Buona vacanza. Che so ha valore particolare! Abbi fede... abbi fede.
Attenzione che è una vacanza a due! Per andare via in tre, dovremmo prenotare un bilocale... una stanza per lei, una per noi...
Invece adesso è qui che ronfa sul tappetino accanto al mio letto...
Ma non c’è problema, mio marito è contento di sapere che son scesa tranquilla per farmi un weekend in pace con la cana e per vedere nostro figlio grande.
Dodici ore fa siamo partite con la mia macchinetta e, con una tappa in autostrada, siamo scese nelle Marche. Volevo andare a comprare del vino a Morro d’Alba, quindi ho pensato di visitare qualcuno dei borghi che ancora non conoscevo.
Mondavio ha una possente rocca roveresca con macchine belliche ricostruite sui progetti di Francesco di Giorgio Martini. È un borgo tutto cintato da mura, come molti altri borghi locali, tutti arroccati su piccoli colli con pendii verdeggianti e boschi intorno. C’è un grazioso chiostro dove evidentemente si pratica il tiro a segno con la balestra.
Anche a Ostra Vetere ci sono le mura esterne di mattoni, e un bel chiostro che dà sulla piazza principale, ma negozi chiusi e palazzi secenteschi in vendita. Chiese e musei chiusi alle quattro del pomeriggio. Ho avuto la sensazione di un paese quasi disabitato. Forse i danni del terremoto sono stati ingenti anche qui.
Io amo questi poggi marchigiani. Prima che comincino i girasoli, in questa stagione il giallo è tutto della colza, il verde tenero dei pioppi.
Morro d’Alba è un piccolissimo borgo con una particolarità: il camminamento di ronda che cinge la piazza centrale è tutto coperto e si può percorrere in pochi minuti, tranne un piccolo tratto interdetto, perché al di sopra il campanile della chiesa ha un grosso crepo causato dal sisma.
Vi si trovano perle di saggezza regalate da qualche guru locale.
A Morro d’Alba la cantina più famosa è la Vicari, che produce il rosso Lacrima di Morro: un vino delizioso, profumato, morbido con sentori di frutti di bosco, prodotto dal vitigno Lacrima in purezza. La gentile Valentina, appena rientrata dal Vinitaly a Verona, mi ha fatto assaggiare tutto, mentre Maebh assaggiava e apprezzava il pecorino. Un punto in più alla cantina per la presenza della tenera Cleo, una Golden di sette anni... sembra un bel po’ più vecchiotta, però: forse la vita ruspante l’ha un po’ provata.
Alle sei sono arrivata a Torrette di Ancona dove studia mio figlio. Era la terza volta che Maebh ci veniva. Le ho detto: « Dov’è Pietro? Cercalo! », e si è fiondata su per le scale, fermandosi sul pianerottolo e spingendo la porta giusta col muso... Era così contenta di vederlo...
Siamo venuti qui sul Conero, dove ho preso una stanza nel b&b dell’anno scorso. C’è tanto verde intorno... Maebh è rimasta qui a dormire mentre noi siamo andati a cenare e, tornati a Torrette, a mangiare un gelato. Mio figlio non la smetteva più di parlare.
Ora sono un po’ stanca anch’io. Ho fatto più di 450 chilometri, oggi, ma è stata una piacevole giornata alla scoperta della nostra bella Italia. Maebh purtroppo non si è molto rilassata. In auto non dorme mai, quindi è arrivata parecchio stanca. Domani si divertirà di più.