è semplice, ed essendo un signorino di 4 anni diventa complesso smussare quegli angoli cosi spigolosi. E infatti a dicembre ero arrivato al limite della sopportazione perché il suo temperamento si conciliava malissimo con lo standard che si ha in Sics. Insomma, ogni tre per due partiva un ringhio, un abbaio, un qualcosa che lo distogliesse perennemente da me. E ogni settimana vedevo che i progressi fatti non erano mai abbastanza.
Quindi arrivo a dicembre inoltrato con il morale sotto i piedi e con la profonda convinzione di voler smettere.
Poi, come S.Paolo sulla via di Damasco, ho un'illuminazione.
Ho pensato e ripensato al grande cambiamento che Zen ha fatto da settembre ad oggi; ai sacrifici fatti per seguirlo e costruire qualcosa insieme. Allora son tornato sui miei passi. Ho deciso di non mollare, ma di continuare cercando però un approccio differente.
Ho approfittato dei mille problemi capitati tra dicembre e gennaio per prendermi una pausa dalla Sics (macchina rotta, salute familiare precaria, studio, incombenze varie e tutto ciò che la vita riserba). Durante questa pausa mi sono prefissato di rafforzare il rapporto tra me e il cucciolone. Ho visitato, nel limite delle possibilità, una decina di campi cinofili tra veterinari comportamentalisti ed esperti del settore, più o meno quotati... insomma ho fatto un tour tra Napoli e dintorni.
E non vi dico i responsi! Son passato da "Ormai ha 4 anni, il carattere è formato, non potrà avere molti altri cambiamenti" al "ma no.. è un cane normalissimo non ha grandi impedimenti". Insomma, se prima il morale fosse sotto i piedi, dopo i vari colloqui ero ancora più spaesato.
Ma ogni volta che tornavo a casa, ogni volta che lo vedevo al settimo cielo indossare la pettorina, ogni volta che mi puntava quegli occhioni addosso, ogni volta che seguiva con lo sguardo ogni mio movimento... mi venivano i brividi.
E così, brivido dopo brivido passa dicembre, natale, capodanno, i botti, le feste, gennaio, il freddo e le giornate brevissime. Si conclude anche la sessione d'esame universitaria (terminata male).
Fa capolino febbraio e le nuove emozioni date dall'alba di un nuovo giorno.
Riprendo, con non pochi dubbi, il corso domenicale della Sics, fermo perennemente al primo livello. E per di più piove. E infatti.....
Stessa lezione, stessi intoppi, stessi disguidi con gli altri cani.
Tornando a casa quel giorno mi resi conto che in due mesi di "lavoro" con Zen non avevo ottenuto nessun miglioramento.
E allora bho, non so di preciso cosa sia cambiato da quel giorno, forse io, o forse Zen, o forse entrambi. Piccole variazioni. Minimi gesti sia quotidiani che non.
Per intenderci: il problema era che Zen, arrivato ad un certo punto, riuscisse a distrarsi anche solo guardando un filo d'erba muoversi al vento.
Mancava di attenzione? di fiducia? Forse si. Allora ci sono andato giù pesante con infiniti rinforzi positivi su ogni cosa, dalla basilare a quella "più complessa".
Arriva così la seconda lezione e poi la terza.
Alla terza c'è l'esame per il passaggio di livello.. e meraviglia di tutte le meraviglie lo superiamo!
Giubilo e leccornie! Banchetti e festeggiamenti! Sorpresa e divertimento!
" L'esame" di per sè è una cavolata, ma lo avevo cosi talmente idealizzato che ormai lo vedevo come uno scoglio difficile da superare.
Così a fine lezione, contento e soddisfatto, parlo a quattrocchi con gli istruttori che a dir il vero mi danno tante rassicurazioni sugli atteggiamenti di Zen e il numero di un altro campo cinofilo a cui loro si appoggiano all'evenienza.
Alla fine, probabilmente, alla luce dei risultati ottenuti (per me davvero immensi) non è Zen il fulcro del problema. Forse sbaglio io qualche atteggiamento... e quasi sicuramente son stato sempre seguito in maniera troppo superficiale da chi si professava "esperto" del settore.
A questo punto, mi convinco, che visitare un campo in più o uno in meno sia la stessa cosa, così prendo il numero e fisso un appuntamento.
E qui c'è l'ennesima svolta. L'impressione già da quando metto piede al campo è diversa da quella che avevo quando avevo visitato gli altri. L'addestratrice ed io ci sediamo a tavolino, parliamo di Zen, glielo presento e le faccio una panoramica su tutto quello che stiamo facendo e su quello già fatto. Insomma la solita routine del caso. La differenza la scorgo nell'approccio alla problematica del cane.
Non mi vengono proposte "soluzioni alternative".
Non mi vengono dette frasi del tipo "magari il cane non si diverte".
Non mi vengono fatte pesare scelte errate fatte in passato del tipo "doveva socializzare di più da cucciolo".
Insomma, percepisco quel tocco di umanità che magari non riuscivo a scorgere negli altri e che mi spinge, questa volta, a "fidarmi", nonostante le mille difficoltà che sorgono per seguire questo percorso (in quanto il campo è lontano da casa, ci sono dei costi extra da sostenere e la durata è di sei lezioni base). Nonostante tutto, fisso un altro appuntamento e comincio una nuova avventura finalizzata al raggiungimento di una sempre maggiore intesa tra Zen e me.
In tre lezioni scorgo risultati grandiosi. Ovviamente nessuno ha il dono della bacchetta magica e alle coincidenze io non ci credo, quindi deduco che i risultati ottenuti oggi li potevo ottenere anche due mesi fa: sarebbe bastato avere la giusta percezione delle cose. E soprattutto la stessa metodologia nel farle.
A conferma di tutto ciò, domenica scorsa alla prima "sessione" utile alla Sics siamo passati ulteriormente di livello e siam arrivati al livello "secondo avanzato". Non so di preciso quanto tempo ci voglia ancora per raggiungere uno status quo, ma so solo che tutta questa avventura è una gran figata per me e che, a distanza di due giorni dal passaggio di livello, ancora mi emoziono nel ricordar quel momento.
Ammetto che un passaggio cosi rapido da un livello ad un altro non me lo aspettavo. Confesso anche che una gratificazione del genere aumenta tanto l'autostima che dopo tanti "fallimenti" vacillava.
In Sics siamo ancora all'inizio del percorso, perchè l'addestramento a terra è solo la prima fase, ma se mi volto indietro mi rendo conto che ho fatto dei passi da gigante con Zen e non dico che mi commuovo però.... abbracciandolo socchiudo gli occhi.
Lo rifarei? assolutamente si, con tutte le difficoltà annesse.
Continuerò a farlo? Fin quando ne avrò la forza.
Ad maiora, biondi e bionde, conduttori e compagni di vita, ci si rivede al prossimo aggiornamento, spero con qualche foto.