Autore Topic: FAQ (Emotiva): Il Cane  (Letto 8348 volte)

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FAQ (Emotiva): Il Cane
« il: 11 Luglio 2016, 16:27:13 »
1 ) DI COSA SI TRATTA
Trattasi di mammifero quadrupede, più o meno peloso, dotato di due occhi, due orecchie, un naso, una bocca ed una coda di varia lunghezza.
La sua evoluzione ha inizio quando ha capito che quegli strani esseri a due zampe potevano venire sfruttati per ottenere cibo e riparo.
Subito la superiorità del canide si è manifestata nell’aggiustamento caratteriale dello stesso:
“ mmm aspetta un po’… se gli faccio anche due moine.. questi stupidi “umani” mi fanno anche le coccole, mi curano… interessante !!! “
.
Nasce così il primo esemplare di canide domestico.
Per mantenere questo status acquisito, il corpo del mammifero si è adeguato nel tempo:
a ) la coda si è trasformata in un ottimo scacciamosche ed in una meravigliosa scopa ( nel caso di pelo copioso ).
b ) le orecchie ed il naso non si fermano un attimo, sempre attente a cogliere odori e rumori attraenti.
c ) gli occhi sono diventati dei meravigliosi attiratori di pietà… arma indubbiamente infallibile…
d ) la bocca sembra un pozzo senza fondo, dentro il quale può entrare qualsiasi tipo di materiale senza che il canide dimostri il benché minimo rimorso.

2 ) MALATTIE TRASMISSIBILI DA CANE AD UOMO
Come tutti gli animali, anche il cane è portatore di alcune malattie ( anche gravi ) che possono essere trasmesse all’essere umano.
Purtroppo a volte non esiste cura ed il bipede deve accettare il suo destino.
Iniziamo la disamina dei virus più pericolosi:

a ) ALLEGRIA
Si manifesta generalmente verso le 23-24, quando l’uomo è sdraiato sul divano o già sul letto.
Il mammifero si avvicina, senza farsi sentire, generalmente con il giochino più rumoroso in bocca ( es. riccio di gomma con la simil trombetta dentro ) ed inizia ad alternare brontolii sommessi e suonate di riccio…. Fra un biiiiiiiiiiii ed un altro, il quadrupede assume il classico atteggiamento corporeo sintomo di questa malattia: sorrisone, orecchie attente, coda in perenne movimento e sguardo illuminato fisso addosso all’essere umano.

b ) COCCOLITE
La Coccolite è una patologia altamente contagiosa e si sviluppa fin dai primi mesi di vita del cane. Ogni momento è buono per un forte attacco, ma, misteriosamente, i sintomi si manifestano in modo più marcato la mattina o la sera. Il mammifero peloso si adagia o sul fianco o sulla schiena iniziando a mugolare. Gli occhi si piegano leggermente per favorire il sentimento. Di solito l’attacco di coccolite tende a durare per parecchi minuti nei quali l’umano è costretto ad accarezzare/grattare dolcemente il quadrupede nelle zone preferite da quest’ultimo: pancia, il dietro orecchie, guance. E’ possibile che queste carezze provochino emissione di suoni simili ad un “ronnnnnnn ronnnnnnn”, che ricordano molto da vicino le fusa del gatto.

c ) SERENITA’/FIDUCIA
Purtroppo il virus della Serenità è fortemente sintomatico. Una delle manifestazioni più comuni è la posizione a pancia in aria, con coda scodinzolante, occhi chiusi e bastoncino in bocca. In questi momenti l’emotività del canide appare totalmente estranea a tutto ciò che lo circonda, emanando uno speciale alone di tranquillità altamente contagiosa.
Un’altra tipica manifestazione è lo “sdraiamento” di schiena contro il corpo dell’essere umano. In questo momento il cane emette una specie di sospiro molto significativo. Inoltre cercherà, nei minuti successivi, di spingersi ancora di più contro il corpo del bipede. Nessuna cura è stata ancora trovata.

