Il fatto è che non era molto coinvolgente nemmeno ai miei tempi. Ho subíto, solo perché a me piaceva imparare, le lezioni frontali più pallose, ma anche complesse, che ti costringevano a un'attenzione totale, a elaborare mentalmente, a prendere appunti in modo compulsivo. Al liceo ho avuto professori bravi e rigidissimi, a volte quasi disumani. Adesso l'attenzione dei ragazzi non è più cosí, si sposta velocemente, ha bisogno di stimoli diversi. Noi subivamo tutti, adesso sarebbe il momento di testare nuovi metodi, come quello basato su: "voi studiate questo a casa prima che io lo spieghi. Guardatevi questi video e questi siti. Poi ci troviamo a scuola e voi fate le domande che vi interessano: io vi rispondo e intanto vi valuto anche sulle domande, perché capisco se avete lavorato oppure no".
Sul fatto poi che i nostri programmi siano avantissimo rispetto a quelli statunitensi, vi cito l'esperienza di mio nipote che sta facendo il quarto scientifico nello Utah: là il programma di matematica è quello che lui ha svolto in prima.