Grazie, Kaffa, per la consueta schiettezza. Al di là della competenza del terapeuta, della buonafede e del risultato auspicato, è la stessa opinione che mi sono fatta io (a parte che, pensando alla mia cana, il dubbio di lasciarla non me lo sarei nemmeno posto).
Fra l'altro, se anche in vostra assenza Enea dovesse vincere la sua fobia sotto la guida di un altro referente umano, poi il reinserimento in famiglia sarebbe comunque necessario, con il rischio che si trasformi in un altro evento traumatico. Mi piacerebbe che qualcuno ti proponesse un percorso diversificato, in cui siano presenti anche attività altamente gratificanti in cui Enea si senta autorizzato da te ad allontanarsi, ad affrontare graduali difficoltà, per sentirsi gratificato ed aumentare globalmente la propria autostima.
Spero che la persona che mi è stata segnalata possa darvi un'altra prospettiva.