d) SPORCIZIA
Alcuni canidi sono, purtroppo, maggiormente malati ed ogni terapia si è rivelata inutile. Si raccontano storie raccapriccianti di esemplari pieni di melma o letame, che cambiano colore, con zampe talmente fangose da diventare secche; alcuni addirittura vengono scambiati per razze sconosciute. Non si conosce l’origine di questa patologia che sta diventando particolarmente grave in alcuni soggetti. La sporcizia viene poi veicolata dentro le case tramite il pelo che, cadendo dal corpo del cane, trasporta il virus nelle stanze senza nessuna possibilità di rimedio.

e ) AMORE
Questa è sicuramente la malattia più importante e debilitante che il canide trasmette all’essere umano. Si tratta di Amore incondizionato, cosa che al bipede, pare assurda. Generalmente si manifesta attraverso gesti inconsulti del corpo, salti, scodinzolate, mugolii, occhi languidi, desiderio di contatto. A volte il quadrupede rimane ore immobile accanto alla fonte del suo amore, soprattutto quando quest’ultimo è malato o bloccato per qualche motivo. In cambio di tutto questo non chiede assolutamente niente. Si nutre solamente con la vicinanza dei bipedi che rappresentano la sua famiglia.

3 ) EFFETTI SULL’UOMO.
Queste malattie hanno sull’essere umano degli effetti a volte devastanti.
Il più grave è sicuramente la consapevolezza di non aver capito niente della vita.
Fino all’arrivo del cane il bipede era convinto di avere dei diritti sugli altri, di possedere la “superiorità” sul mondo, di poter decidere dell’esistenza o meno dei suoi simili e non. Bisogna dire che non tutto il genere umano è stato contagiato da questa patologia.
Esiste ancora chi vanta diritti di possesso, o desideri da realizzare senza pensare al bene degli altri.
Il morbo si sta lentamente diffondendo e quindi, tali persone, sono destinate a scomparire.
I malati sono facilmente riconoscibili, in quanto manifestano chiari sintomi dei vari virus.
C’è chi ride da solo per la strada, magari guardando un cane passare, chi preso da impulso irrefrenabile inizia a rotolarsi al parco…chi si sdraia a pancia in su ed inizia a sorridere al cielo fregandosene del mondo che grida accanto… chi corre con un bastoncino in mano, chi compra giocattoli improbabili e coloratissimi, chi sta ore a scegliere una pettorina o i biscottini migliori… chi si commuove vedendo un quadrupede nuotare… chi si perde dentro gli occhi di un peloso, dimenticando la propria vita…
Addirittura si raccontano casi di persone che, indossando dei vestiti puliti, iniziano a cercare dei peli per casa per poterli attaccare ai pantaloni… umani che mettono piccoli oggetti nei sacchettini per raccogliere i “bisogni” dei loro amici, o che li usano per i pannolini dei figli… la medicina narra, persino, di episodi in cui il bipede preferisce andare a camminare nei boschi con un cane piuttosto che andare allo stadio, o a prendere un aperitivo !!!!
Senza arrivare a casi così estremi e violenti si possono facilmente notare degli zombi girare alla mattina, o alla sera, agghindati con abiti improbabili, trascinarsi per le vie delle città per far fare due passi ai pelosi che hanno accanto. Li si riconosce immediatamente dall’andatura ondeggiante, dalle occhiaie e dal fatto che, spesso, sembra parlino da soli. Le frasi che più ricorrono sono: “ Su, dai… fai la pipi”… “ ma bravoooooooooo “… “ma che bella caccona che abbiamo fatto oggi !!!“…” su su… lascia stare la pigna “… “ piano.. passo…. “… “ dai che andiamo a casa che ho sooooonnnoooooooo “…” dai, topa, forza che ci aspetta la mamma… “.
I medici disperano di poter recuperare chi arriva a tali punti; si cerca soltanto di non far peggiorare le loro patologie.

4 ) CONSIGLI PER UNA SERENA SOPRAVVIVENZA
L’etologia sta studiando da anni il modo migliore per sopravvivere senza traumi a queste malattie altamente invalidanti.
Purtroppo gli studi finora effettuati non hanno portato a nessuna cura reale e, peraltro, non sembra ci siano speranze per il futuro.
L’esperienza, però, ha insegnato al bipede alcune nozioni fondamentali per affrontare meglio la diffusione dei virus:

a ) RISPETTARE
Dovete capire che il canide non vi appartiene e va rispettato per quello che è.
Non dovete mai provare a farlo cambiare, a modificare il suo carattere per adattarlo alle vostre esigenze.
La sua meraviglia è esattamente quella.
Imparate ad apprezzarne le differenze e se non lo capite… parlate con lui… confrontatevi… ascoltate il suo corpo, osservate come posiziona le orecchie, come muove la coda, come piega il capo. Non forzatelo, ma spiegategli cosa pensate sia meglio… con calma: ricordatevi che lui non capisce la vostra lingua !!!!
Rispettatelo se si rotola nel fango e poi torna da voi e vi vuole riempire di coccole.
Rispettatelo se corre lontano nel bosco, ma si gira a vedere dove siete come per dirvi: “ tranquillo… mi sto solo divertendo… torno subito… “… fatelo soprattutto quando vi fa arrabbiare, quando credete che “faccia apposta”, quando non vi dà ascolto…. Perché LUI è fatto così… ed è proprio per quello che non potete farne a meno.

b ) IMPARARE
Imparate dai cani, non smettete mai di voler capire cosa significhi realmente “vivere”.
Non vi credete superiori: NON LO SIETE.
Studiate i loro movimenti, come si avvicinano agli altri. Osservate i loro occhi mentre guardano un prato, un bosco, un tramonto. Hanno una luce che noi umani non potremo mai avere. Quella luce si chiama FELICITA’. Prendetene un pochino, giorno dopo giorno, e spalmatevela addosso… con le mani, con i pensieri, con i sogni, con le parole…
Ringraziate i vostri amici pelosi anche soltanto per esserci, per ascoltarvi quando state male, perché sono capaci di ridarvi il sorriso, per accucciarsi accanto la sera, per il modo in cui vi fissano, per come sono quella presenza che vi cambia il cammino. Non vi fermate ai primi momenti: loro non smetteranno mai di insegnarci.
Ad un certo punto, forse, la consapevolezza vi farà male fino alle lacrime…. ecco: quello sarà il primo attimo in cui capirete che la vita non era come la credevate voi… che le cose importanti sono altre… si nascondono nei piccoli angoli… in una finestra ancora chiusa la mattina, in una mano adagiata su una pancia che cresce, nel minuscolo battito che sentite appena, nell’odore del caffè il sabato, in un muso che vi scalda una gamba, nell’appoggiarsi ad un albero nel mezzo del nulla, nel veder nascere dei cuccioli, nella prima boccata di birra, nella polvere che entra in casa illuminata da un raggio di sole, nel sorriso di quello che “è solo un cane” e proprio adesso sta correndo insieme a voi… e vi riporta il bastoncino… e vi scodinzola e chiama il vostro nome come nessuno mai…e voi… e voi non sapete come fare per abbracciarlo abbastanza… perché il mondo è troppo piccolo per quanto lo amate.

c ) CONDIVIDERE
Condividete con loro il risveglio, il letto, il divano... condividete gli sguardi, i piccoli pezzetti di biscotto, gli odori della cucina... condividete il rumore del traffico, il piccolo scricchiolio delle foglie secche, la neve che tutto tace...
Condividete i passi... i passi... i passi... uno dopo l'altro... accanto... e condividete l'arrivo... qualunque esso sia... condividete i tramonti, il vino, le parole scritte... condividete il nervosismo, il dolore, le delusioni... fategli assaggiare le vostre lacrime... prendetegli una zampa quando non sta bene e parlategli sottovoce... raccontate loro di quando correranno ancora, di quando andrete di nuovo, insieme, a comprare il gelato... condividete la cialda, la coppetta semivuota, il fresco sulle labbra... condividete la scelta della casa, dei mobili, della macchina... i bagni al fiume... buttatevi dentro anche voi e fatevi sommergere dall'entusiasmo... condividete il fango, gli occhi che vi guardano e vi hanno già avuto... condividete solo gli amici veri, le emozioni di ogni giorno, la fantastica avventura che state vivendo... dormite insieme nel silenzio pieno dei vostri ricordi e dei vostri domani... condividete la vita... la vita... la vita... senza remore... senza vergogne o paure di essere giudicati... solo così sarete quel miracolo a 6 zampe che non smette di sorridere al mondo...
« Ultima modifica: 11 Luglio 2016, 17:50:47 da kaffa »

 


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